Paul Erdős
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Paul Erdős (Budapest, Ungheria, 26 marzo 1913 - Varsavia, Polonia, 20 settembre 1996) è stato uno dei matematici più prolifici ed eccentrici della storia. Ha lavorato e risolto problemi legati alla teoria dei grafi, combinatoria, teoria dei numeri, analisi, teoria delle approssimazioni. teoria degli insiemi e probabilità.
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[modifica] Biografia
Nacque nel 1913 a Budapest, in Ungheria, con il nome di Erdős Pál. (Erdős si pronuncia secondo l'IPA /erdœ:ʃ/ ), da genitori ebrei non praticanti e mostrò fin da piccolo di essere un bambino prodigio venendo presto accettato dai matematici ungheresi come loro pari.
Sebbene fosse famoso e avesse ricevuto molti premi Erdős divenne famoso per il suo stile di vita "vagabondo": tra una conferenza e l'altra girovagava tra i continenti presentandosi alla porta dei suoi colleghi matematici e annunciando: "la mia mente è aperta". Questa frase stava a indicare che era pronto a lavorare con il matematico e che si aspettava che questo lo ospitasse a casa sua durante la loro collaborazione. Erdős aveva un modo di lavorare ossessivo, era in grado di lavorare 18 - 19 ore al giorno e questo spesso metteva a dura prova la capacità di concentrazione dei padroni di casa che non erano abituati a un simile ritmo di lavoro. Erdős era una persona ossessionata dalla matematica e non desiderava soldi o fama infatti la maggior parte dei soldi che riceveva per le conferenze lo donava a cause benefiche, teneva solo una piccola parte del denaro per soddisfare il suo frugale stile di vita. Non aveva una casa e tutte le sue proprietà materiali erano racchiuse in due logore valigie che lo accompagnavano ovunque andasse.
Un suo famoso detto era: I matematici sono delle macchine che trasformano caffè in teoremi. Dopo il 1971 Erdős iniziò a far uso di anfetamine per poter meglio lavorare. Un suo amico preoccupato per la sua salute lo sfidò a non assumere anfetamine per un mese scommettendo 500$. Erdős vinse la scommessa e dopo aver ritirato la sua vincita disse all'amico: Ti ho dimostrato che non sono un drogato, ma tu hai fatto perdere un mese di teoremi e dimostrazioni alla matematica. Prima quando mi sedevo davanti a un foglio bianco la mia mente si riempiva di idee e teoremi mentre adesso quando vedo un foglio bianco vede solo un foglio bianco. Subito dopo aver vinto la scommessa Erdős riprese le vecchie abitudini.
Erdős sviluppò un proprio vocabolario personale, spesso parlava del Libro riferendosi a un ipotetico libro che Dio possedeva. Dentro questo libro erano racchiuse tutte dimostrazioni scritte nella forma più elegante. Lo stesso Dio veniva chiamato da Erdős SF (cioè Sommo Fascista). Quando vedeva una dimostrazione particolarmente elegante e ben fatta era solito affermare che essa venisse direttamente dal libro. Nel personale vocabolario di Erdős "Capo" indicava una donna, "schiavo" un uomo, "epsilon" un bambino (epsilon in matematica è una quantità piccola), "veleno" gli alcolici, "rumore" la musica, "predicare" il tenere una conferenza di matematica, ecc.. Erdős utilizzava un suo proprio gergo anche per indicare gli stati, Samlandia erano gli Stati Uniti d'America mentre Joseplandia era l'URSS (da Joseph Stalin). Per il suo epitaffio ha suggerito Adesso ho finito di diventare più stupido (Ungherese: "Végre nem butulok tovább").
È morto di un attacco di cuore il 20 settembre 1996 durante un congresso a Varsavia.
[modifica] Lavoro matematico e collaborazioni
Dai suoi contribuiti allo sviluppo della teoria di Ramsey e all'applicazione dei metodi probabilistici alla teoria stessa è nata una nuova branca dell'analisi combinatoria derivata in parte dalla teoria analitica dei numeri.
Erdős è stato uno dei più prolifici matematici della storia, ha scritto 1485 articoli di matematica durante la sua vita.
[modifica] Il numero di Erdős
Erdős è sicuramente il matematico che ha collaborato di più con i suoi colleghi (cambiando il modo di lavorare di molti matematici e rendendo la matematica una scienza sociale da sviluppare e elaborare in gruppo). Ha infatti pubblicato lavori con ben 485 matematici diversi; si parlava di questi matematici come aventi il numero di Erdős 1. Il numero di Erdős 2 lo hanno invece quei matematici che hanno pubblicato lavori con un matematico che ha il numero di Erdős 1, e così via. A questa curiosità è dedicata un sito internet gestito da Jerrold Grossman della Oakland University di Rochester. I numeri di Erdős formano una rete a invarianza di scala. Anche Hark Aaron, la famosa stella dal baseball, ha il numero di Erdős 1 perché lui e Erdős firmarono insieme una palla da baseball all'Università della Georgia, quando fu conferita a Erdős una laurea Honoris Causa per uno studio su dei numeri ispirati da un record stabilito da Aaron.
Tra i matematici con cui Erdős ha collaborato con maggiore frequenza vi sono Yousef Alavi, Béla Bollobás, Stefan Burr, Fan Chung, Ralph Faudree, Ron Graham, András Gyárfás, András Hajnal, Eric Milner, János Pach, Carl Pomerance, Richard Rado (uno degli autori del teorema Erdős-Ko-Rado), Alfréd Rényi, Vojtech Rődl, C. C. Rousseau, Andras Sárközy, Dick Schelp, Miklós Simonovits, Vera Sós, Joel Spencer, Endre Szemerédi, Paul Turán e Peter Winkler.
[modifica] Bibliografia
In italiano è disponibile una biografia di Paul Erdős: Paul Hoffman, L'uomo che amava solo i numeri (Mondadori, 1999)
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) J. J. O'Connor and E.F. Robertson. Paul Erdős (e MacTutor History of Mathematics archive)
- (EN) N è un numero: ritratto di Paul Erdős
- (EN) Jerry Grossman at Oakland University. The Erdős Number Project