Die Hard 2 - 58 minuti per morire
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Die Hard 2 - 58 minuti per morire | |
Titolo originale: | Die Hard 2 |
Paese: | Stati Uniti |
Anno: | 1990 |
Durata: | 124' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | azione, avventura, thriller |
Regia: | Renny Harlin |
Soggetto: | Walter Wager |
Sceneggiatura: | Steven E. de Souza Doug Richardson |
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Fotografia: | Oliver Wood |
Montaggio: | Robert A. Ferretti |
Musiche: | Michael Kamen Jean Sibelius Jule Styne |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Die Hard 2 - 58 minuti per morire è un film diretto dal regista Renny Harlin con Bruce Willis.
John McClane si è trasferito da New York a Los Angeles, dove lavora la moglie. E' la vigilia di Natale, e John è a Washington dai suoceri con i figlioli. Mentre attende l'arrivo della moglie in volo dalla California all'aeroporto della capitale, quasi casualmente si accorge dei movimenti sospetti all'interno dello scalo di alcuni individui. Li segue ed entra in azione per fermarli, ma viene a sua volta ostacolato dalla polizia aeroportuale, del tutto ignara di quanto sta per accadere: si tratta, infatti, di una azione preparata scientificamente da un gruppo ben addestrato. Lo scopo dell'azione è quello di prendere il controllo dell'intero scalo aeroportuale, impedendo l'atterraggio a tutti gli aerei in avvicinamento, per far sì che possa atterrare indisturbato un aereo militare con a bordo un ex capo di un governo centroamericano corrotto, che sta per essere tradotto in un carcere federale, al fine di liberarlo e permettergli di fuggire. I terroristi mettono completamente fuori uso le linee delle apparecchiature della torre di controllo, praticamente sostituendosi ad essa. Gli aerei in attesa in quota sono costretti a continui giri in tondo a mezz'aria, tutti a corto di carburante e senza poter avere la possibilità di atterrare a causa delle luci delle piste spente dai terroristi e di una bufera di neve. La polizia e McClane tentano di raggiungere un'altra postazione allo scopo di contattare i piloti, ma il tentativo fallisce ed i terroristi, per rappresaglia, fingendo di essere i controllori di volo, fanno schiantare al suolo uno dei velivoli in attesa in quota, con il loro carico umano. La situazione appare ormai disperata, ed arriva anche una squadra speciale antiterrorismo al fine di neutralizzare i terroristi. McClane, che è anche preoccupato per la vita della moglie che si trova proprio su uno degli aerei, non lesina il suo coraggio e la sua abilità allo scopo di evitare un'altra catastrofe. Come se non bastasse, sull'aereo dove si trova la moglie c'è anche Richard Thornberg, quel giornalista sempre a caccia di notizie e gloria per sè, che già in passato (il precedente episodio "Trappola di Cristallo") aveva messo in pericolo il nostro eroe a causa dei suoi pseudo-scoop. Intercettando le comunicazioni radio della cabina, Thornberg apprende cosa sta realmente accadendo e, ossessionato come è dall'idea di un possibile premio Pulitzer invece di preoccuparsi di uscire vivo da questa storia, ne dà notizia telefonicamente in diretta TV a tutto il Paese seminando così il panico nell'intero aeroporto, finché non viene bruscamente interrotto proprio dalla moglie di John. McClane, come se non bastasse, scopre che la squadra antiterrorismo appena intervenuta è in combutta con gli stessi terroristi e, nonostante la polizia locale lo abbia tenuto fuori dalle operazioni riesce, con l'aiuto di una giornalista molto meno ambiziosa e l'elicottero della di lei troupe televisiva, ad avere ragione di essi facendo letteralmente saltare in aria il loro aereo in piena fase di decollo che stava per portarli al sicuro, e le cui fiamme fungeranno, per giunta, da punto di riferimento per gli aerei in attesa di atterrare. Il prezzo pagato in vite umane è altissimo, ma McClane è riuscito ad evitare il peggio e, più di tutto, a riabbracciare la moglie sana e salva ("John, perché devono succedere tutte a noi?").