Costante Girardengo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Costante Girardengo (Novi Ligure, AL, 18 marzo 1893 - Cassano Spinola, AL, 9 febbraio 1978), ciclista italiano, vinse due volte il Giro d'Italia, sei volte la Milano-Sanremo, e tre volte il Giro di Lombardia. Soprannominato "Il Campionissimo", può essere considerato la prima grande stella del ciclismo italiano.
Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Gli inizi
Divenuto professionista nel 1912, ottenne un nono posto al Giro di Lombardia. Ma già l'anno successivo, conquistava il primo dei nove titoli italiani per professionisti su strada che avrebbe vinto nel corso della sua carriera. In quell'anno vinse anche una tappa del Giro d'Italia e concluse al sesto posto della classifica finale. Ottenne inoltre la vittoria nella corsa Roma-Napoli-Roma. L'anno seguente oltre ad un secondo titolo italiano per professionisti, si aggiudicò la tappa più lunga mai disputata al giro: la Lucca-Roma (430 Km.). Interrotta l'attività a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale, tornò a gareggiare nel 1917 piazzandosi secondo alla Milano-Sanremo e vinse l'anno successivo. Alla fine della carriera le sue vittorie nella "Classicissima" furono sei, un record battuto solamente cinquanta anni dopo da Eddy Merckx.
[modifica] L'anno magico
Il 1919 vide Girardengo aggiudicarsi il terzo titolo italiano. Al Giro d'Italia conservò la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa, vincendone sette. In autunno, conquistò la vittoria nel Giro di Lombardia. Nonostante abbia conservato il titolo italiano fino al 1925 e nonostante la vittoria di alcune importanti classiche, nei tre anni successivi, non riuscì a ripetere il successo al Giro d'Italia, costretto ogni volta al ritiro. Da notare tuttavia che, nel 1921, vinse le prime quattro tappe del Giro. Proprio in seguito a queste sue strepitose vittorie fu per la prima volta usato il termine "Campionissimo", lo stesso che poi verrà attribuito anche a Fausto Coppi,che anzi passò alla storia proprio con tal epiteto che invece era stato coniato per il campione di Novi.
[modifica] La seconda vittoria al Giro
Nel 1923 si aggiudicò la Milano-Sanremo per la terza volta e ravvivò i fasti del 1919, vincendo, oltre alla classifica finale, ben otto tappe al Giro. Dopo un anno non degno di particolari menzioni, il 1925 vide la stella di Girardengo risplendere ancora: vinse per la nona volta il titolo italiano, primeggiò per la quarta volta alla Milano-Sanremo, e giunse al secondo posto, dietro l'astro nascente Alfredo Binda, al Giro con sei vittorie di tappa all'attivo, dimostrando di essere in grado di compiere grandi imprese anche all'età di 32 anni.
[modifica] Il declino
Nel 1926 giunse la svolta: dopo la quinta vittoria alla Milano-Sanremo, dovette cedere il titolo italiano per professionisti su strada ad Alfredo Binda. L'era di Girardengo si avviava verso la fine. Nel 1927, nella prima edizione del campionato mondiale (che si svolse in Germania) dovette arrendersi ancora una volta di fronte a Binda e la sua unica vittoria dell'anno, la ottenne alla Sei giorni di Milano. All'età di 35 anni, il Campionissimo non poteva più competere con i giovani assi emergenti del ciclismo mondiale. Si ritirò dall'attività professionista nel 1936.
[modifica] Dopo il ritiro
Abbandonata la carriera, Costante diede il proprio nome a una marca di biciclette, GIRARDENGO per l'appunto, che sostenne anche una squadra professionista, in cui Girardengo svolse il ruolo guida. Fu Commissario Tecnico della nazionale di ciclismo ed in questa veste guidò Bartali al successo nel Tour del 1938. Si spense il 9 febbraio 1978 nei giorni di una memorabile nevicata e le sue spoglie riposano nel cimitero di Cassano Spinola
[modifica] Il bandito e il campione
Oltre che della bicicletta, Girardengo fu protagonista altresì di una storia connessa con la sua presunta amicizia con un noto bandito italiano del tempo: Sante Pollastri, il quale, novese, era anche un grande tifoso del campione. Ricercato dalla polizia, Pollastri era sempre riuscito a farla franca ed era infine espatriato rifugiandosi a Parigi, dove incontrò Girardengo in occasione di una sei giorni. Il colloquio tra Pollastri e Girardengo fu anche oggetto di una testimonianza che il Campionissimo rilasciò al processo al bandito dopo la sua cattura ed estradizione. L'episodio ispirò anche una canzone, "Il bandito e il campione", testo e musica di Luigi Grechi (nome d'arte di Luigi De Gregori, fratello di Francesco), portata al successo da Francesco De Gregori (1992/1993). Ecco il ritornello:
Vai Girardengo vai grande campione
Nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo non si vede più Sante
È dietro a quella curva è sempre più distante
[modifica] Palmarès
- Giro d'Italia: (1919, 1923)
- Milano-Sanremo: (1918, 1921, 1923, 1925, 1926, 1928)
- Milano-Torino: (1914, 1915, 1919, 1920, 1923)
- Giro di Lombardia: (1919, 1921, 1922)
- Campionato italiano: (1913, 1914, 1919, 1920, 1921, 1922, 1923, 1924, 1925)
- Roma-Napoli-Roma: (1913, 1921, 1922, 1923, 1925)
Predecessore: | Vincitore del Giro d'Italia | Successore: |
---|---|---|
Alfonso Calzolari | Costante Girardengo | Gaetano Belloni |
1914 | 1919 | 1920 |
Predecessore: | Vincitore del Giro d'Italia | Successore: |
---|---|---|
Giovanni Brunero | Costante Girardengo | Giuseppe Enrici |
1922 | 1923 | 1924 |