Web Analytics

See also ebooksgratis.com: no banners, no cookies, totally FREE.

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Fratelli Limbourg - Wikipedia

Fratelli Limbourg

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

I fratelli Pol, Jean Hennequin ed Hermann Limbourg (Nimega 1390 ca. – Parigi? 1416) sono tra i più grandi rappresentanti della pittura medievale francese. Sono divenuti celebri per la loro raffinata e minuziosa descrizione di codici miniati, perlopiù libri d’ore.

Indice

[modifica] Biografia

I fratelli Limbourg nacquero a Nimega sul finire del XIV secolo da Arnold de Limbourg, intagliatore di legno, e Mechteld, sorella del pittore Jean Malouel. Ricevettero la loro prima formazione presso un orafo di Parigi, dal quale appresero fin da subito a lavorare con precisione e accuratezza nei piccoli formati.

Nonostante la scarsità di informazioni biografiche certe e le conseguenti incertezze che questo comporta, possiamo affermare che uno dei primi committenti per i quali lavorarono in coppia Pol e Jean Hennequin fu Filippo d’Aragona duca di Borgogna ― per il quale realizzarono una Bibbia (Parigi, Bibliothèque nationale de France), identificabile nella «trés belle et notable Bible» datata 1402 ― e, per un breve periodo, anche suo figlio Giovanni Senza Paura. In seguito alla morte di Filippo d’Aragona ― probabilmente già dal 1404, anno della morte, ma comunque entro il 1411 ― tutti i tre fratelli passarono alle dipendenze di Jean duca di Berry, fratello del primo, succedendo come pittori di corte a Jacquemart de Hesdin.

La graticola infernale, miniatura da Les très riches heures du duc de Berry, 1416 circa, Chantilly Musée Condé
Ingrandisci
La graticola infernale, miniatura da Les très riches heures du duc de Berry, 1416 circa, Chantilly Musée Condé

Da quel momento fino alla loro morte, avvenuta a causa di un’epidemia di peste nel 1416, i Limbourg rimasero alla corte del duca in una posizione di rilevante pregio, e fu in questo lasso di tempo che illustrarono per lui codici miniati di straordinaria preziosità, a cominciare da Les belles heures, dette Heures d’Ailly (Cloisters Museum, New York), terminate nel 1408 circa e menzionate nei registri della biblioteca del duca nel 1413, nelle quali già si dimostrarono aggiornati alle più moderne concezioni artistiche fiamminghe; proseguendo con alcune miniature in aggiunta al manoscritto già completo de Les Petites heures, commissionate nel 1372 a Jean Le Noir e proseguite da Jacquemart de Hesdin; per giungere, poco prima del 1416, al libro d’ore considerato universalmente come il maggior lavoro dei fratelli Limbourg, Les très riches heures du duc de Berry (Musée Condé, Chantilly), che per le linee sottili e sofisticate e l’elevata qualità coloristica si qualifica pure come il capolavoro massimo del gotico internazionale francese.

Anche se non è affatto possibile distinguere l’effettiva autografia delle mani all’interno delle opere, fu presumibilmente Pol il fratello di maggior personalità ed il più dotato artisticamente: è infatti a lui che era stata dapprincipio affidata la direzione dell’atelier, ed è pertanto a lui che vengono anche abitualmente attribuiti i disegni a penna di San Gerolamo nello studio (Bibliothèque Nationale, Parigi), dell’Arresto di Cristo (British Museum, Londra) e un disegno a punta d’argento con architetture (Museo Boymans, Rotterdam).

[modifica] "Les Très Riches Heures du duc de Berry"

"Les très heures du duc de Berry": miniatura dell'Uomo Anatomico con la fascia dei segni zodiacali
Ingrandisci
"Les très heures du duc de Berry": miniatura dell'Uomo Anatomico con la fascia dei segni zodiacali

Ne Les très riches heures lo stile dei Limbourg giunge a un risultato di straordinaria fusione armonica attraverso l’unione di un minuzioso naturalismo a un raffinato formalismo lineare che andava divenendo in quegli anni carattere distintivo del gotico internazionale. A tale risultato di estrema preziosità va senza dubbio ricondotta la passione del committente per i manufatti lussuosi; è inoltre molto probabile che i Limbourg ebbero l’opportunità prendere spunto dalle opere d’arte della collezione del duca e di ricevere dallo stesso una partecipazione attiva e illuminata durante l’elaborazione del codice. All’interno del manoscritto sono risultate evidenti numerose derivazioni dalla miniatura lombarda ― si pensi ai Taccuini di Giovannino de’ Grassi ―, dalla pittura senese e perfino da quella giottesca, tanto che si è arrivati giustamente a supporre di un viaggio di Pol in Italia.

Il manoscritto, come ogni libro d’ore, consta di una parte destinata ai salmi e alle preghiere e di un’altra, quella a cui i Limbourg devono gran parte della loro celebrità, contenente la serie dei Mesi, dodici miniature a tutta pagina accompagnate dal relativo calendario. In ogni foglio, sotto una lunetta dedicata ai segni zodiacali del mese, sono illustrati immensi e luminosi paesaggi in cui figure nobiliari s’occupano negli svaghi cortesi ― scene perlopiù riferite alla corte del committente ― o contadini eseguono le attività agricole stagionali, mentre in lontananza svettano le guglie di una residenza o di un castello del duca di Berry. Perfettamente conservate, le miniature dei Mesi possiedono un’incredibile freschezza narrativa e denunciano una libertà compositiva fino ad allora inedita nei codici miniati. I colori sono vividi e luminosi e l’oro è reso a profusione negli ornamenti delle vesti dei nobili e nelle decorazioni degli sfondi.

Si nota dapprincipio la duplice tecnica adottata dai Limbourg per trattare e le figure degli aristocratici e quelle dei contadini: le prime risultano elegantemente allungate e irrigidite in pose di idealizzazione cortese, mentre le seconde si mostrano più vivaci, libere e variamente disposte. Un approccio diversificato, questo, che rivela il duplice gusto, naturalistico e spontaneo per i soggetti “bassi” e formalmente composto per quelli elevati, così tipico del gotico internazionale. Pur convivendo in un’atmosfera fiabesca e irreale ― si notino i cieli azzurri e tersi, le praterie verdeggianti che recedono senza fratture, le fitte foreste da cui emergono castelli da sogno ―, le attitudini dei personaggi e la cura gelosa della verità nei suoi minimi aspetti, rendono queste miniature più spontanee, ma insieme raffinate, di qualunque altro codice coevo.

Sebbene divenuti famosi grazie a tale lavoro, i Limbourg ebbero illustrato solo la prima parte del manoscritto, che rimase interrotto a causa della prematura morte dei tre e del duca di Berry nel 1416: le restanti miniature sarebbero state aggiunte circa settant’anni più tardi da Jean Colombe di Bourges, tra il 1485 e il 1489, su commissione di Carlo I di Savoia.

[modifica] Le miniature

Sarà interessante esaminare singolarmente alcune miniature contenute nel calendario de "Les très riches heures" in quanto è da addebitare ad esse gran parte della celebrità dei fratelli Limbourg.

[modifica] Gennaio

"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Gennaio
Ingrandisci
"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Gennaio

Il mese di Gennaio, ambientato all’interno di un castello del duca, raffigura il giorno in cui era consuetudine scambiarsi doni. Jean de Berry, con indosso un brillante abito blu impreziosito da damascature dorate, siede alla sua ricca mensa splendidamente fornita, sulla quale due piccoli cani vagano liberamente. All’estrema destra della tavola è raffigurata una grande saliera in oro a forma di nave, menzionata negli inventari di corte come “le salière du pavillon”.

Dietro il duca, in un camino monumentale, s’intravede la fiamma del fuoco, e sopra tale camino uno stendardo di seta rossa reca i motivi araldici del duca: fiordalisi dorati sono racchiusi in tondi blu e circondati da cigni ed orsi che stanno a simboleggiare l’amore del duca per una certa donna di nome Orsina. Nell’ampio arazzo oltre il camino sono raffigurati eserciti di cavalieri che sopraggiungono da un castello fortificato per attaccare il nemico; le poche parole decifrabili dai versi scritti nella parte superiore dell’arazzo sembrano indicare una rappresentazione della guerra di Troia come veniva immaginata nella Francia medioevale.

I numerosi giovani che s’assembrano attorno al duca potrebbero essere membri della sua famiglia o principi del suo seguito, mentre il prelato canuto ed abbigliato di rosso, che s’accinge a sedersi accanto al duca ringraziandolo di tale onore, è probabilmente un suo caro conoscente, identificabile nel vescovo di Chartes, il quale nei suoi libri scrisse dell’amicizia che lo legava al duca. Alle spalle del prelato alcuni nobili distendono le mani verso il calore del fuoco, mentre il dignitario di corte li esorta ripetendo «approche approche» [avvicinatevi, avvicinatevi], come indica la scritta sopra la sua testa. Seguono poi altre figure, tra cui un uomo, nel gruppo centrale, il cui berretto si ripiega sull’orecchio destro. Paul Durrieu ha ipotizzato che quello potesse essere un autoritratto di Pol Limbourg, ipotesi che è resa peraltro più accettabile se si pensa che lo stesso ritratto compare in altri due Libri d’ore miniati dai Limbourg: Les petites Heures (Parigi, Bibliotheque Nationale) e Les belles Heures (New York, Metropolitan Museum, Cloisters Museums). Tale ipotesi potrebbe essere ulteriormente confermata identificando la donna a sinistra, seminascosta dal cappuccio dell’uomo che beve avidamente da una tazza, con la moglie di Pol, Gillette le Mercier, figlia di un cittadino di Bourges. I due giovani di spalle in primo piano (un pittore e uno scultore) che si servono dalla tavola imbandita completano questa vivace miniatura che ha il valore di un documento storico per la precisione con cui ricrea fedelmente il fasto degli abiti e della mensa, e le usanze, famigliari e raffinate insieme, della vita quotidiana alla corte di Jean de Berry.

[modifica] Febbraio

"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Febbraio
Ingrandisci
"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Febbraio

Per la raffigurazione di questo mese, i fratelli Limbourg scelsero una scena di inverno contadino. Il realismo straordinario con cui illustrarono il tema immortala perfettamente l’atmosfera di tale periodo stagionale dal clima assai rigido. Da un cielo cupo e coperto di nubi la pallida luce del sole cade sulla vasta campagna interamente imbiancata dalla neve. In lontananza, sorge fra due colline un paese, verso il quale s’avvia un contadino portando con sé il mulo carico delle merci che intende vendere al mercato. Frattanto, nelle vicinanze del bosco ormai spoglio, un giovane taglia i rami degli alberi e, presso il granaio, una figura infreddolita si copre con un mantello di lana affrettandosi nel tornare a casa.

In primo piano è rappresentato un podere recintato, nel quale ogni singolo elemento è definito con meticolosa minuzia, dalla piccionaia ai i barili, dall’ovile al granaio. All’interno della capanna in legno sulla sinistra, due contadini poco pudicamente si riscaldano col fuoco che arde nel camino, mentre la padrona di casa, in postura più dignitosa ed elegantemente involta nel suo ampio abito blu, sosta sulla soglia ed osserva, con espressione sonnacchiosa, il piccolo cane bianco ai suoi piedi. Dei panni bagnati sono stesi ad asciugare ad alcune assi della casa, mentre il fumo grigio s’arriccia uscendo dal comignolo e, dissolvendosi pian piano, si disperde nel cielo plumbeo.

Il rigore dell’inverno è sottolineato ulteriormente dagli uccelli accalcati vicino all’ovile che beccano il mangime sparso sulla neve, unico alimento che sarebbe impossibile trovare altrove. Ogni particolare di questa splendida miniatura è reso con cura magistrale, a dimostrazione di quanto fosse istintiva e profonda l’osservazione dal vero operata dai tre artisti.

[modifica] Giugno

"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Giugno
Ingrandisci
"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Giugno

È stato supposto che questa miniatura non sia autografa dei fratelli Limbourg, ma che sia stata realizzata attorno al 1440 da un artista alla corte di Carlo VII di Francia.

Come nella precedente miniatura raffigurante Maggio, possiamo scorgere sullo sfondo i tetti del Palais Royal de la Cité, che fu sino al 1417 la dimora reale di Parigi, sede dell’amministrazione giudiziaria e finanziaria. La precisa resa prospettica delle architetture del castello rivela che i Limbourg le ebbero riprese dal vero, ed esattamente dall’Hôtel de Nesle, residenza parigina del duca di Berry.

Da sinistra verso destra sono ben distinguibili la ‘Salle sur l’eau’, le tre torri Bombec, d’Argent e de César, la tour de l’Horloge, i due pinnacoli della ‘Grande salle’ dietro la galleria di Saint-Louis, gli appartamenti reali, la tour Montmorency e, infine, la Sainte Chapelle. La costruzione di quest’ultima era stata iniziata da san Luigi nel gennaio 1246, per custodirvi le reliquie della Passione di Cristo, e consacrata il 25 aprile dello stesso anno. La parte inferiore della cappella, dedicata alla Madonna (Notre Dame), era stata realizzata per la corte del re, mentre la parte superiore, consacrata alla Santa Corona di spine e alla Vera Croce, era destinata al re, alla sua famiglia e ai suoi collaboratori. Questa parte costituì un’innovazione per lo stile architettonico del periodo, date le straordinarie dimensioni delle sue finestre (15,40 metri di altezza per 4,5 metri di larghezza).

In primo piano è raffigurata una scena di fienagione, attività tipica del mese, che cinque contadini svolgono in una vasta prateria sulla riva destra della Senna, ove ora sorge il Palais de l’Institut, e più precisamente la Bibliothèque Mazarine. Sulla destra, tre uomini abbigliati in abiti leggeri e discinti che denotano la venuta del caldo estivo, falciano l’erba che le due donne in basso rastrellano e accumulano in mucchi regolari. Questa ed altre miniature delle Très riches heures dimostrano come, col gotico internazionale, si inizi a restituire ai contadini parte della loro dignità, che era andata via via perdendosi attraverso gli anni. Non sono più disprezzati e considerati dai nobili quasi come animali selvaggi, e ne è una conferma la raffinata trasposizione pittorica dei Limbourg che, pur conservando la rusticità e la schiettezza propria del soggetto, ne esalta altresì l’umanità ed il decoro formale. Ancora una volta, la delicatezza nel trattare le forme e la flessuosità delle pose sono segni distintivi della miscela di realismo e idealizzazione che caratterizza l’intera attività dei Limbourg.

È inoltre straordinaria la premurosa minuzia con cui sono stati introdotti all’interno della miniatura particolari che è possibile scorgere solo con uno sguardo più accorto, se non addirittura con l’ausilio di una lente d’ingrandimento: ne sono un esempio, all’estrema sinistra, le figure microscopiche che accedono alle scale della ‘Salle sul l’eau’ e che ricompaiono, al centro dell’illustrazione, sotto la tettoia delle scale che conducono al giardino interno del castello. È da tener presente che la miniatura misura soltanto 14 x 22 centimetri, compresa la lunetta superiore.

[modifica] Luglio

"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Luglio
Ingrandisci
"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Luglio

Si è ipotizzato che questa miniatura possa essere stata realizzata dallo stesso artista del mese di Giugno, nonostante lo stile sia assai vicino a quello dei Limbourg.

Sul prato in basso a destra, in primo piano, una donna in blu, ripresa di spalle, ed un uomo inginocchiato compiono la tosatura delle pecore con energia e vigore. L’uomo, più deciso e risoluto nei gesti, pare istruire la donna su come meglio svolgere il lavoro. Più in fondo, su un isolotto delimitato per entrambi i lati da corsi d’acqua e file d’alberi, due uomini sono rappresentati nell’atto di mietere un campo di grano recando una verga per stendere le spighe nella mano sinistra ed un falcetto nell’altra. Per aspetto e atteggiamento, l’agricoltore di sinistra è strettamente assimilabile ad uno dei tre contadini della miniatura di Giugno.

Il castello triangolare dai tetti di ardesia blu che si staglia nella parte superiore della miniatura è l’ormai distrutto Château de Poitiers, che sorgeva sul fiume Clain e al quale, da quanto si riesce a dedurre dalla miniatura, si accedeva per mezzo di un ponte levatoio ed una lunga passerella di legno. Era stato fatto costruire nell’ultima metà del XIV secolo dal duca di Berry che vi soggiornò fino alla morte nel 1416, quando cadde nelle mani del duca di Touraine e, ancora, il 17 maggio 1417, in quelle di Carlo di Francia, futuro re Carlo VII, che, divenendo proprietario del castello, s’impossessò di Poiters per farne una delle sue capitali. Sulla destra della fortezza, al tempo dell’esecuzione del codice, sorgeva un agglomerato di costruzioni, tra cui una cappella, anch’esso posto sull’acqua. In contrasto con il minuzioso realismo del castello e degli edifici adiacenti, il paesaggio montuoso sullo sfondo appare come un fantasioso inserimento puramente convenzionale, di cui esempi strettamente affini sono individuabili in molte altre carte delle Très riches heures.

In questa miniatura ogni particolare ― i giunchi e i cigni nel fiume, gli arbusti che delimitano l’isolotto in cui si svolge la mietitura, i papaveri e i fiordalisi che compaiono tra le spighe di grano, la vegetazione sulle montagne retrostanti ― concorre a creare un’opera che, pur non essendo stata realizzata con eccelse tecnice prospettiche e proporzionali, esalta la visione d’insieme quasi come se lo spettatore assistesse alla vista di un vero panorama e ne potesse captare l’atmosfera. Con l’avvento della pittura dei Limbourg, i miniaturisti del gotico internazionale sono chiamati a non volgere più le loro attenzioni all’illustrazione minuziosa degli specifici fenomeni come soggetti da esaminare singolarmente, ma a contestualizzarli sulla pagina per ricreare una struttura globale che si avvicini quanto più ad un’unità visiva realistica.

[modifica] Agosto

"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Agosto
Ingrandisci
"Les très riches heures du duc de Berry": miniatura di Agosto

Nella miniatura in questione, eseguita tra il 1410 e il 1416 dai fratelli Limbourg, è raffigurata la partenza per la caccia, soggetto prima di allora mai affrontato in un libro d’ore in quanto il mese di Agosto era stato sempre tradizionalmente descritto con la trebbiatura del frumento, scena che vediamo qui solo accennata in secondo piano. La volontà di cambiare l’iconografia del mese va ascritta senza dubbio del duca di Berry.

Il soggetto è atto ad esaltare la passione dei nobili per la caccia col falcone, simbolo di potere e ricchezza, e pertanto già da allora valutata come uno degli svaghi più prestigiosi della corte aristocratica medievale. Il falcone, che fu per la nobiltà del tempo un simbolo di buona educazione, cortesia e rapporti pacifici, destava grande fascino in ragione del suo coraggio e della sua bellezza: non a caso, si era soliti offrire falconi in segno d’amicizia o amore, o ancora come premi di un torneo o di una scommessa. Per quanto riguarda il cavallo, anch’esso divenuto nel Medioevo un emblema di grande carisma per tutta la nobiltà, era identificatore sia della condizione sociale che morale e materiale di chi lo possedeva.

La postura e le espressioni dei personaggi a cavallo, pur mantenendo una certa rigidità propria della loro condizione aristocratica, sono molteplici e caratteristiche: la prima dama da destra, si regge timorosa al suo compagno, un’altra dama stende disinvoltamente le redini, una coppia dialoga amabilmente. Ma ancor più libero e spontaneo si rivela l’atteggiamento del modesto falconiere in testa al corteo, che si volta verso il primo cavaliere in attesa di ricevere ordini. Elaborati dettagli del virtuosismo grafico dei Limbourg si possono ravvisare nelle bardature dei cavalli e nelle rifiniture dei sontuosi abiti dei nobili. Attorno al corteo, corrono alcuni cani addestrati nell’uccidere e riportare la cacciagione.

L’accurata modellazione dei corpi dei cavalli e dei cani è il frutto di un approccio già diverso alla natura, un metodo che cerca il realismo non solo nella raffigurazione della figura umana ma anche in quella degli animali. Studi approfonditi sull’anatomia animale erano stati compiuti prima di allora già nelle miniature di artisti lombardi tra cui Giovannino de’ Grassi, dalle quali i Limbourg presero sicuramente spunto per quanto concerne gli aspetti principali, per poi raffinarli attraverso la sofisticata delicatezza del loro stile.

In secondo piano, degli uomini nudi fanno il bagno nel fiume Juine nel tentativo di chetare la calura estiva, mentre altri due contadini nel campo retrostante terminano di raccogliere le messi in attesa che giunga il carro destinato a ritirarle.

In lontanaza, si leva le Château d’Etampes, che il duca di Berry aveva acquisito nel 1400 insieme alla contea circostante. Dietro le mura fortificate, si distinguono le varie torri, la grande cappella, la segreta quadrangolare e, al centro, la torre Guinette. Quest’ultima è tutt’oggi parzialmente esistente tra le rovine del castello. Gli inventari redatti alla morte del duca parlano del piacere che ebbe nel soggiornare in questi luoghi.


[modifica] Bibliografia

  • L. Bellosi, I Limbourg precursori di Van Eyck? Nuove osservazioni sui mesi di Chantilly, in «Prospettiva», 1975, n. 1.

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Pittori celebriDipinti celebriPittori italianiMusei del mondo

Static Wikipedia (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu

Static Wikipedia February 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu