Istituto Superiore di Sanità
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Istituto Superiore di Sanità (acronimo: ISS). È un ente di diritto pubblico che, in qualità di organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale italiano, svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione in materia di salute pubblica.
[modifica] Storia
L'inaugurazione ufficiale dell'ISS, allora denominato "Istituto di Sanità Pubblica" avvenne il 21 aprile 1934. I lavori per la costruzione dell'edificio principale, su progetto dell'architetto Giuseppe Amendola, erano iniziati il 6 luglio 1931. Finanziatrice dei lavori di costruzione dell'Istituto era l'americana Rockefeller Foundation. Secondo lo statuto, l'Istituto di Sanità Pubblica con sede a Roma, opera al servizio del Ministero dell'Interno come centro di ricerca, indagini e accertamenti riguardanti i servizi per la pubblica sanità e per la specializzazione del personale del suddetto servizio nel Regno". Prima di finanziare la costruzione dell'istituto, la Rockefeller Foundation aveva contribuito, sin dal 1925, alla realizzazione della Stazione Sperimentale per la lotta antimalarica, a cui collaborava Alberto Missiroli, uno dei massimi esperti del settore in Italia.
Nel 1935 accolse, trasferito dalla sede di via Panisperna, l'Ufficio del Radio, presso cui lavoravano, sotto la guida di Enrico Fermi, numerosi fisici quali Franco Rasetti, Emilio Segrè, Edoardo Amaldi e Bruno Pontecorvo. Enrico Fermi vi lavorerà fino al 1938, l'anno in cui, dopo aver ricevuto il Premio Nobel per la Fisica, si trasferì negli Stati Uniti d'America.
Nel 1941 l'Istituto di Sanità Pubblica assunse l'attuale denominazione di Istituto Superiore di Sanità. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale venne dato un particolare impulso alle attività di ricerca nei campi della biologia e della microbiologia. Vennero chiamati brillanti ricercatori, quali Daniel Bovet ed Ernst Boris Chain.
Nel 1958 l'ISS passò sotto la tutela del Ministero della Sanità. Con la Legge 7 agosto 1973 n. 519 (Modifica dei compiti, dei regolamenti e delle strutture dell'Istituto Superiore di Sanità) fu possibile realizzare un impegno programmato nei settori della ricerca sanitaria e biomedica finalizzata e delle varie attività di controllo e normazione.
Nel 2001, col Decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2001 n. 70 contenente il Regolamento di organizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità, a norma dell’articolo 9 del Decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419 (Gazzetta Ufficiale del 26 marzo 2001) venne approvato il nuovo Regolamento di organizzazione che cambiò radicalmente lo stato giuridico dell'Istituto. L'ISS divennne ente di diritto pubblico che, in qualità di organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione in materia di salute pubblica.
Nel 2003 Venne approvato il nuovo organigramma articolato in sette Dipartimenti (1. Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria; 2. Biologia Cellulare e Neuroscienze; 3. Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare; 4. Farmaco; 5. Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate; 6. Sanità Alimentare ed Animale; 7. Tecnologie e Salute) e due Centri nazionali (1. Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute; 2. Qualità degli Alimenti e Rischi Alimentari).
[modifica] Direttori dell'ISS
- Gaetano Basile (1934-1935)
- Dante De Blasi (1935)
- Domenico Marotta (1935-1961)
- Giordano Giacomello (1961-1964)
- Giovan Battista Marini Bettolo Marconi (1964-1972)
- Francesco Pocchiari (1972-1989)
- Vincenzo Longo (1989)
- Francesco Antonio Manzoli (1989-1993)
- Giuseppe Vicari (1993-1995)
- Aurelia Sargentini (1995-1996)
- Giuseppe Benagiano (1996-2001)
- Enrico Garaci (2001-)
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità