Amiga CD32
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Amiga CD³² | |
Produttore | Commodore |
Tipologia | Consolle a 32 bit |
Generazione | Era 32-bit / 64-bit |
Presentazione alla stampa |
{{{presentazione}}} |
In vendita | Settembre 1993 |
Supporto di memorizzazione |
CD-ROM |
Dispositivi di controllo |
joypad |
Servizi online | |
Unità vendute | {{{unità}}} |
Gioco più diffuso | |
Predecessore | |
Successore |
L'Amiga CD³² (usualmente chiamato CD³² o CD32) è un modello di home computer della serie Amiga di Commodore, dotato di chipset AGA, lettore CD-ROM e di uno chassis da console per videogiochi.
Il CD³² è una macchina che grazie a poche aggiunte (tastiera, mouse e docking station per gli hard disk), può diventare un vero computer, del tutto analogo ad un Amiga 1200.
Insieme al precedente CDTV ha rappresentato uno dei tentativi di Commodore di conquistare un suo spazio nel mercato dell'elettronica di consumo. Con il CD³² Commodore abbandonò l'aspetto serioso da decoder/VCR del CDTV.
Proprio grazie all'estrema concorrenza nel settore console da gioco e alla successiva entrata in campo di Sony il CD³² non ebbe un grande successo commerciale.
È da notare però che, prima dell'avvento della Sony PlayStation, il CD³² è stata la console basata sul CD più venduta al mondo, surclassando tutte le rivali dell'epoca dotate di CD-ROM (da menzionare che la console a cartucce più venduta dell'epoca era invece il Gameboy Nintendo).
[modifica] Storia
Dopo il grande crash degli anni '80, l'industria delle console aveva ripreso un certo slancio. L'uscita del Nintendo SNES e del Sega Mega Drive decretò l'inizio di una nuova epoca caratterizzata dalle alte prestazioni grafiche e sonore. Anche le più esigue differenze hardware tra le console dell'epoca sancivano una vera e propria competizione tecnologica nel mercato videoludico.
Un tentativo piuttosto tardivo di entrare nel mercato videoludico delle console dell'epoca venne fatto anche da Commodore: la famosa casa di produzione decise di creare con la tecnologia dei suoi computer Amiga una console che potesse sfruttare il parco giochi già esistente per questa piattaforma, nacque così l'Amiga CD32.
L'Amiga CD32 era tuttavia una console basata sulla piattaforma hardware Amiga 1200 già prodotta e venduta qualche tempo prima, a cui erano stati aggiunti essenzialmente un lettore CD-ROM ed un nuovo chip (Akiko). Ciò fece del CD32 una console piuttosto obsoleta per il fiorente mercato videoludico dell'epoca.
La scarsezza tecnologica, la penuria di titoli che sfruttassero le peculiarità della macchina (Akiko e CDROM), le difficoltà economiche di Commodore, la competività dei concorrenti non permisero alla macchina di imporsi, decretando in poco tempo la sua scomparsa.
[modifica] Caratteristiche
Il CD³² è una macchina priva di reale supporto hardware per la grafica tridimensionale (grafica 3D), la quale nel periodo di uscita di questa console si stava diffondendo rapidamente nel fiorente mercato videoludico. Bisogna considerare che oltre al mercato delle console con grafica 3D, anche il mercato PC si dirigeva verso una medesima tecnologia, rendendo standard un tipo di organizzazione della memoria grafica più idonea al disegno di poligoni, la cosiddetta grafica chunky.
L'architettura Amiga, ideata negli anni '80, era invece stata progettata con in mente una gestione efficiente della grafica 2D (la grafica planare). Disegnare un poligono su Amiga richiedeva così molte più istruzioni e accessi in memoria proprio a causa di queso tipo di organizzazione grafica.
Il CD³² possedeva un chip custom particolare denominato Akiko deputato alla conversione hardware tra grafica planare e grafica chunky. Questo permetteva un disegno efficiente dei poligoni e scaricava la CPU dall'onere della conversione che comunque occupava banda e memoria. Akiko è dunque una soluzione parziale e a basso costo all'inadeguatezza tecnologica del chipset AGA per ciò che concerne la fiorente grafica 3D degli anni '90.
Il sistema CD32 era privo di supporto hardware per il decoding di filmati MPEG1, sebbene riuscisse a mostrare su schermo filmati a 24 bit 320x256 ad una velocità accettabile di circa 15 o 17 frame al secondo, e fino a 25 frame al secondo se si ottimizzava il caricamento e la gestione della memoria e usando versioni modificate dei file IFF-ANIM di Amiga. Tuttavia questo non era sufficiente a mostrare filmati MPEG. Per ottenere il Full Motion Video MPEG1 fu quindi messo a disposizione sul mercato, un modulo aggiuntivo da comprare a parte e montare nell'apposito slot di espansione posteriore. Alcuni dati su queso modulo aggiuntivo sono disponibili sul sito esterno del Big Book of Amiga Hardware.