Louis Kahn
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Louis Isidore Kahn (Saaremaa, Estonia, 20 febbraio 1901 – New York, 17 marzo 1974) è stato un architetto statunitense.
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[modifica] Biografia
Di origini estremamente povere, emigrò con la famiglia negli USA nel 1905, diventando cittadino statunitense nel 1914.
Da giovane, seguì con successo gli studi artistici nella sua città Filadelfia. Nel 1924 si ottenne il Bachelor (laurea breve) in architettura alla Università della Pennsylvania. Tra il 1924 ed il 1935 collaborò con alcuni studi di Filadelfia. In questo periodo approfondì la sua conoscenza dell’architettura, anche attraverso viaggi in Europa di cui sono conservati un corpus di schizzi. Nel 1935 si iscrisse all'American Institute of Architects (AIA) e aprì un proprio studio a Filadelfia. Durante i successivi anni ebbe diversi incarichi e realizzò alcune opere minori.
Nel 1952 ricevette il primo incarico, con cui si guadagnò una ribalta internazionale, relativo alla consulenza per il piano per il traffico di Filadelfia.
Nel 1959 tenne emblematicamente il discorso conclusivo all’ultimo CIAM, ad Otterlo (Paesi Bassi), intitolato New Frontiers in Architecture (Nuove frontiere nell’architettura); siglò la conclusione dell’esperienza portante del primo Movimento Moderno.
Negli anni ’60 si susseguirono gli incarichi prestigiosi tra cui emergono l’Istituto di ricerca di Jonas Salk (1959), la sede del Parlamento del Bangladesh a Dacca (1962), il centro congressi a Venezia (1969), la Sinagoga di Gerusalemme (1968). La morte, avvenuta nel 1974, lo stroncò in piena attività all’apice della carriera. Numerosi i riconoscimenti tra cui si possono citare la medaglia d’oro all’AIA (American Institute of Architects) (1971) e al RIBA (Royal Institute of British Architects) (1972).
[modifica] Influenza
Kahn ebbe un enorme influenza sulle successive generazioni svolta sia nella sedi universitarie sia con i rapporti collaborativi. Molti sono infatti gli architetti che gli tributano un posto d’onore nella formazione; tra essi si possono ricordare Robert Venturi, Robert Stern, Frank Gehry, ma anche Mario Botta e Renzo Piano. L’attività di insegnamento iniziò nel 1948 alla Università di Yale. Nel 1957 lasciò questa università per prendere la cattedra alla Università della Pennsylvania, dove rimase fino all’ultimo.
[modifica] La ricerca di Louis Kahn
Per pochi altri architetti si può parlare propriamente di ricerca. Nell’opera di Louis Kahn l’attività teorica, quella didattica e quella professionale si fondono in un risultato unitario. In questo, almeno, il suo esempio rimane insuperato. La sua ricerca verte nella costante interrogazione sulle finalità più profonde dell’arte del costruire.
Sinteticamente il suo contributo si articola secondo i seguenti punti.
- Kahn configura, secondo una consuetudine comunemente accettata, il primo superamento delle teorie del Movimento Moderno; ciò, sia chiaro, sebbene egli sia un architetto che opera nel solco del movimento stesso, quindi lontano dall’approccio storicista, antimoderno. Il principio fondamentale del Movimento Moderno, espresso dal noto slogan la forma segue la funzione, viene rovesciato: in Kahn è la funzione che prende corpo all’interno di una forma, che è in primo luogo lo specchi dell’ordine. In altre parole Kahn sembra postulare una forma generale, che si concretizza con un schema planimetrico razionale, e utilizzarla per soddisfare una necessità d’uso. Tale processo è ben chiarito dai famosi [schizzi per la First Unitarian Church].
- Altra questione è l’attitudine, si potrebbe definire, maieutica che Kahn pratica sia come pedagogo che come artista. Egli non si stanca di porre domande sull’essenza delle cose, ne ricerca l’origine, il fondamento, e crede fermamente che in questo lavoro risieda la più autentica fonte di ispirazione. L’architettura sorge dal porsi domande su cosa è l’architettura, secondo un moto perpetuo. In questo senso egli dichiara: Amo gli inizi. Gli inizi mi riempiono di meraviglia. Io credo che sia l’inizio a garantire il proseguimento. In definitiva se Kahn è lontano da un approccio mistico, quale quello dell'architettura espressionista, la sua opera rappresenta una risposta ad una necessità di una nuova spiritualità.
[modifica] Opere e progetti significativi
Un regesto esaustivo dei progetti di Kahn può essere visionato nel sito
Di seguito si riportano i progetti più celebri:
- 1951-53 Art Gallery dell'Università di Yale, New Haven (USA).
- 1957-65 Centro di Ricerca medica Newton Richards (Newton Richards Medical Research Building), Filadelfia (USA).
- 1959-69 Sede centrale e tempio della First Unitarian Church, Rochester, New York (USA).
- 1959-65 Istituto di Ricerca Biologica Jonas Salk (Salk Institute for Biological Studies), La Jolla (San Diego), California (USA).
- 1965-72 Biblioteca Philip Exeter (Philip Exeter Academy Library), Exeter, New Hampshire (USA).
- 1966-72 Museo Kimbell, Fort Worth, Texas (USA).
- 1962-83 Sede del Parlamento del Bangladesh, Dacca (Bangladesh).
- 1963 Istituto Indiano di Amministrazione (Indian Institute of Management), Ahmedabad (India).
- pagina del sito IIMahd in (EN)
- pagina Wikipedia in (EN)
- 1966-70 Stabilimenti Olivetti, Harrisburg (PA-USA).
- 1968 Sinagoga Hurva (non realizzato), Gerusalemme (Israele).
- 1969 Palazzo dei Congressi, (non realizzato) Venezia (Italia).
- 1969-74 Centro Studi Arti di Yale (Yale Centre for British Art), New Haven (USA)
- 1973 Franklin Delano Roosevelt Memorial, (non realizzato) New York (USA).
[modifica] Scritti
Louis Kahn non lasciò testi compiuti ma un ampio inventario di articoli ed interviste. Alcuni dei molteplici scritti sono tradotti in (IT):
- Louis Kahn, idea e immagine, a cura di Christian Norberg-Schulz, Roma, Officina, 1980c.
- Architettura è. Louis I. Kahn, gli scritti, a cura di Maria Bonaiti, Milano, Electa, 2002.
- Louis I. Kahn. L'uomo, il maestro. Testo inglese a fronte, a cura di Alessandra Latour, Roma, Kappa, 1986.
In (EN) :
- Urs Büttiker, Louis I. Kahn: Licht und Raum - Light and Space, Basel, Birkhäuser, 1993.
- Alexandra Tyng, Beginnings: Louis I. Kahn's Philosophy of architecture, New York, John Wiley & Sons, 1984c.
[modifica] Bibliografia essenziale
In (IT):
- Romaldo Giurgola, Jaimini Mehta, Louis I. Kahn, Bologna, Zanichelli, 1988.
- David B. Brownlee, David G. De Long, Louis I. Kahn, Milano, Rizzoli,
1995.
- Gioia Gattamorta, Luca Rivalta, Andrea Savio, Louis I. Kahn. Itinerari, Roma, Officina, 1996.
- Nathaniel Kahn, My architect. Alla ricerca di Louis Kahn. DVD. Con libro, Bologna, Feltrinelli, 2005.
In (EN) :
- Heinz Ronner e Sharad Jhaveri, Louis I. Kahn Complete Work 1935-1974, Basilea, Boston, Birkhäuser, 1976c.
- Jan Hochstim, introduzione di Vincent Scully, The Painting and Sketches of Louis I. Kahn, New York, Rizzoli, 1991
- Robert McCarter, Louis I. Kahn, Londra, Phaidon, 2005.
[modifica] Collegamenti esterni
In (IT):
- sito del icar del Politecnico di Bari
- Louis Kahn. Bach dell'architettura testo di Antonino Saggio
- My Architect. A Son's Journey testo di Vittoria Capresi
- Pompei, Roma e l’Antico: Louis I. Kahn e l’inesauribile “fonte” di Maria Bonaiti
In (EN) :
- l'archivio Louis Kahn dell'Università della Pennsylvania
- regesto su Kahn edito in occasione del centenario, con foto
- Template:ArchINFORM
- pagina monografica del sito Vitruvio
- pagina monografica del sito Great Buildings
- sito relativo al film My Architect dedicato all'architetto e girato da suo figlio Nathaniel Kahn
- una collezione di fotografie di vari edifici di Louis Kahn