Guardie e ladri
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Guardie e ladri | |
Titolo originale: | Guardie e ladri |
Paese: | Italia |
Anno: | 1951 |
Durata: | 106' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Mario Monicelli |
Soggetto: | Piero Tellini |
Sceneggiatura: | Vitaliano Brancati, Ennio Flaiano, Aldo Fabrizi, Ruggero Maccari, Steno e Mario Monicelli |
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Fotografia: | Mario Bava |
Montaggio: | Franco Fraticelli |
Musiche: | Alessandro Cicognini |
Scenografia: | Flavio Mogherini |
Nastro d'argento e la Palma d'oro a Cannes, premio per la sceneggiatura
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Guardie e ladri è un film commedia diretto da Mario Monicelli nel 1951.
[modifica] Trama
Ferdinando Esposito (Totò) mantiene la sua famiglia con piccoli imbrogli e furtarelli. Il Brigadiere Bottoni (Aldo Fabrizi) è invece un poliziotto che si trova ad inseguirlo e poi a doverlo per forza arrestare, rischiando di perdere il proprio posto di lavoro in caso contrario. È una storia piena di umanità, in cui entrambi i protagonisti emergono come quei due mostri sacri del nostro cinema che sono e per la loro capacità evocativa di attori dando vita ad una piccola commedia umana.
Se il neoralismo si era accostato con uno sguardo triste e problematico al mondo che rappresentava, qui, la riflessione scaturisce invece nello spettatore dal contrasto tra commedia e sguardo amaro. Un pover'uomo, un ladruncolo, che cerca di dar da vivere alla sua famiglia incontra un poliziotto, un pover'uomo come lui che cerca di fare lo stesso con la sua. Le due famiglie ed i due mondi entrano in contatto e si scoprono tremendamente simili e vicini in un'italia degli anni cinquanta.
La pellicola anticipa lo sguardo di un grande poeta Pier Paolo Pasolini di dieci anni dopo che dirà a proposito della Battaglia di Valle Giulia: "i poliziotti sono figli dei poveri". Ecco c'è una trama è proprio questa: una storia di figli dei poveri, messa in scena con ironia e la comicità di questi due grandi attori.