Gaspare Ambrosini
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Gaspare Ambrosini (Favara (AG), 24 ottobre 1886 - Roma 17 agosto 1985) è stato un costituzionalista, un magistrato ed un uomo politico italiano.
[modifica] Biografia
Figlio di un maresciallo e di una direttrica didattica, nel 1908 si laurea in giurisprudenza e poco vince un concorso per entrare in magistratura. Volle restare comunque in ambito accademico e dal 1909 fu professiore universitario di diritto costituzionale. Nel 1935, dopo aver insegnato a Messina e Palermo, si trasferisce a Roma dove insegna diritto coloniale.
Schierato politicamente al centro, Ambrosini durante il ventennio ebbe una posizione di neutralità nei confronti del fascismo. Nel 1946 si candidò alla Camera dei Deputati con la Democrazia Cristiana, riuscendo ad entrare nell'Assemblea costituente e partecipando in maniera consideravole alla nascita della costituzione italiana. Alcide De Gasperi lo nominò nel 1947 Presidente della Commissione degli affari esteri, ed in questa veste Ambrosini cercò di garantire dignità ai lavoratori italiani residenti all'estero.
Il 15 novembre 1955, (giura il 15 dicembre 1955) venne eletto dal Parlamento giudice della Corte Costituzionale, di cui sarà Presidente dal 20 ottobre 1962 al 15 dicembre 1967 (venne rieletto il 12 ottobre 1966). Morì quasi centenario a Roma e nella capitale gli venne dedicata una piazza.
[modifica] Opere principali
Ambrosini ha scritto varie opere di carattere storico-politico:
- "Autonomia regionale e federalismo" (1946)
- "Sistemi elettorali" (1946)
- "Questioni costituzionali e politica estera dal 1948 al 1953" (1954)
- "L'ordinamento regionale - La riforma regionale nella Costituzione italiana" (1957)
- "La costituzione italiana" (1977)