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In questo capitolo vengono descritti brevemente alcuni termini che fanno parte del linguaggio comune degli ambienti Unix. L'elenco non è esauriente ed è inteso solo come aiuto al principiante.
account, 6.1
carattere jolly, 6.2
case insensitive, 6.5
case sensitive, 6.5
client, 6.3
cliente, 6.3
core, 6.5
daemon, 6.5
demone, 6.5
distacco di un file system, 6.2
dominio, 6.5
elaboratore cliente, 6.3
elaboratore servente, 6.3
espressione regolare, 6.5
Ext2, 6.2
Ext3, 6.2
GID, 6.1
globbing, 6.2
host, 6.3
i18n, 6.5
implementazione, 6.5
Init, 6.4
innesto di un file system, 6.2
internazionalizzazione, 6.5
interruzione di riga, 6.2
job, 6.4
l10n, 6.5
livello di esecuzione, 6.4
localizzazione, 6.5
log, 6.4
login, 6.1
logout, 6.1
metacarattere, 6.2
montaggio di un file system, 6.2
mount, 6.2
MTU, 6.3
newline, 6.2
NFS, 6.3
NNTP, 6.3
nodo di rete, 6.3
nome di dominio, 6.5
parola d'ordine, 6.1
passphrase, 6.1
password, 6.1
PID, 6.4
pipeline, 6.4
procedura di accesso, 6.1
procedura di inizializzazione del sistema, 6.4
programma cliente, 6.3
programma di servizio, 6.4
programma di utilità, 6.4
programma servente, 6.3
protocollo, 6.3
proxy, 6.3
record, 6.2
regexp, 6.5
registrazione, 6.4
regular expression, 6.5
regular file, 6.2
run level, 6.4
script, 6.4
Second-extended, 6.2
servente, 6.3
server, 6.3
shell, 6.4
smontaggio di un file system, 6.2
SMTP, 6.3
socket di dominio Unix, 6.4
standard error, 6.4
standard input, 6.4
standard output, 6.4
terminale, 6.5
TTY, 6.5
UID, 6.1
Unix domain socket, 6.4
unmount, 6.2
URI, 6.3
URL, 6.3
utilità, 6.4
utility, 6.4
Il termine account rappresenta letteralmente un conto, come quello che si può avere in banca. All'interno di un sistema operativo Unix, si ha un account quando si è stati registrati (e di conseguenza è stato ottenuto un UID) ed è possibile accedere attraverso la procedura di accesso.
Group identifier, Group ID o numero identificativo del gruppo di utenti.
Login, logout, procedura di accesso
Con procedura di accesso si vuole fare riferimento al procedimento attraverso il quale un utente accede e può interagire con il sistema, dopo una fase di identificazione, che di solito consiste nell'indicazione di un nominativo-utente e di una parola d'ordine. In particolare login identifica l'ingresso dell'utente, mentre logout identifica la conclusione dell'attività dello stesso.
User identifier, User ID o numero identificativo dell'utente.
Password, passphrase, parola d'ordine
Si riferisce a una parola o a una frase utilizzata come mezzo di verifica dell'identificazione per poter accedere a un servizio di qualunque genere.
Il file system nativo del sistema GNU/Linux è il tipo Second-extended, che prevede due varianti: Ext2 ed Ext3. La variante Ext3 contiene delle estensioni che consentono di ridurre la possibilità di perdite di dati, mantenendo la compatibilità con Ext2.
File allocation table. La FAT è una parte componente del file system dei sistemi Dos. È così particolare che tale tipo di file system viene chiamato con questa stessa sigla: FAT.
Glob, globbing, caratteri jolly, metacaratteri
Quando si vuole identificare un gruppo di file (e directory) attraverso una sola definizione si utilizza il meccanismo del glob, corrispondente in ambiente Dos all'uso dei caratteri jolly. Si tratta di solito dell'asterisco, del punto interrogativo e delle parentesi quadre.
Mount, unmount, montaggio, smontaggio
Nei sistemi operativi Unix, quando si vuole accedere ai dati memorizzati su disco, non si può fare riferimento a un file appartenente a una certa unità come avviene nei sistemi Dos e derivati. Si deve sempre fare riferimento al file system globale. Per fare questo, tutti i dischi a cui si vuole accedere devono essere collegati tramite un procedimento simile all'innesto di rami. Il termine montaggio, o mount, indica un collegamento, o l'innesto, del contenuto di un disco nel file system globale; il termine smontaggio, o unmount, indica lo scollegamento o il distacco di un disco dalla struttura globale.
Con questo termine si vorrebbe fare riferimento al codice necessario per indicare la fine di una riga di testo e l'inizio di quella successiva. Utilizzando questo nome si dovrebbe evitare di fare riferimento direttamente al codice effettivo in modo che il concetto possa essere adatto a diversi sistemi.
I sistemi Unix più comuni utilizzano il codice <LF>. Nei sistemi Dos e discendenti si utilizza invece la coppia <CR><LF>, per cui, se si tenta di stampare un testo fatto per i sistemi Unix utilizzando una stampante configurata per operare con il sistema operativo Dos, come risultato si otterranno una serie di righe scalettate.
Per ovviare all'inconveniente, tenendo conto che raramente una stampante del genere può essere configurata per andare a capo con il solo codice <LF>, è possibile utilizzare un filtro che trasformi il carattere <LF> in <CR><LF>. Il programma filtro è abbastanza noto e si chiama unix2dos.
Spesso, negli ambienti Unix si confonde tranquillamente il termine newline con il codice <LF>. Questo costituisce un problema, perché ci sono situazioni in cui è importante chiarire che si tratta del codice <LF> in modo indipendente dalla piattaforma a cui si applica il concetto. Per questo, quando si incontra questo termine, è indispensabile fare attenzione al senso del testo, usando un po' di buon senso. |
Il record è in generale una registrazione di qualunque genere. In informatica, il record corrisponde di solito a una riga di un file di dati. Un record è normalmente suddiviso in campi, o field, per cui si può fare un'analogia con un archivio a schede: l'archivio è il file, le schede sono i record e i campi sono i vari elementi indicati nelle schede.
Nei sistemi operativi della famiglia Unix, quando si parla di file, si intendono anche le directory oltre che altri oggetti con funzioni specifiche. Per specificare che si parla di un file puro e semplice, comprendendo in questa categoria anche gli eseguibili, si parla di regular file o di file normale.
Host è l'oste, ovvero, colui che ospita. Il termine host viene usato nell'ambito delle connessioni in rete per definire i nodi, intesi come elaboratori, che svolgono e ospitano qualche tipo di servizio.
Il nodo di rete è un elaboratore o un altro componente specializzato che è inserito in una rete e ha un indirizzo valido nella stessa (indirizzo riferito al livello 3, secondo il modello ISO-OSI; capitolo 109).
Un servente è generalmente un programma che fornisce un servizio attraverso la rete. Tuttavia, spesso si usa questo termine, in modo informale, anche per identificare un nodo di rete che ospita servizi importanti.
Un cliente è generalmente un programma che usufruisce di un servizio offerto da un servente. Tuttavia, spesso si usa questo termine, in modo informale, anche per identificare un nodo di rete che, nell'ambito di un certo contesto, dipende da servizi offerti dall'esterno.
Il protocollo è un linguaggio convenzionale di comunicazione tra programmi (per esempio, un programma cliente comunica con un servente attraverso un protocollo determinato).
Questa sigla è acronimo di Max transfer unit e definisce la dimensione massima in byte delle trame (frame) che possono essere inviate nella rete attraverso una certa interfaccia.
Un servizio molto importante nelle reti locali è dato dalla possibilità di condividere porzioni di file system da e verso altri elaboratori connessi. Questo servizio si ottiene con il protocollo NFS e consente quindi la condivisione di dati attraverso la rete.
NFS viene indicato spesso come acronimo di Network file system e in alcuni casi di Network file sharing. Le due possibili interpretazioni rappresentano due aspetti della stessa cosa: l'utilizzo di un file system che si estende attraverso la rete e la condivisione dei dati che ne deriva.
Network news transfer protocol. Si tratta del protocollo che si occupa di trasmettere i messaggi news. Un servente NNTP è un elaboratore che si occupa di raccogliere una copia dei messaggi news dei gruppi di discussione e di consentire agli utenti di leggere e inviare messaggi all'interno di questi.
Il termine proxy viene usato in informatica in varie circostanze per identificare un servizio che si comporta in qualche modo come un procuratore, o un procacciatore di qualcosa. Il classico esempio di proxy è il servente che si inserisce tra una rete locale e una rete esterna, allo scopo di eseguire gli accessi verso la rete esterna per conto dei nodi della rete locale, senza che questi possano avere alcun contatto diretto con l'esterno. Di solito, questo tipo di proxy incorpora una memoria cache per ridurre gli accessi ripetuti alle stesse risorse esterne. Tuttavia è bene tenere a mente che questa definizione si usa anche per altri tipi di servizi meno appariscenti.
Simple mail transfer protocol. Si tratta del protocollo che si occupa di trasmettere la posta elettronica. Un servente SMTP è un elaboratore che si occupa di gestire la posta elettronica di un certo gruppo di utenti i quali utilizzano quell'elaboratore come loro centrale di smistamento dei messaggi.
Uniform resource locator, Uniform resource identifier. È il modo con cui si definisce un indirizzo che identifica precisamente una risorsa di rete, come una pagina HTML, un file in un servizio FTP e altro ancora. Le due definizioni hanno estensioni differenti; in particolare, URI include URL e va oltre.
Init, procedura di inizializzazione del sistema
Init è il programma che viene avviato dal kernel allo scopo di avviare il sistema. Init si avvale di una serie di script per avviare dei programmi che rimangono sullo sfondo e per sistemare tutto ciò che c'è da fare prima che il sistema sia a regime. Tutto l'insieme viene indicato come procedura di inizializzazione del sistema, che include sia l'avvio, sia l'arresto, distinguendo anche diversi livelli di esecuzione.
Il termine job viene usato spesso nella documentazione Unix in riferimento a compiti di vario tipo, a seconda del contesto.
Le shell POSIX e in particolare Bash, sono in grado di gestire i job di shell che rappresentano un insieme di processi generati da un solo comando.
Job di stampa
Si tratta di stampe accodate nella coda di stampa (spool).
Job di scheduling
Si tratta di comandi la cui esecuzione è stata pianificata per un certo orario o accodata in attesa di risorse disponibili.
Le situazioni in cui il termine job viene adoperato possono essere anche altre, ma gli esempi indicati bastano per intendere l'ampiezza del significato.
In informatica, il log equivale al giornale di bordo delle navi. Il log è quindi un sistema automatico di registrazione di avvenimenti significativi. I file che contengono queste annotazioni sono detti file di log e potrebbero essere identificati anche come i file delle registrazioni. In generale, il log è un registro e le annotazioni che vi si fanno sono delle registrazioni.
Process identifier, Process ID o numero identificativo del processo.
Pipe, pipeline(1)
Si tratta di una tubazione immaginaria attraverso la quale si convoglia l'output di un programma verso l'input di un altro. La connessione di più programmi in questo modo è compito della shell e di solito si utilizza il simbolo | per indicare questa operazione. Per lo stesso motivo, quando il contesto lo consente, il simbolo | viene anche chiamato pipe.
Run level, livello di esecuzione
Quando si utilizza una procedura di inizializzazione del sistema in stile System V, che è poi quella normale, si distinguono diversi livelli di esecuzione, in modo da poter definire quali parti del sistema devono essere attivate e quali no, a seconda delle esigenze.
Il livello di esecuzione è un numero non negativo, che parte da zero, il cui significato dipende dal modo in cui il sistema è configurato. Di solito il livello zero è riservato per la fase di preparazione allo spegnimento, il livello uno è riservato al funzionamento monoutente e il livello sei è riservato alla fase di preparazione al riavvio del sistema.
Uno script è un file di comandi che costituisce in pratica un programma interpretato. Normalmente, l'interprete di uno script è anche una shell.
La shell di un sistema operativo è quel programma che si occupa di interpretare ed eseguire i comandi dati dall'utente, attraverso una riga di comando. Il termine shell, utilizzato per questo scopo, nasce proprio dai sistemi operativi Unix.
Il file o il dispositivo predefinito per l'emissione dei dati relativi a segnalazioni di errore è lo standard error. Di solito si tratta del video della console o del terminale da cui si opera. Lo standard error, di norma, può essere ridiretto utilizzando il simbolo 2> seguito dal nome del file o del dispositivo da utilizzare.
Il file o il dispositivo predefinito per l'inserimento dei dati, è lo standard input. Di solito è la tastiera della console o del terminale da cui si opera. Per terminare l'inserimento occorre fornire il carattere di fine file che di solito si ottiene con la combinazione [Ctrl+d].
Lo standard input, di norma, può essere ridiretto con il simbolo minore (<) seguito dal nome del file o del dispositivo da utilizzare, oppure con il simbolo pipe (|) quando si vuole utilizzare l'output di un comando come input per il comando successivo.
Il file o il dispositivo predefinito per l'uscita dei dati, è lo standard output. Di solito è il video della console o del terminale da cui si opera. Lo standard output, di norma, può essere ridiretto utilizzando il simbolo maggiore (>) seguito dal nome del file o del dispositivo da utilizzare, oppure può essere diretto a un comando seguente attraverso il simbolo pipe (|).
Unix domain socket, socket di dominio Unix
Si tratta di un sistema di comunicazione tra le applicazioni basato su un tipo di file speciale: il socket. Alcuni demoni offrono servizi attraverso questo tipo di comunicazione stando in ascolto in attesa di una richiesta di connessione da parte delle applicazioni clienti.
Utility, utilità, programma di utilità, programma di servizio
Un'utility, ovvero un programma di utilità, o meglio un programma di servizio, è un programma utile e pratico, che svolge il suo compito senza tanti fronzoli e senza essere troppo appariscente. Di solito, i programmi di questo tipo sono quelli che fanno parte integrante del sistema operativo.
Case sensitive, case insensitive
Con queste due definizioni si intende riferirsi rispettivamente alla «sensibilità» o meno verso la differenza tra le lettere maiuscole e minuscole. Generalmente, i sistemi Unix sono sensibili a questa differenza, ma esistono circostanze in cui questa non c'è o si vuole ignorare.
Negli ambienti Unix, core è sinonimo di memoria centrale, o RAM. Questa parola deriva dal fatto che le prime forme di memoria centrale erano realizzate da un reticolo di nuclei ferromagnetici: la memoria a nuclei, ovvero core. Per questo motivo, spesso, quando un processo termina in modo anormale, il sistema operativo scarica in un file l'immagine che questo processo aveva in memoria. Questo file ha il nome core
(ovviamente) e può essere analizzato successivamente attraverso strumenti diagnostici opportuni.
Il daemon, o demone, è un programma che funziona sullo sfondo (background) e compie dei servizi in modo ripetitivo, come in un circolo vizioso. Questo termine è tipico degli ambienti Unix, mentre con altri sistemi operativi si utilizzano altre definizioni, per esempio servente. Per tradizione, la maggior parte dei programmi demone ha un nome che termina con la lettera «d».
Normalmente, con il termine «dominio» si intende fare riferimento al nome che ha un certo nodo di rete in una rete Internet. Questo nome è composto da vari elementi, che servono a rappresentare una gerarchia di domini, in modo simile a ciò che si fa nei file system con la struttura delle directory. Un «nome di dominio» può rappresentare una posizione intermedia di questa gerarchia, oppure anche il nome completo di un nodo.
Espressione regolare, regular expression, regexp
L'espressione regolare (si veda il capitolo 320) è un modo per definire la ricerca di stringhe attraverso un modello. Viene usata da diversi programmi di servizio.
Il verbo «implementare» viene usato comunemente in ambito informatico come traduzione del verbo inglese to implement. In questo contesto rappresenta il modo con cui una caratteristica progettuale particolare, è stata definita in pratica in un sistema determinato. In altre parole, l'implementazione è la soluzione pratica adottata per assolvere a una funzione determinata, soprattutto quando le indicazioni originarie per raggiungere il risultato erano incomplete. In forma ancora più stringata, l'implementazione è la realizzazione di qualcosa in un contesto determinato.
L'internazionalizzazione è l'azione con cui si realizza o si modifica un programma, in modo che sia sensibile alla «localizzazione». La sigla deriva dal fatto che tra la lettera «i» e la lettera «n» di internationalization ci sono 18 lettere.
La localizzazione è la configurazione attraverso la quale si fa in modo che un programma determinato si adatti alle particolarità linguistico-nazionali locali. La sigla deriva dal fatto che tra la lettera «l» e la lettera «n» di localization ci sono 10 lettere.
Alle origini, il modo normale per interagire con un elaboratore era l'uso della telescrivente: teletype. Da questo nome deriva la sigla TTY usata normalmente per identificare un terminale generico. La console è il terminale principale che fa parte dell'elaboratore stesso. Quando si parla di terminale si intende attualmente un complesso formato da una tastiera e da un video.
Quando si parla di un flusso di dati proveniente da un terminale, come nel caso dello standard input, si fa riferimento a quanto inserito tramite la tastiera. Quando si parla di un flusso di dati verso un terminale, come nel caso dello standard output, si fa riferimento a quanto viene emesso sullo schermo.
Eric S. Raymond, Jargon File Resources
Appunti di informatica libera 2003.06.29 --- Copyright © 2000-2003 Daniele Giacomini -- daniele @ swlibero.org
1) Queste parole si pronunciano: «p-a-i-p» e «p-a-i-p-l-a-i-n».
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome glossario_per_il_principiante.html
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