Così parlò Zarathustra
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"Così parlò Zarathustra" è il titolo di un celebre libro del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche che tratta della discesa di Zarathustra dalla montagna al mercato per insegnare all'umanità. Il comportamento di Zarathustra qui descritto è opposto a quello descritto da un saggio di Arthur Schopenhauer che prefigura - al contrario - un allontanamento del mistico dal mercato verso, appunto, la montagna.
Con questo testo Nietzsche prosegue, invece, e sotto un certo aspetto, la propria strada di allontanamento dalla filosofia di Schopenhauer e dal mondo di Richard Wagner a cui era stato fino ad allora legato.
Zarathustra (o Zoroastro) è il fondatore dello Zoroastrismo, antico credo persiano basato sulla contrapposizione manichea di bene e male e dunque per Nietzsche l'inventore del concetto dualistico di bene e male. Compreso il proprio errore Zarathustra lo comunica agli uomini e annuncia loro la dottrina del Superuomo un'etica del superamento di sé che vuole liberarli dalle loro aspirazioni mediocri, dall'idea di un "mondo dietro al mondo" avallata dalla metafisica, dal Cristianesimo e dal pietismo che ne deriva.
Ma l'approccio di Zarathustra con il mercato è estremamente amaro: il suo discorso viene dileggiato dalla folla e lo spettacolo allegorico del funambolo che cerca di attraversare quella corda sospesa evocata dalle parole di Nietzsche si conclude in catastrofe quando il pagliaccio della torre, il suo doppio, lo fa cadere giù uccidendolo. Zarathustra tiene poi i propri discorsi nel deserto sino alla ricerca finale dell'uomo superiore, l'unico che può seguirlo, che si rivela scisso in una pluralità di persone o figure allegoriche.
L'autore dimostra di conoscere molto bene il linguaggio biblico: lo Zarathustra di Nietzsche si rivela essere il suo Gesù Cristo, il suo messia. Il tentativo di Nietzsche fu quello di creare un mito della modernità utilizzando il linguaggio simbolico del mito (e dei sogni) per riuscirvi. Zarathustra veniva introdotto al termine della Gaia Scienza nell'inquietante Incipit Tragoediae. La Gaia Scienza contiene anche la prima formulazione della dottrina dell'Eterno Ritorno uno degli insegnamenti chiave di Zarathustra.
Nietzsche considerava "Così parlò Zarathustra" con grande orgoglio e un'esaltazione simile a quella con cui avrebbe guardato i libri a seguire cioè quelli prima della catastrofe della pazzia nel 1889. È inquietante come tutti questi ultimi libri, lo Zarathustra compreso, contengano riferimenti costanti ad un finale drammatico e alla presenza di un doppio (nello Zarathustra è ad esempio il nano o il pagliaccio della torre o ancora il mago-Wagner), tutti elementi della tradizione tragica.
Al di là del bene e del male, pubblicato poco dopo lo Zarathustra, ne rielabora le tematiche in una forma più convenzionale e diretta.
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