Cimon della Pala
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Cimon della Pala | |
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Vista da Passo Rolle del Cimon Della Pala |
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Altezza: | 3.184 m s.l.m. |
Località: | Primiero, Italia |
Catena: | Pale di San Martino |
Coordinate: | 46° 15' Nord; 11° 52' Est |
Nomi e significati: | Cimone, Cervino delle Dolomiti |
Prima ascensione: | 3 giugno 1870 E.R. Whitwell, S. Siorpaes, C. Lauener |
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Il Cimon della Pala è la cima più nota delle Pale di San Martino, nelle Dolomiti trentine.
Pur non essendo la vetta più alta del gruppo (la Vezzana risulta più alta di pochi metri), il suo spigolo slanciato domina il panorama visibile da Passo Rolle. Per la sua maestosità ed eleganza è chiamato anche "il Cervino delle Dolomiti".
Indice |
[modifica] Collocazione geografica
Il Cimon della Pala si trova nel comune di Tonadico e fa da spartiacque tra la valle del Cismón e la valle del Travignolo.
È il monte che si trova più a nord della catena delle Pale di San Martino ed è affiancato dalla Cima Vezzana. Tra le alte pareti verticali delle due cime, rivolto a nord, c'è il ripido ghiacciaio del Travignolo, da dove ha origine l'omonimo torrente, affluente dell'Avisio.
[modifica] Sentieri e vie d'accesso
La cima è raggiungibile tramite un facile percorso di arrampicata, che richiede comunque una buona esperienza, chiamato "variante per la vetta". Questo parte dal bivacco Fiamme Gialle (3005 m.s.l.m.), che è raggiungibile tramite la via ferrata Bolver-Lugli, tecnicamente non impegnativa, ma piuttosto faticosa, oppure da un facile sentiero.
La via attrezzata Bolver-Lugli venne realizzata dal gruppo di Guide alpine di San Martino di Castrozza (note nel mondo alpinistico come le Aquile di San Martino) per celebrare il centenario della conquista della vetta (1870-1970)
[modifica] Curiosità
Questa montagna è anche la causa dell'avvento dei primi turisti nella valle del Primiero. I viaggiatori ed escursionisti inglesi Josiah Gilbert e George Cheethmann Churchill videro infatti nel 1862 un quadro raffigurante il Cimon della Pala in una locanda e, restandone affascinati, vollero vederlo di persona. Nei successivi anni vi fu un afflusso di numerosi turisti, inizialmente per lo più stranieri, che si interessarono a tutta la catena delle Pale.