Civico Museo d'Arte Contemporanea di Milano
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Civico Museo d'Arte Contemporanea | |
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Tipologia | Pittura |
Indirizzo | Piazza del Duomo 12, 20122, Milano |
Orari | mar-dom 09:30-17:30 |
Telefono | +39 02 62083219 |
Mezzi pubblici | Metropolitana 1 (rossa), 3 (gialla) stazione DUOMO Tram: 1, 2, 3, 12, 14, 15, 16, 12, 23, 24, 27, |
Il Civico Museo d'Arte Contemporanea (CIMAC) si trova all'interno del Palazzo Reale in Piazza del Duomo 12 a Milano in Italia; museo d'arte moderna ed arte contemporanea.
Fa parte delle Civiche Raccolte d'Arte, l'entità che riunisce tutte le collezioni comunali che vanno dall'antichità al contemporaneo, titolare di questo museo è il Comune di Milano.
Il museo espone opere di: Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Paul Cézanne, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Amedeo Modigliani, Giorgio Morandi, Mario Sironi, Vincent Van Gogh, Vasily Kandinsky, ecc.
Indice |
[modifica] La storia
Il Comune di Milano, nella seconda metà dell'Ottocento, effettuò numerosi acquisti di opere d'arte; insieme anche a donazioni di persone illustri.
Quindi si decise che era necessario separare il nucleo delle opere dell'Ottocento e del primo Novecento dal resto delle Civiche Raccolte d'Arte; questo era l'inizio della realizzazione della Galleria d'Arte Moderna.
Questa Galleria venne inaugurata nel 1904 in alcune sale del Castello Sforzesco, ma purtroppo questa sede non era idonea.
Quando il comune divenne proprietario della Villa Reale, nei primi anni Venti, si decise il trasferimento della Collezione.
Negli anni delle due guerre mondiali la Collezione si arricchì di numerosi quadri grazie a donazioni ma anche da acquisizioni fatte dal Comune di Milano durante le grandi mostre periodiche (Biennale di Venezia, Quadriennale d'Arte Moderna di Roma).
Nel 1934, Ausonio Canavese donò alla Galleria una splendida collezione di opere del futurismo italiano (Umberto Boccioni, Giacomo Balla).
Il solito problema dei grandi musei è la mancanza di spazio, quindi si decise di riadattare un edificio adiacente alla Villa Reale per farne il Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC).
I lavori vennero affidati ad Ignazio Gardella e terminati nel 1954 anno dell'inaugurazione.
Nel 1956 dalla vedova venne donata la collezione Carlo Grassi, in memoria del figlio morto in Africa.
Un insieme importante di opere di varie epoche: dipinti olandesi del Seicento, tele dei macchiaioli toscani, del divisionismo, della scapigliatura, dell'impressionismo e post-impressionismo francese, del futurismo e della scuola romana.
Negli anni Ottanta le donazioni diminuiscono mentre il le acquisizioni continuano; riguardano soprattutto autori del dopoguerra.
L'impossibilità di rendere visibili le opere del primo Novecento e del dopoguerra nella sede della Villa Reale e la destinazione del PAC alle mostre temporanee indussero l'amministrazione a separare le suddette opere dal corpo di quelle dell'Ottocento e a costituire una nuova entità destinata a contenerle.
Questi spazi vennero individuati all'intero del Palazzo Reale e qui nel 1984 venne inaugurata la sede provvisoria del Civico Museo d'arte Contemporanea.
Oggi le collezioni del Civico Museo d'Arte Contemporanea contano quasi 3.000 opere.