Stato fantoccio
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Uno stato fantoccio è una forma di governo che, anche se formalmente appartiene alla cultura del popolo governato, in realtà deve la sua esistenza a un'entità più potente (di solito uno stato estero) che la controlla, la appoggia e la difende. Questo tipo di governo è anche detto regime fantoccio.
Il termine è spesso di parte, cioè è utilizzato da persone contrarie a un certo tipo di governo, in modo da screditarne il reale potere. Alcuni utilizzano anche il termine "stato fantoccio" per identificare la mancanza di legittimazione politica di un governo.
Un esempio può essere considerato quello dei governi della Corea del Nord e del Sud: entrambi hanno tacciato l'altro di essere uno stato fantoccio, in modo da legittimare la pretesa di essere l'unica forma di potere esistente della penisola, mentre il rivale sarebbe stato solo una pedina in mano a Russia o Stati Uniti.
Può essere istituito uno stato vassallo in conseguenza a una sconfitta militare quando il vincitore non è abbastanza forte militarmente per imporre pieno controllo sullo sconfitto o non ha sufficiente popolazione per colonizzare i territori neo-acquisiti. Come compromesso viene deciso un tributo, dovuto dallo sconfitto al vincitore.
I governo che prendono il potere dopo un intervento militare straniero sono spesso chiamati dai critici "governi fantoccio", come ad esempio il governo di Hamid Karzai nell'Afghanistan del dopo-Talebani. Talvolta, queste accuse sono mosse per destabilizzare l'ordine politico del Paese o per incoraggiare un colpo di stato.
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[modifica] Stati fantoccio dal 1900
[modifica] Seconda Guerra Mondiale
Gli Alleati nella II guerra mondiale accusarono i loro nemici, le Potenze dell'Asse, di aver stabilito degli stati fantoccio nei territori conquistati.
[modifica] Europa
I governi piegati al fascismo sotto la dominazione della Germania nazista dutante la seconda guerra mondiale sono talvolta chiamati regimi fantoccio, in particolare nella letteratura degli stati Alleati. Questi paesi, definiti fantoccio, sono:
- Belgio (1939-1945) - Il movimento rexista aveva raggiunto un successo elettorale negli anni '30 e molti dei suoi membri assistettero all'occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale.
- Albania (1939-1944) - Stato fantoccio dipendente dall'Italia durante il regno di Zog I di Albania, e dopo la successiva invasione.
- Slovacchia sotto la guida del Partito Popolare Slovacco (1939-1944). Il Partito era un movimento nazionalista fascista associato alla Chiesa cattolica. Il Monsignore Jozef Tiso divenne il quisling dei nazisti nella Slovacchia formalmente indipendente.
- Francia, durante la Repubblica di Vichy, diretta da Philippe Pétain (1940-1944). La repubblica ebbe maggior autonomia fino al 1942.
- Stato Indipendente di Croazia sotto gli Ustasha (1941-1945).
- Norvegia (1943-1945) - Vidkun Quisling aveva già tentato un colpo di stato durante l'invasione tedesca il 9 aprile 1940, ma fu nominato poi a capo del governo dal 1° febbraio 1943.
- Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) - Dopo che il governo di Pietro Badoglio si ritirò dalle Potenze dell'Asse, la Germania occupò l'Italia e fondò la Repubblica Sociale Italiana (RSI), fortemente dipendente dai nazisti.
- La Croce frecciata, regime di Ferenc Szálasi in Ungheria (1944-1945).
- Serbia (1941-1944) - sotto il comando del Generale Milan Nedić.
[modifica] Giappone Imperiale
Durante il periodo imperiale del Giappone, e in particolare durante la Guerra del Pacifico (parti della quale sono considerati momenti della seconda guerra mondiale nell'Oceano Pacifico), il Giappone stabilì un gran numero di stati che gli storici concordano nel definire fantoccio.
- Manchukuo (1931-1945), stabilito in Manciuria sotto il comando dell'ultimo Imperatore cinese Puyi.
- Governo Autonomo dell'Hopei Orientale Novembre 1935 - luglio 1937, comandato da Yin Ju-keng.
- Mengjiang (Aprile ,1937-1945), simile a Manchukuo, ma nella Mongolia interna.
- Governo Provvisorio della Cina 14 dicembre 1937 - 30 marzo 1940
- Governo di Wang Jingwei (30 marzo 1940 - 1945), stabilito a Nanchino dai collaborazionisti sotto Wang Jingwei.
- Stato di Burma (Burma, 1942-1945) - Capo di Stato Ba Maw.
- Le Filippine (1943-1945) - governo collaborazionista di José P. Laurel.
- Il Governo Provvisorio dell'India Libera (1943-1945), stabilito a Singapore nell'ottobre 1943 da Subhash Chandra Bose.
- Impero del Vietnam (marzo-agosto 1945) – Regime dell'imperatore Bảo Đại con Tran Trong Kim come Primo Ministro dopo la proclamazione dell'indipendenza dalla Francia.
- Regno di Cambogia (marzo-agosto 1945)
- Regno del Laos – Regime del Re Sisavang Vong
[modifica] Guerra fredda
Nella Guerra Fredda, diventò comune l'affermazione che ogni stato era semplicemente un fantoccio nelle mani di un altro, una tendenza che rifletté la visione che la guerra era solo un conflitto tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Ogni stato che pertanto decideva di schierarsi con gli USA o con l'URSS veniva pertanto definito fantoccio dell'uno o dell'altro. In linea con questo pensiero, fu coniato il termine "Impero sovietico", termine che dipingeva il blocco comunista come un potere centralizzato controllato da Mosca. Gli Stati Uniti erano conosciuti come l'"impero yankee" in altre regioni del mondo, in particolare nell'America Latina.
[modifica] "Stati satellite"
Articolo principale: Stato satellite
Alla conclusione della seconda guerra mondiale, ci fu un'intesa tra gli Alleati, secondo la quale ogni stato avrebbe temporaneamente occupato i territori conquistati durante la guerra, prima di ristabilire l'ordine delle nazioni dell'Europa occupata. Per la maggior parte, i territori occupati dagli Stati Uniti e dal Regno Unito divennero democrazie con economia di mercato allineata con gli USA, mentre i territori occupati dall'URSS divennero stati comunisti allineati con gli interessi sovietici. Questa situazione portò alla divisione della Germania, in cui il settore di occupazione sovietica divenne la Germania Est, mentre i settori di occupazione americana, inglese e francese divennero Germania Ovest.
I membri dell'Europa orientale del Patto di Varsavia, la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria, la Romania, la Bulgaria e la Germania Est, erano stati satellite controllati da Mosca. Mentre i leaders sovietici sostenevano che le nazioni del Patto di Varsavia fossero tutte uguali, e sarebbero entrate in un ente di mutua alleanza, la realtà era diversa e le decisioni venivano di fatto prese in Unione Sovietica e imposte se necessario con la forza. Ad esempio, quando i capi polacchi comunisti cercarono di eleggere Władysław Gomułka come Primo Segretario, fu imposto loro un ultimatum dal militari sovietici che presidiavano la Polonia, ordinando loro di ritirare l'elezione di Gomulka, per evitare di essere schiacciati dai carriarmati sovietici.
La Primavera di Praga nel 1968 portò all'invasione della Cecoslovacchia da parte delle altre nazioni del Patto di Varsavia. Per giustificare l'azione, l'URSS citò la Dottrina Brežnev, che sosteneva il dovere per tutti i paesi socialisti di proteggere un altro stato socialista dalla caduta verso il capitalismo. Il blocco occidentale interpretò la dottrina Brežnev come espressione dell'autorità di Mosca sugli altri stati comunisti.
Gli analisti politici americano e il pubblico americano aveva la certezza così forte che i paesi dell'Europa orientale fossero stati fantoccio nelle mani dell'URSS che l'insistenza di Gerald Ford durante un dibattito nella campagna elettorale presidenziale del 1976 sul fatto che l'Europa orientale non era di fatto dominata dall'Unione Sovietica, fu considerata una gaffe, portando l'oppositore Jimmy Carter a replicare che avrebbe voluto vedere Ford convincere i cechi e i polacchi che non stavano vivendo sotto la dominazione sovietica. Allo stesso modo, nel 1987 il Presidente Ronald Reagan, in un discorso al Muro di Berlino, non sfidò il capo della Germania Est, ma direttamente il leader sovietico Mikhail Gorbačëv ad abbattere il muro.
Gorbačëv alla fine rinunciò alla Dottrina Brežnev, chiamando la sua politica "Dottrina Sinatra", riprendendo la canzone My Way, a causa degli espliciti riferimenti ai paesi dell'Europa orientale a decidere da soli gli affari interni. In soli due anni di abbandono della Dottrina Brežnev, i regimi comunisti dell'Europa dell'est crollarono e gli stati ricercarono migliori relazioni internazionali con i paesi dell'Europa occidentale, abbandonando i legami con l'Unione Sovietica.
[modifica] Movimento degli Indipendenti
E' di solito dovuto a un desiderio di maggior indipendenza il fatto che molti stati si siano associati al movimento dei Non-Allineati, o che si siano ritirati dalla politica della Guerra Fredda. Anche un certo numero di stati socialisti seguì questa strada, scegliendo di non schierarsi con l'URSS. Un esempio è la Jugoslavia, che fondò il Movimento dei Non-Allineati per restare fuori dalla politica della guerra; anche la Romania sfidò l'Unione Sovietica in molte aree. La Corea del Nord è un altro stato socialista che ha scelto un percorso indipendente, abbracciando completamente l'isolazionismo sotto l'ideologia di Juche.
Quando il Partito comunista cinese sconfisse il Kuomintang nel 1949 nella guerra civile cinese, molti nell'Occidente credevano che Stalin avrebbe finito per rendere la Repubblica popolare cinese uno stato fantoccio. La rottura della Cina con l'URSS fece cadere quest'ipotesi, lasciando la Cina una potenza indipendente e permettendo al Presidente Richard Nixon di approfittare della rottura nel 1972, facendo visita a Mao Zedong in Cina per aprire relazioni diplomatiche.
L'Albania comunista ebbe una vicenda di cambiamento di alleanze durante la Guerra Fredda. All'inizio era infatti alleata a Stalin e ostile alla Jugoslavia di Tito, in seguito si scostò dall'URSS nel 1956 per avvicinarsi alla Cina, per poi tornare nell'orbita della Jugoslavia negli anni '70.
[modifica] La "Guerra al terrorismo"
In tempi più recenti, l'invasione statunitense all'Afghanistan e quella all'Iraq del 2003 hanno portato a cambi di regime a favore degli USA in queste nazioni, facendo nascere accuse tra i critici di aver creato dei regimi fantoccio negli stati invasi.
[modifica] Sionismo e Israele
Alcune teorie cospirative sostengono che gli Stati Uniti siano uno stato fantoccio in mano al Sionismo; quelli che sostengono tale teoria portano come prova in Governo di Occupazione Sionista. Queste teorie sono generalmente considerate antisemite, a causa della loro presenza nelle comunità neonaziste.
[modifica] Entità separatiste come stati fantoccio
Alcuni piccoli stati non ufficialmente riconosciuti devono la continuazione della loro esistenza a uno stato vicino più grande, più forte e più potente , come la Repubblica Turca di Cipro Nord.
[modifica] Stati fantoccio non formalmente riconosciuti nel Sud Africa
Durante gli anni '70 e '80, quattro bantustan etnici, alcuni dei quali particolarmente frammentati al loro interno, furono separati dal Sud Africa e gli fu data sovranità formale. Due furono per il popolo Xhosa: Ciskei e Transkei, una per i Tswana (Bophuthatswana) e una per i Venda (Repubblica di Venda). Tutti e quattro i territori vennero reincorporati nel Sud Africa nel 1994.
[modifica] Stati fantoccio storici
Negli ultimi secoli sono esistiti:
- Regno del Congresso (Polonia), controllato dall' Impero russo.
- Granducato di Finlandia, controllato dall'Impero russo.
- Ducato di Varsavia, controllato dalla Francia Napoleonica.
- Regno d'Olanda, controllato dalla Francia Napoleonica.
- Repubblica batava, controllata dalla Francia rivoluzionaria.
- I principati di Wallachia e Moldavia, controllati dall'Impero Ottomano, che mantenne la loro cultura cristiana.
- Il Secondo Impero messicano sotto Massimiliano I del Messico (1864-1867), stabilito dall'Impero francese dopo l'intervento in Messico
- Regno di Grenada durante l'ultima fase della Reconquista, stato vassallo della Castiglia, che trasportava oro africano in Europa
- Honduras sotto il controllo del Guatemala dal 1876 al 1891.
- La Giudea al tempo di Erode, vassallo dell'Impero romano.
- Armenia, vassallo dell'Impero romano
- Macedonia, vassallo dell'Impero persiano
- Nubia, controllata dall'Antico Egitto.