Esametilentetrammina
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Esametilentetrammina | |
Nomi alternativi | |
---|---|
|
|
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H12N4 |
Massa molecolare (amu) | 140,19 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | 100-97-0 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g·cm-3, in c.n.) | 1,33 (20 °C) |
Solubilità in acqua | 100 g/l (20 °C) |
Indicazioni di sicurezza | |
Flash point (K) | 250 °C |
frasi R: R 11-42/43 Leggi il disclaimer |
|
Progetto Chimica - Chemiobox |
L' esametilentetrammina (o esammina) è un'ammina. La sua struttura è assimilabile a quella di un adamantano i cui atomi di carbonio terziari sono sostituiti da atomi di azoto.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco dall'odore di ammina. È un composto molto infiammabile e allergenico. L'esammina è solubile in acqua, alcool e cloroformio, ma insolubile in etere.
[modifica] Produzione e usi
L’esammina viene prodotta facendo reagire la formaldeide con l'ammoniaca.
La nitrazione dell’esammina produce uno degli esplosivi più utilizzati e conosciuti nel campo militare, il ciclotrimetilentrinitroammina detto anche RDX. La formaldeide reagisce con l’acetaldeide, con l'esammina e con il pentaeritrolo in presenza di idrossido di calcio. Con questo metodo viene prodotto un altro tipo di esplosivo particolarmente conosciuto dai fochini per la costruzione di detonatori, il pentaeritrolo tetranitrato conosciuto anche come PETN.
Oltre agli esplosivi l'esammina è utilizzata anche per la produzione di adesivi, nei rivestimenti e nei sigillanti. In medicina, è un agente antibatterico e viene usato anche per il trattamento degli acciai.
Come conservante alimentare, è identificata dalla sigla E239.