Camallo
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Pontili caldi |
Le banchine del porto di Genova |
«... gli scaricatori di carbone, belle figure robuste, il torso nudo, agili e veloci, col carico in groppa (in testa un fazzoletto, a riparo dei capelli), sulla lunga passerella su al magazzino, per la pesatura. Poi, liberi per un'altra passerella giù al piroscafo, dov'è pronta un'altra cesta piena ...»
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Il termine dialettale camallo veniva usato fino a pochi decenni or sono per indicare gli scaricatori delle navi nel porto di Genova.
Oggi tale attività può essere considerata estinta, essendo ormai completamente meccanizzata e potendosi avvalere di potenti elevatori, ed estinti sono - di fatto - i camalli, un tempo appartenenti alla potente corporazione della Compagnia dei Caravana (poi evolutasi nella CULMV, la Compagnia Unica dei Lavoratori delle Merci Varie, oggi confluita nell'Autorità portuale).
Il termine invece mantiene comunque una sua forte valenza nella città, resta comunque a definire la memoria una categoria di genovesi legata al porto ed alle sue attività, dotata anche di una sua connotazione politica ed un suo peso nella vita cittadina.
Come molti altri termini del dialetto, venne mutuato dall' arabo, dove "hamal" significa dromedario, il noto animale da soma che in italiano definiamo anche cammello (più correttamente questo animale ha due gobbe ed è asiatico, non nordafricano).
Questo termine si lega doppiamente al simpatico animale da soma nordafricano, in quanto anticamente stava ad indicare una grossa fune usata nei porti per lo scarico delle merci dalle navi attraccate. Ciò fa quindi supporre con certezza che il passo del Vangelo "È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno dei Cieli" sia riferito al camallo (=grossa fune), piuttosto che all'animale. Il tutto, probabilmente, per un mero errore di trascrizione.
Comunque il significato del termine e della sua estensione "camallare" è chiaro: someggiare, trasportare, portare (solo a spalla). Per il trasporto su carrello il termine è rebellâ, appunto da rebellö, carretto con ruote.
Va detto che i termini camallo e rebellö hanno assunto nel tempo anche una valenza lievemente dispregiativa intendendo modi non propriamente fini e sembianza di persona trasandata nel vestire o nell'agire e nel parlare.
[modifica] Bibliografia
- Per una bibliografia dettagliata su Genova vedi Genova/Bibliografia
- Elena Tranelli, Nero Fumo - Storie di camalli - Sagep
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale dell'Autorità portuale di Genova
- Il Consorzio Autonomo del Poro di Genova
- Approfondimento sulla storia del porto di Genova
- Pagine web sul porto di Genova
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