Paganella
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Paganella | |
---|---|
La Paganella vista da Povo |
|
Altezza: | 2.125 m s.l.m. |
Località: | Fai della Paganella, Andalo, Molveno, (TN), Italia |
Catena: | Dolomiti_del_Brenta |
Coordinate: | 46° 11' Nord; 11° 4' Est |
Nomi e significati: | |
Prima ascensione: | - - |
|
La Paganella è la montagna che domina la città di Trento da Ovest.
Si tratta di un piccolo gruppo montuoso (Altopiano della Paganella) composto da alcune cime, di cui la vetta più alta è la Roda, con un'altezza di 2125 metri. Le cime minori sono gli Spaloti di Fai e il Becco di Corno a nord, gli speroni Annetta e Vettorato a sud.
[modifica] Storia dell'Altipiano della Paganella
Da reperti archeologici (selci, cocci di terracotta) ritrovati nel Lago di Molveno si ha testimonianza della presenza dell'uomo nell'area sin dal neolitico. L'uomo era presente in maniera stabile nella valle delle Seghe dal 3000 a.C., per poi spostarsi nei pressi di Molveno a seguito della frana che creò l'omonimo lago.
Altre testimonianze parlano della presenza vicino a Fai della Paganella di un villaggio retico del V - IV secolo a.C.
La conquista romana lascia poche tracce nell'Altopiano, ad indicare un forte radicamento degli abitanti alle abitudini di vita. Anche la cristianizzazione della Paganella avviene tardi rispetto al Trentino e all'Alto Adige.
Nell'alto medioevo, la regione ebbe a subire numerose invasioni dovute alla collocazione strategica della val d'Adige (Longobardi nel 560 a.C. e poi i Franchi nel 590 a.C.).
L'Altopiano fu conteso nel corso dei secoli XIII e XIV dai Vescovi di Trento, i conti di Flavon ed i conti del Tirolo.
In epoca napoleonica, gli Austriaci contrastarono l'avanzata dei Francesi nella zona.
[modifica] Turismo
Grossa differenza vi è tra i due versanti della Paganella.
Il versante Ovest, quello che guarda sull’altipiano di Andalo e Fai, ricco di boschi, sentieri e piste da sci. Questa zona è la maggiormente frequentata nel periodo invernale a causa della ricchezza di infrastrutture sciistiche.
Il versante Est cala a picco sulla valle dell'Adige. Con le sue pareti calcaree, questa era un tempo la palestra dei rocciatori cittadini e sulle vie più ardite si cimentavano autentici fuoriclasse come Bruno Detassis e Cesare Maestri.