I-mode
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Nell'ambito delle telecomunicazioni, i-mode (Information Mode) è un protocollo per l'interscambio di dati a pacchetto su piattaforme mobili, quali telefoni cellulari, videofonini e smartphone. Nasce nel 1999 da un'idea di NTT DoCoMo, il principale operatore giapponese di telefonia mobile.
A differenza del WAP (Wireless Application Protocol), che impiega il Wireless Markup Language (WML) per visualizzare le informazioni presenti sui siti WAP, utilizza una versione semplificata dell'HTML, denominata cHTML (Compact HTML) e il protocollo HTTP per trasferire le informazioni, in modo rapido, dai content provider al cellulare dei clienti. Il servizio permette di visitare i siti realizzati appositamente e di usufruire di servizi come il mobile banking, consultare l'oroscopo, scaricare suonerie, giochi ecc.
In Giappone l'i-mode conta oltre 38 milioni di terminali abilitati e 8 milioni e mezzo di utenti abbonati paganti. I fornitori di contenuti sono oltre 6 mila e molto ha contato il modello remunerativo del revenue sharing con l'operatore mobile, che ha garantito ai content provider un ritorno economico significativo.
In Italia questa tecnologia è utilizzata solamente da Wind, che ha realizzato una partnership con l’operatore giapponese e che cerca di applicare un modello di business analogo. Consente l'accesso alla posta elettronica dedicata e l'integrazione con altri servizi e-mail ed MMS offerti dallo stesso gestore. L'offerta prevede la distribuzione di cellulari i-mode dedicati, opportunamente modificati dal produttore in modo da non permettere l'uso del WAP o l'invio di messaggi MMS con SIM card di altri operatori.