Alessandro Blasetti
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Alessandro Blasetti (Roma, 3 luglio 1900 - 1 febbraio 1987) è un regista cinematografico italiano che collaborò lungamente con Mario Camerini.
Viene considerato uno degli autori più interessanti del cinema fascista, del quale fu anche, in qualche caso, apologeta (Sole, suo film d'esordio, è un'epica esaltazione delle bonifiche del regime che piacque molto a Benito Mussolini; Vecchia guardia del 1933 è un'apologia della marcia su Roma).
In quei primi anni ha diretto anche con Ettore Petrolini, in Nerone.
La sua opera migliore è proprio di quegli anni: 1860, una rievocazione della spedizione dei Mille fatta senza eccessi di retorica.
Gli altri film sono discreto artigianato, con felici esiti nelle rappresentazioni storiche (Ettore Fieramosca, La corona di ferro, La cena delle beffe). Va dato merito a Blasetti di aver saputo perfettamente rappresentare il piccolo borghese provinciale e svirilizzato dal fascismo, in La tavola dei poveri (1932) e Quattro passi fra le nuvole (1942).
Del 1949 è la pellicola Fabiola, trasposizione cinematografica del libro Fabiola o la Chiesa delle catacombe di Nicholas Wiseman.
Dopo anni di assenza dagli studi cinematografici, Blasetti nel 1952 gira Altri tempi e Tempi nostri; due anni più tardi scopre Sofia Loren lanciandola come prima donna in Peccato che sia una canaglia e La fortuna di essere donna.
Con Europa di notte (1959) Blasetti dà vita ad un filone di reportages sexy che in seguito diviene molto popolare.
[modifica] Filmografia
(da completare)