Triplice Alleanza (1882)
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La Triplice Alleanza fu un trattato per mezzo del quale Impero Germanico, Austria-Ungheria e Regno d'Italia giuravano (20 maggio 1882) di aiutarsi a vicenda militarmente in caso di un attacco contro una di esse da parte di due o più potenze straniere. Germania e Italia in aggiunta si impegnarono al supporto reciproco in caso di attacco da parte della Francia. In una dicharazione supplementare, comunque, l'Italia specificò che il suo impegno non poteva essere considerato come diretto contro il Regno Unito. Poco dopo aver rinnovato l'alleanza, nel giugno 1902, l'Italia estese segretamente una simile garanzia nei confronti della Francia, annullando in pratica la sua partecipazione all'alleanza.
L'adesione parziale dell'Italia alla Duplice Alleanza Austro-Tedesca venne in parte innescata dalla rabbia contro la presa francese della Tunisia nel maggio 1881, che molti italiani vedevano come una potenziale colonia. Ma l'opinione pubblica italiana rimase poco entusiasata dell'allineamento all'Austria-Ungheria, fino a non molto tempo prima nemica dell'unificazione nazionale (1820-21, 1848-49, 1859, 1866) e i cui distretti a maggioranza italiana del Trentino e dell'Istria, erano cosiderati come Italia irredenta.
Quando la Germania e l'Austria-Ungheria si trovarono in guerra nell'agosto del 1914, contro la rivale Triplice Intesa, composta da Regno Unito, Francia e Russia, l'Italia dichiarò la neutralità, entrando successivamente nella prima guerra mondiale al fianco dell'Intesa e contro l'Austria-Ungheria, nel maggio 1915, e la Germania, nell'agosto 1916, e ottenendo dalla prima gran parte dei territori su cui aveva avanzato pretese negli accordi di pace del 1919.