Aquila chrysaetos
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Aquila reale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Aquila chrysaetos |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Aquila chrysaetos Linnaeus, 1758 |
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Sottospecie | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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L'aquila reale (Aquila chrysaetos, Linnaeus 1758) è un uccello appartente alla famiglia degli Accipitridi.
Indice |
[modifica] Descrizione
Ha una lunghezza di 74 - 87 cm; la coda misura dai 26 ai 33 cm, con un'apertura alare di 203-220 cm.
Il suo peso varia dai 2,9 kg, ai 6,6 kg; la femmina è del 20% circa più grande del maschio.
Le sue parti superiori sono di color bruno castano, con penne e piume copritrici più pallide, le parti inferiori sono di color castano scuro, la testa invece è di color castano dorato. A questa caratteristica si riferisce il secondo nome "chrysaetos",che in greco vuol dire "aquila d'oro". Il giovane, è spesso scuro, con chiazze bianche.
In volo ha ali sollevate e spinte leggermente in avanti.
Emette poche grida, tranne in periodo riproduttivo, che sono simili ai versi di un cane.
[modifica] Simbologia
L'aquila reale riveste un ruolo molto importante nella storia della simbologia europea. Per i greci era un simbolo di Zeus, colei che ne rispecchiava i valori fondamentali. Il fatto che simboleggiasse il padre degli dei fece sì che i romani la scegliessero come emblema fin dai tempi della repubblica. L'aquila verrà poi spesso ripresa da tutte le nazioni che vorranno emulare l'immagine di Roma e questo comportò quindi che essa vennisse utilizzata da Carlo Magno, Napoleone, gli stati dell'Europa dell'est, Hitler, Mussolini e infine dagli USA.
La divinizzazione dell'aquila venne portata avanti in seguito dalla chiesa cattolica, che prese a sua volta spunto dal nesso classico che aveva il rapace con la divinità maggiore, Zeus appunto. Dante la riporta nel sesto canto del paradiso e ne innalza i valori. La sua strumentalizzazione nel corso della storia l'ha portata paradossalmente ad essere vista da alcuni come un'immagine negativa, in quanto utlizzata come simbolo dagli stati totalitari che devastarono l'Europa nel '900. Oggi, tuttavia, è usata comunque in molte aziende, società e paesi come simbolo di fierezza, nobiltà e divinità.
[modifica] Distribuzione
Un tempo l'aquila reale viveva nelle zone temperate dell'Europa, nella parte nord dell'Asia, nel nord America, nord Africa e Giappone. In molte di queste regioni l'aquila è oggi presente solamente sui rilievi montuosi, ma nei secoli precedenti nidificava anche nelle pianure e nelle foreste. È assente in Islanda e Irlanda dove è in corso un tentativo di ripopolamento con 35 uccelli rilasciati dal 2001. In Italia è presente sulla dorsale appenninica e sull'arco alpino, in rilievi della Sardegna e della Sicilia.
[modifica] Habitat
Di solito vive in zone aperte, anche in condizioni di rilievo accidentato e aspro.
[modifica] Riproduzione
Sedentaria. Posiziona i propri nidi su rocce e alberi. Depone tra febbraio e aprile. Covate di due uova.
L'incubazione dura circa 43-45 giorni per uovo, generalmente svolto dalla femmina.
I piccoli iniziano a volare dopo 65-70 giorni, e diventano indipendenti dopo 160-170 giorni. Le femmine iniziano la propria nidificazione dai circa 3 ai 6 anni.
[modifica] Comportamento generale
L'aquila ha a disposizione due modi per cacciare: all'agguato e in volo, solitamente cerca di sorprendere le prede. Di solito cacciano in due: un'aquila vola bassa per mettere paura la preda e l'altra dall'alto cerca di catturarla.
Durante il giorno l'aquila sta molto tranquilla, tranne nella parte centrale della giornata.
Molte aquile hanno una tendenza a spostarsi verso le zone più calde.
[modifica] Alimentazione
L'aquila si alimenta di mammiferi ed uccelli, a seconda delle zone. In certe zone anche di rettili.
Tra i mammiferi preferisce i roditori, lepri, marmotte, conigli selvatici e scoiattoli.
Invece tra gli uccelli, si nutre soprattutto di galliformi e anche di carogne in inverno.
[modifica] Popolazione
L'aquila è in diminuzione in molte aree a causa di persecuzione; dov'è protetta è in aumento.
È presente in maggior parte, nelle Alpi (200 coppie di nidificati), negli Appennini (50 coppie), in Sicilia (10 coppie) e Sardegna (30 coppie).
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Aquila chrysaetos
- Wikispecies contiene informazioni su Aquila chrysaetos
[modifica] Collegamenti esterni
- Aquila chrysaetos su Avibase, database degli uccelli nel mondo