Olivetti
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Olivetti S.p.A è una società italiana operante nel settore dell'Information technology. Attualmente è di proprietà di Telecom Italia e quindi fa capo al Gruppo Pirelli.
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[modifica] Le origini e i primi anni
Il 29 ottobre 1908 Camillo Olivetti costituisce a Ivrea la Ing. C. Olivetti & C., "prima fabbrica italiana di macchine per scrivere". La società ha 20 dipendenti e le strutture produttive consistono in un’officina di 500 mq., che nei primi anni consente di produrre circa 20 macchine alla settimana. Il primo modello di macchina per scrivere è la M1, presentata nel 1911 alla Esposizione Universale di Torino. Negli anni successivi l'Azienda cresce rapidamente ampliando e diversificando l'offerta e sviluppando la presenza commerciale in Europa e nel mondo.
Nel 1920 viene presentato una nuova macchina per scrivere, la M20; la produzione annuale, grazie alla riorganizzazione del lavoro e all’introduzione della lavorazione in serie, alla fine degli anni venti raggiunge le 13.000 macchine. Mentre in Italia si moltiplica il numero delle filiali commerciali, in Spagna viene costituita nel 1929 la prima consociata estera, a cui fanno seguito le consociate in Belgio, Argentina e in diversi altri paesi europei e latino americani.
Vengono lanciati nuovi modelli di macchine per scrivere, fra cui nel 1932 la MP1, la prima portatile. La produzione negli anni trenta e quaranta si estende a telescriventi, calcolatrici, mobili e attrezzature per ufficio. Si avviano attività nel campo delle macchine a controllo numerico, mentre le macchine per scrivere e le calcolatrici vengono sviluppate anche in versione elettrica.
Nuovi stabilimenti produttivi si aprono in Italia e, a partire dal 1930, anche all'estero.
[modifica] L'affermazione in Italia e all'estero
Un contributo fondamentale alla rapida espansione della Società viene dato da Adriano Olivetti, figlio di Camillo, che diventa Direttore Generale nel 1933 e Presidente nel 1938; egli accentua l'espansione sui mercati internazionali e cura il design industriale e avvia la progettazione e costruzione di nuove fabbriche, uffici, case per dipendenti, mense, asili, ambulatori medici, dando origine ad un articolato sistema di servizi sociali.
Sotto la guida di Adriano, gli anni cinquanta segnano una fase di crescita straordinaria. Olivetti afferma una leadership incontrastata nella tecnologia meccanica dei prodotti per ufficio: i prodotti simbolo sono la Lexikon 80, macchina per scrivere standard lanciata nel 1948, la Lettera 22, famosa portatile introdotta sul mercato nel 1950, e la calcolatrice Divisumma 24, progettata da Natale Capellaro nel 1948, rinnovata nel 1956 e affiancata da altri due modelli Elettosumma 22 e Tetractys (nome in codice MC24), questi modelli rimasero in produzione per oltre 15 anni. In aziende, banche e uffici postali erano presenti una macchina contabile chiamata Audit ed una fatturatrice chiamata Mercator. Un progetto successivo Logos 27/1/2/3 (in codice MC27), fu la massima e ultima espressione della tecnologia meccanica applicata al calcolo (900 cicli al minuto).
Negli stessi anni, nella nuova sede di 7300 metri quadrati coperti della filiale O.M.O. (Officine Meccaniche Olivetti), fondata nel 1926 e ubicata a San Bernardo (4 Km da Ivrea), sono in produzione due fresatrici a controllo numerico, la Auctor e la Horizon, (quest'ultima con un peso di 17 tonnellate e un magazzino di 48 utensili), l'azienda è in concorrenza sul mercato mondiale. La Olivetti si consolida così a livello nazionale ed internazionale, e raggiunge il numero di 24.000 dipendenti.
Avendo intuito che l’emergente tecnologia elettronica è destinata a rivoluzionare il mondo del calcolo e dei prodotti per ufficio, Olivetti fin dal 1952 apre un piccolo laboratorio di ricerca a New Canaan, nel Connecticut, e quindi nel 1955 decide di creare un laboratorio di ricerche elettroniche nei pressi di Pisa. Il frutto degli investimenti effettuati in questo settore e dell’assiduo lavoro condotto dal gruppo dei ricercatori di Pisa è l'Elea 9003, primo calcolatore elettronico interamente sviluppato in Italia presentato da Olivetti nel 1959. Si tratta di una macchina completamente transistorizzata che sul piano tecnologico pone l’Olivetti all’avanguardia rispetto agli altri produttori mondiali di computer.
[modifica] Dall'elettronica all'informatica
Ma l’improvvisa morte di Adriano Olivetti nel 1960 e una serie di difficoltà finanziarie, legate anche all’onerosa acquisizione della Underwood e ai pesanti investimenti necessari per sostenere la Divisione Elettronica in presenza di un mercato nazionale non ancora pronto per i computer, creano una difficile situazione finanziaria. Con operazioni successive iniziate nel 1964 Olivetti sarà costretta a cedere progressivamente la sua Divisione Elettronica. La cessione della Divisione condiziona lo sviluppo e l’evoluzione tecnologica della Olivetti, ma l'impegno nei calcolatori non è abbandonato del tutto: l’attenzione si sposta verso le macchine di piccole dimensioni e l’informatica distribuita. Nel 1965 Olivetti presenta sul mercato un calcolatore da tavolo molto innovativo, programmabile con schede magnetiche: è il P101, interamente realizzato da un gruppo di ricercatori guidati da Pier Giorgio Perotto. Da molti è considerato l'antenato del personal computer. Gli anni settanta segnano una svolta importante per la Olivetti: si punta con decisione sull'elettronica con ingenti investimenti per l'acquisizione delle nuove tecnologie e per la riconversione del personale.
Nell'Aprile del 1975 alla fiera di Hannover viene presentato il P6060, primo personal computer al mondo con Floppy disk incorporato, ma il marketing non ne intuisce le potenzialità e il prodotto avrà poco successo. Nel 1978 Carlo De Benedetti investe nell'Azienda assumendone la responsabilità operativa. Il completamento del processo di riconversione all'elettronica, lo sviluppo accelerato di nuovi prodotti e il risanamento finanziario attuato attraverso successive ricapitalizzazioni dell'Azienda e il miglioramento dell'efficienza gestionale, pongono le premesse per un nuovo ciclo di sviluppo. Tra i prodotti più significativi che vengono lanciati in questi anni vi sono la prima macchina per scrivere elettronica (Et 101 nel 1978) e il primo personal computer a microprocessore (M20 nel 1982), a cui fa seguito due anni più tardi il modello M24 che riscuote un notevole successo su tutti i mercati dell’Europa e degli Stati Uniti. Con questi e con altri prodotti e servizi si consolida una nuova importante svolta della Olivetti verso l'informatica, settore in cui l'Azienda guadagna negli anni successivi il primato europeo, basti pensare che l'Olivetti Peripheral Equipment (O.P.E), una società consociata, fu l'unico produttore di hard disk in Europa.
Nel corso degli anni ottanta Olivetti accelera il processo di crescita ricorrendo a numerose acquisizioni, intese e alleanze internazionali, oltre che a operazioni di venture capital. Tra le alleanze più significative vi è quella con l'americana "AT&T" siglata sul finire del 1983. L'impegno dell'Azienda nell'informatica porta al lancio di numerose linee di sistemi e all'avvio di nuove attività nel campo dei servizi informatici. Le soluzioni sviluppate si basano sul principio dei sistemi aperti e standard - una scelta che successivamente verrà fatta da tutte le maggiori società informatiche mondiali.
Nei prodotti per ufficio l'offerta Olivetti si estende: accanto ai prodotti per la scrittura elettronica e il calcolo, si producono stampanti, facsimile, registratori di cassa, fotocopiatrici ATM e accessori. In questo campo lo sviluppo della tecnologia a getto d'inchiostro apre la strada verso nuovi business e offre nuove opportunità di sviluppo.
[modifica] Dagli anni '90 ad oggi
Nella prima metà degli anni novanta l'intensificarsi della competizione globale, la caduta dei prezzi e dei margini in tutta l'industria informatica mondiale, la debolezza del mercato europeo, e in particolare di quello italiano, spingono Olivetti a una lunga e onerosa ristrutturazione delle attività. A partire dal settembre 1996, in un momento particolarmente difficile per l'Azienda, Olivetti intraprende sotto la guida di Roberto Colaninno un processo di profonda trasformazione, che conduce a una sempre più decisa focalizzazione sul settore delle telecomunicazioni e alla razionalizzazione delle attività informatiche. Questa trasformazione passa attraverso la definizione di nuove alleanze nelle telecomunicazioni, in particolare con il gruppo tedesco Mannesmann (1997), e la cessione delle attività nei personal computer (1997) e nei sistemi e servizi (1998). In questo modo il Gruppo limita ad alcune aree specifiche la sua presenza nell'informatica (prodotti per ufficio, sistemi specializzati, servizi informatici per il mercato italiano), ma risana la situazione economico-finanziaria e ritrova la fiducia dei mercati finanziari internazionali. Roberto Colaninno opera quindi per consolidare la struttura azionaria di controllo di Olivetti e per definire nuovi traguardi di sviluppo nelle telecomunicazioni.
Nel febbraio 1999 Olivetti e la controllata Tecnost annunciano l'intenzione di lanciare un'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (OPAS) sulla totalità delle azioni ordinarie di Telecom Italia. L'operazione si conclude in giugno con l'acquisizione di oltre il 52% del capitale ordinario di Telecom Italia per un controvalore di 31,5 miliardi di Euro. Allo stesso tempo, Olivetti provvede alla cessione, richiesta dalle norme sulla concorrenza, delle sue partecipazioni in Omnitel e Infostrada a Mannesmann. Il pacchetto di controllo di Olivetti si rafforza nelle mani di Bell S.A., società di diritto lussemburghese formata in prevalenza da finanzieri e industriali italiani.
Il pesante indebitamento accumulato per finanziarie l’OPAS e la svolta negativa della borsa, che a partire dalla fine del 2000 penalizza soprattutto le aziende del settore Internet e telecomunicazioni, mutano nuovamente lo scenario. Nel luglio 2001 Bell si accorda con i gruppi Pirelli e Benetton per cedere il suo pacchetto di controllo del capitale Olivetti. L’operazione si perfeziona nel settembre 2001 e la società Olimpia, partecipata da Pirelli, Edizione Holding (gruppo Benetton), Intesa-BCI e Unicredito, diviene il maggiore azionista di Olivetti con una quota prossima al 29%. Con la nomina dei nuovi Amministratori delegati Marco Tronchetti Provera e Carlo Orazio Buora inizia una nuova fase della storia Olivetti, caratterizzata da una forte focalizzazione sul settore delle telecomunicazioni, attraverso le società del gruppo Telecom Italia, e da un crescente coordinamento gestionale con la stessa Telecom Italia.
A marzo 2003 è stato annunciato il progetto di fusione per incorporazione di Telecom Italia in Olivetti, finalizzato a semplificare la struttura societaria del Gruppo in coerenza con le aspettative espresse dal mercato. Il progetto di fusione è stato approvato dalle Assemblee degli azionisti di Telecom Italia e di Olivetti rispettivamente il 24 e 26 maggio 2003. A seguito della fusione, efficace dal 4 agosto 2003, Olivetti ha cambiato il proprio oggetto sociale assumendo quello di Telecom Italia da cui ha acquisito anche la nuova denominazione.
[modifica] Sviluppi recenti
Con una conferenza stampa del 29 giugno 2005 Telecom Italia ha annunciato di voler rilanciare Olivetti sul mercato dell'IT, iniziando dal ripristino del marchio Olivetti, che era stato sostituito da Olivetti Tecnost e poi scomparso dopo l'incorporazione in Telecom. Con un'investimento di 200 milioni di euro in 3 anni l'azienda intende lanciare una serie di nuovi prodotti per l'ufficio e per la casa nel campo delle stampanti ink-jet e dei dispositivi multifunzione (che riuniscono in sé le funzioni dello scanner, della stampante e, in alcuni casi, del fax).
I primi prodotti del rilancio sono:
- ANY_WAY, la stampante multifunzionale disegnata da James Irvine e Alberto Meda, disponibile da settembre 2005 sul mercato in 4 versioni, con la possibilità di avere Bluetooth e Wi-Fi di serie, nei modelli alto di gamma;
- MY_WAY la stampante fotografica portatile, disegnata da IDEO, in vendita da settembre 2005 che garantisce ottimi risultati di stampa su carta comune, anche senza PC.
Il piano di Telecom Italia per rilanciare Olivetti è così strutturato:
- 2005: una nuova generazione di prodotti Ink Jet.
- 2006: “restyling” dell’offerta Business.
Triennio 2005-2007: Olivetti prevede di investire 200 milioni di euro in Europa, di cui circa il 50% in attivita’ di Ricerca e Sviluppo.
Nel novembre 2005 è partita una campagna pubblicitaria cartellonistica e su web che dovrebbe essere affiancata nei mesi successivi da spot pubblicitari in televisione.