Stroncone
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Stroncone | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Umbria | ||
Provincia: | Terni | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 451 m s.l.m. | ||
Superficie: | 71 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 62 ab./km² | ||
Frazioni: | Vasciano, Aguzzo, Finocchieto, Coppe | ||
Comuni contigui: | Calvi dell'Umbria, Configni (RI), Cottanello (RI), Greccio (RI), Narni, Otricoli, Rieti (RI), Terni | ||
CAP: | 05039 | ||
Pref. tel: | 0744 | ||
Codice ISTAT: | 055031 | ||
Codice catasto: | I981 | ||
Nome abitanti: | stroncolini o stronconesi | ||
Santo patrono: | Sant'Antonio Vici da Stroncone | ||
Giorno festivo: | 21 agosto | ||
Sito istituzionale |
Stroncone è un comune di 4.416 abitanti della provincia di Terni.
Indice |
[modifica] Geografia
Il territorio del comune di Stroncone ha una superficie di 71 Kmq, in prevalenza collinare. Il suo punto più elevato è il monte Macchialunga (1.162 m). Geograficamente fa parte dei Monti Sabini ed il suo territorio è posto al confine con il Lazio.
[modifica] Storia
[modifica] Origini
Una leggenda vuole che il paese sia sorto sulle rovine dell'antica Trebula Suffena, ma non si hanno notizie certe.
Il paese venne costruito intorno al X secolo da popolazioni che precedentemente abitavano nel fondovalle e che vedevano nel nuovo sito un luogo più sicuro e un rifugio più facilmente difendibile. Stroncone inoltre si trovava in una zona strategica e di confine fra il Ducato longobardo di Spoleto e i territori Bizantini. Proprio dal nome di uno dei duchi di Spoleto, Ugone, deriverebbe quello del centro, ottenuto dall'originario castrum Hugonis, corrotto in Castrugone, Strungone ed infine Stroncone.
Il primo documento certo su Stroncone risale al 1012, in cui Giovanni di Pietro dona al monastero di San Simeone i suoi possedimenti situati nel territorio di Stroncone.
[modifica] Medioevo
L'insediamento originale del paese era concentrato nel punto più alto dello sullo sperone di roccia sul quale si erige. L'urbanizzazione del paese fu inizialmente confusa, le strutture abitative e difensive venivano modificate o costruite a seconda delle esigenze contingenti. Successivamente, nonostante la zona impervia, si delineò un paese ben organizzato conformato come lo si può vedere oggi, con i tipici elementi del borgo medioevale: stradine strette e tortuose, Chiese con pareti a ridosso di normali abitazioni, portali in pietra e un pozzo all'interno delle mura.
Politicamente il paese ha sempre gravitato nell'orbita egemone dello Stato Pontificio. Nel secolo XI fu sotto il dominio del Monastero di Farfa e, a partire dalla metà del secolo XII, è annoverato come tributario della Chiesa Romana. A causa della sua strategica posizione e alla fede Guelfa che lo contraddistingueva mise più volte a repentaglio la sicurezza della popolazione, soprattutto a causa delle mire espansionistiche di Narni. Nel 1209, infatti, Papa Innocenzo III fu costretto a colpire d'interdetto i narnesi obbligandoli a riedificare quanto avevano distrutto dentro e fuori le mura. Stroncone non dimenticò mai questo gesto di infinita magnanimità e restò sempre fedele al Papa, tanto che sullo stemma del comune compaiono la croce bianca su fondo rosso e e le chiavi pontificie.
Con il XIV secolo la cittadina, seguendo ancora il destino di Narni, appare governata dai rettori dello Stato Pontificio, sostituiti dal 1377, alla fine dell'esilio avignonese dei papi, da vicari della Santa Sede che governano attraverso un commissario.
Nel 1394 la rocca fu occupata da Pandolfo Malatesta e nel 1404 da Andrea Tomacelli (fratello di Papa Bonifacio IX), quando, per liberarsi del presidio signorile gli stessi Stronconesi distrussero il paese. Il paese dalla fine del secolo XVI, dopo la riforma amministrativa dello Stato Pontificio di Sisto V, il piccolo centro in parte ricostruito, fu sottoposto direttamente alla Camera Apostolica, la quale dipendeva dal pontefice stesso ed era governata da un commissario apostolico residente.
[modifica] Epoca Moderna
Nel 1799 Stroncone dovette capitolare alle truppe napoleoniche guidate dal generale Jablonowschi, ma riuscì a resistere per ben sette giorni, in seguito alla capitolazione concordata con alcuni assediati stremati, il piccolo borgo dovette subire uno spietato saccheggio.
Nel 1861 divenne municipio del Regno d'Italia, Stroncone perse la sua autonomia e fu unita al comune di Terni nel 1929. Soltanto dopo la II guerra mondiale, nel 1947 riconquistò l'autonomia amministrativa.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Personaggi illustri
- Asprilio Pacelli, compositore (1570 - 1623)
- Agostino da Stroncone, storiografo (1631 - 1687)
- Beato Antonio da Vici (XVI secolo)
- Luigi Lanzi, erudito (1868 - 1910)
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Eulero Liorni dal 12-13/06/2004
Centralino del comune: 0744 607047
Email del comune: info@comune.stroncone.tr.it
- Classificazione climatica: zona E, 2186 GR/G
Stroncone fa parte di:
Acquasparta | Allerona | Alviano | Amelia | Arrone | Attigliano | Avigliano Umbro | Baschi | Calvi dell'Umbria | Castel Giorgio | Castel Viscardo | Fabro | Ferentillo | Ficulle | Giove | Guardea | Lugnano in Teverina | Montecastrilli | Montecchio | Montefranco | Montegabbione | Monteleone d'Orvieto | Narni | Orvieto | Otricoli | Parrano | Penna in Teverina | Polino | Porano | San Gemini | San Venanzo | Stroncone | Terni |