Il sesto senso
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Il sesto senso | |
Titolo originale: | The Sixth Sense |
Paese: | Usa |
Anno: | 1999 |
Durata: | 107' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | horror/drammatico |
Regia: | M. Night Shyamalan |
Soggetto: | M. Night Shyamalan |
Sceneggiatura: | M. Night Shyamalan |
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Fotografia: | Tak Fujimoto |
Montaggio: | Andrew Mondshein |
Effetti speciali: | Jeffrey Cox, Jim Orr |
Musiche: | James Newton Howard |
Scenografia: | Philip Messina |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Il sesto senso è un film del 1999 diretto da M. Night Shyamalan, del quale è il primo e più grande successo. Ha rivelato al grande pubblico il giovanissimo Haley Joel Osment e con circa 660 milioni di dollari è uno dei più grandi incassi della storia del cinema.
Indice |
[modifica] Trama
Il dottor Malcolm Crowe, psicologo infantile, torna a casa con la moglie dopo una serata di gala nella quale è stato insignito di un riconoscimento per il suo meritorio operato con i bambini. Ad attenderli c'è un uomo armato in evidente stato confusionale. Da bambino è stato un suo paziente e ora gli rimprovera di non averlo guarito dai suoi disturbi e dalle sue allucinazioni. Spara al dottore allo stomaco e poi si toglie la vita.
Otto mesi più tardi il dottor Crowe non è più l'uomo di successo pieno di sicurezze per sé e per gli altri. Ha un nuovo caso, del tutto simile a quello del bambino che poi, diventato uomo, con il suo folle gesto gli ha cambiato la vita. Cole ha 8 anni, ha una grande sensibilità, e c'è qualcosa che lo terrorizza e che non riesce ad esorcizzare, nonostante razionalmente si sforzi di farlo. Il dottor Crowe prova ad aiutarlo ma alle difficoltà oggettive del caso si aggiungono i suoi problemi, primo fra tutti l'allontanamento dalla moglie che ora sembra ignorarlo lasciandolo ancora più solo e in crisi.
Il caso del piccolo Cole però lo spinge ad impegnarsi a curare le sofferenze del bambino anche per poter riacquisire fiducia in sé. Cole gli dà una prima iniezione di fiducia confessandogli il suo vero segretissimo problema: ha la capacità di vedere i morti.
«Vedo la gente morta»
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(Cole Sear/Haley Joel Osment)
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Crowe dopo un iniziale sconcerto trova la chiave per aiutare a superare il terrore che inevitabilmente attanaglia il bambino, costantemente circondato da anime vaganti che vede solo lui. Lo convince che se ha questa capacità, è perché a lui è riservato un compito delicatissimo che ha a che fare con le stesse anime, evidentemente in cerca di un aiuto per sistemare qualcosa lasciato incompleto su questa terra. Così Cole, seguendo questa idea, entrato in contatto con l'anima della piccola Kyra, scopre su indicazione della stessa, le prove che sua madre l'ha avvelenata all'insaputa di tutti. Rivelata la cosa al papà di Kyra, Cole sente di aver dato un senso ai suoi poteri che ora non lo terrorizzano più. Così ora si sente in dovere di rivelare tutto alla mamma, costantemente preoccupata e incapace di aiutare suo figlio come vorrebbe.
In una scena molto toccante, Cole svela a sua madre il suo potere, dandole una prova tangibile riferendo un messaggio della nonna morta, la madre di lei, che si scusa di un peccato di orgoglio mai confessatole. La mamma doppiamente commossa riabbraccia suo figlio del quale ora è felice di condividere il dramma che è costretto a vivere, anche perché vede che sono state acquisite le capacità per affrontarlo e forse superarlo.
Il dottor Crowe ha ottenuto il successo sperato e ora va ad affrontare sua moglie. Entra in casa e la trova addormentata sul divano mentre un filmino del loro matrimonio illumina la stanza buia dalla tv accesa. E mentre le parla ripercorre le cose dette da e con Cole e si rende conto, con un colpo di scena finale mirabile, di essere egli stesso uno dei morti vaganti messisi in contatto con il bambino e ancora alla ricerca di qualcosa.
Prima di "riposare in pace", infatti, doveva dare prova delle sue capacità di psicologo, non più per riscattarsi professionalmente, ma per salvare un bambino con allucinazioni da un'esistenza impossibile che con ogni probabilità l'avrebbe portato alla follia.
[modifica] Commento
Prima grande produzione firmata dal giovane e talentuoso regista americano di origini indiane M. Night Shyamalan.
Una storia di fantasmi ambientata ai nostri giorni. Un film che riporta il genere horror a livelli di eccellenza che non si raggiungevano da tempo.
[modifica] Premi
Numerosi i riconoscimenti conseguiti dal film, dal regista-sceneggiatore e dal giovanissimo interprete. Segnaliamo solo i principali.
Sei candidature all'edizione 2000 degli Oscar: per il miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio, attore non protagonista (Osment), attrice non protagonista (Toni Collette).
Miglior film horror del 2000 (Saturn Award) secondo l'Accademia americana dei film di fantascienza, fantasy e horror (Academy of Science Fiction Fantasy and Horror Films).