Bartolomeo Sacchi
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Bartolomeo Sacchi, detto il Platina (Piadena, 1421 - Roma, 1480) fu un umanista italiano.
Nacque a Piadena, un paese vicino a Cremona chiamato in latino Platina, da cui prese il soprannome.
In gioventù iniziò la carriera delle armi ma presto si avviò agli studi umanistici dove ebbe come guida tra gli altri Vittorino da Feltre.
Cominciò la sua carriera nel 1453 come precettore dei figli di Ludovico Gonzaga.
Nel 1457 si recò a Firenze per ascoltare le lezioni dell’Argiropulo, strinse amicizia con gli umanisti fiorentini, e divenne precettore presso la famiglia Medici.
Non fu solo un educatore ma anche un'umanista rinascimentale, studioso di letteratura e di tradizioni popolari: nel 1661 si trasferì a Roma al servizio del cardinale Francesco Gonzaga (nominato cardinale l'anno prima) in qualità di segretario; divenne abbreviatore dei papi Pio II e Paolo II con alterne fortune: nel 1467 venne infatti imprigionato e sottoposto a tortura, con l'accusa di congiura contro il Papa, e, assieme ad altri abbreviatori, di avere ideali pagani. Per vendetta ritrasse in modo sfavorevole la personalità di Paolo II nella biografia scritta un decennio dopo.
Uscito prosciolto dal processo all’inizio del 1469, vide salire le sue fortune sotto il papato di Sisto IV, che lo nominò nel 1478 direttore della Biblioteca Vaticana dove scrisse il Liber de vita Christi ac omnium pontificum, una raccolta delle biografie dei pontefici vissuti sino ad allora. Negli stessi anni pubblicò il De principe, il De vera nobilitate e il De falso et vero et bono.
Il suo lavoro principale resta tuttavia un breve trattato di gastronomia, il De honesta voluptate et valetudine, pubblicato a Cividale del Friuli nel 1480, prima opera stampata da Gerardo da Fiandra in Friuli.