Piano nobile
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Il piano nobile è un elemento tradizionale e tipico dei palazzi nobiliari urbani dal medioevo fino al XIX secolo circa, quando la distinzione di funzione fra i vari piani ed ambienti di un palazzo perse il rigido carattere schematico verso una maggiore libertà di destinazione degli ambienti.
All'interno di strutture che si dispiegavano a in genere su tre piani (più raramente su quattro), il piano nobile era il primo piano nei palazzi, così chiamato perché era la residenza vera e propria della famiglia e contava generalmente le migliroi decorazioni interne di tutto l'edificio.
- Il piano terreno in genere era destinato ad alcune sale di rappresentanza, oppure a magazzino (più raramente esisteva una ambiente interrato per il deposito di materiali e provviste, che prevedeva di solito per questa sua funzione una rampa ribassata per consentire il passaggio di animali). Sempre al primo piano si trovava di solito il cortile centrale, che dava luce ed aria a tutto l'edificio, e talvolta era circondato da un loggiato originariamente nato per stazionare i cavalli, poi, dal Rinascimento, con una funzione solo decorativa e di rappresentanza. Dal cortile centrale partiva lo scalone per il piano nobile, di impianto spesso monumentale.
- Al piano nobile si trovavano alcune stanze di rappresentanza come i saloni, poi le camere da letto e le altre stanze ad uso della famiglia padronale. Anche dall'esterno era in genere riconoscibile per le finestre più ampie e maggiori decorazioni sulla facciata. Balconi e terrazze erano pure segno di distinzione, anche se sono elementi più tardi, divenuti popolari dal Seicento in poi.
- Il secondo piano era destinato alla servitù e alle cucine, affinché i fumi della cottura non entrassero negli appartamenti dei padroni.
- Talvolta al terzo piano esisteva una loggia panoramica, caratteristica del tardo rinascimento, che nei secoli successivi furono spesso chiuse da vetrate.
- Infine a volte tra un piano e l'altro potevano esistere dei mezzanini, con vari usi (studioli, stanze private più raccolte, stanze di servizio...).
Nei palazzi più grandi, a partire soprattutto dal Seicento, capitava che alcuni membri della famiglia avessero i loro appartamenti anche al secondo o la pian terreno, anche se il personaggio di spicco della famiglia continuava a vivere al primo piano. In quei casi si può parlare anche di un secondo piano nobile. Sempre nei grandi palazzi (o forse si dovrebbe parlare di reggie), talvolta al piano terreno erano collocati gli appartamenti estivi, comunicanti con il giardino e per questo più freschi.
Dall'Ottocento si intensificò la costruzione di palazzi a quattro e più piano e le nuove soluzioni tecniche per tubi e condutture dei fumi resero absoleta la divisione di funzioni per piani.
Nelle ville suburbane vennero pure edificati piani nobili, magari raggiungibili da un grande scalone sulla facciata, come nelle ville palladiane o nella villa Medicea di Poggio a Caiano, ma già dal tardo Cinquecento, con la popolarità crescente dei casini, il piano abitativo della famiglia principale si ribassò, dall'edificazione sopra a un mezzanino di servizio, ad una semplice rialzatura, accessibile con appena una decina di scalini, in modo da poter vivere allo stesso livello dei giardini, in più vicino contatto con questi luoghi di delizia.
