Diodoro Siculo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Diodoro Siculo (Διόδωρος, Diódōros) fu uno storico greco nato a Agyrion, l'odierna Agira in provincia di Enna.
Girolamo scrive che Diodoro fiorì nel 49 a.C. e questa data pare confermata dalle stesse parole di Diodoro. Il più antico tratto autobiografico che egli segnala nella sua opera è il suo viaggio in Egitto durante la 180a Olimpiade (fra il 60 e il 56 a.C.). In quell'occasione egli fu testimone della rabbia della gente che chiedeva la pena di morte per un cittadino romano reo di aver ucciso accidentalmente un gatto, animale sacro agli Egizi (Bibliotheca historica, 1, 41 e 1, 83). Il dato storico più recente invece è la menzione della vendetta di Ottaviano sulla città di Tauromenium, colpevole di avergli rifiutato l'aiuto che sarebbe stato necessario ad evitare la disfatta sul mare attorno al 36 a.C. Poiché Diodoro sembra non sapere che l'Egitto diventò una provincia dell'Impero romano - il che avvenne nel 30 a.C. - è presumibile che egli pubblicò la sua opera prima di quella data.
Indice |
[modifica] L'opera
Diodoro stesso informa di aver dedicato trent'anni della propria vita (quindi all'incirca dal 60 a poco prima del 30 a.C.) alla realizzazione della sua Biblioteca, durante i quali compì numerosi e pericolosi viaggi in Europa e in Asia utili alle sue ricerche. Alcuni critici hanno sollevato dubbi su tale testimonianza, perché il testo di Diodoro presenta alcuni errori in cui difficilmente un testimone oculare sarebbe incorso.
Diodoro presenta la sua opera, la Bibliotheca historica, come una storia universale dalle origini del mondo alle campagne di Cesare in Gallia e in Britannia. Era composta da 40 libri, suddivisi successivamente in pentadi e decadi. L'opera non si è conservata integralmente. A noi sono giunti completi i primi 5 libri (sull'Egitto [libro I], sulla Mesopotamia, sull'India, sulla Scizia e sull'Arabia [II], sull'Africa settentrionale [III], sulla Grecia [IV] e sull'Europa [V]) e i libri XI-XX (dal 480 e dai diadochi al 301 a.C.). Possiamo tuttavia trarre alcuni dati sull'opera e ricostruirne l'impianto grazie ai numerosi estratti di epoca medievale (contenuti negli scritti di Fozio e Costantino Porfirogenito) e ai numerosi frammenti che ne rimangono. Dal momento che la parte finale è perduta, non si sa se Diodoro tenne fede ai suoi propositi di giungere fino alle campagne di Cesare o se, come sembra probabile, vi abbia rinunciato fermandosi al 60 a.C..
Nel proemio sono enunciate le finalità dell'opera: innanzitutto giovare a tutti gli uomini, garantendo loro la conoscenza di quella comune esperienza umana che è la storia e offrendo loro un insegnamento, esente da rischi, di ciò che è utile; quindi, secondo un'ideologia stoica, tentare di riunire sotto un unico ordinamento tutti gli uomini, tutti cittadini del mondo anche se divisi nello spazio e nel tempo.
L'ambizioso progetto proemiale, però, si risolve, come eloquentemente rivela il titolo, in una biblioteca, in un'antologia delle fonti, un repertorio di libri – riletti, revisionati o copiati – di altri autori (Ecateo, Ctesia, Eforo, Teopompo, Timeo, Duride, Ieronimo di Cardia, Polibio, Posidonio, gli annalisti romani).
A Diodoro manca l'acume critico dei grandi storici che l'hanno preceduto. Egli si limita a trascrivere le sue fonti, giustapponendole, senza cercarne una possibile integrazione o interpretazione personale. Se questo modo di procedere rappresenta un grave limite storiografico, d'altro canto è molto utile agli studiosi moderni, poiché consente di recuperare, pressoché intatti nella loro forma originale, testi di autori altrimenti perduti.
Il greco di Diodoro è quello della koiné, il greco colloquiale, nel quale si inseriscono talora tratti classicistici in puro attico.
L'editio princeps della Biblioteca fu la traduzione latina che Poggio Bracciolini fece dei primi cinque libri (Bologna 1472). La prima riproduzione del testo greco avvenne per opera di Vincentius Opsopoeus (Basilea 1535), ma era limitata ai soli libri XVI-XX. La prima edizione completa anche dei frammenti fu invece quella dello Stephanus (Henry Etienne) (Ginevra 1559)
[modifica] Bibliografia
[modifica] Edizioni
- Diodorus Siculus, Bibliotheca historica, ed. I. Bekker, L. Dindorf, F. Vogel, C.T. Fischer, 6 voll., Bibliotheca Scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana, Leipzig 1888-1906 (rist. 1985-1991).
- Diodorus of Sicily, Library of History, ed. C.H. Oldfather, C.L. Sherman, C.B. Welles, R.M. Geer, F.R. Walton, 12 voll, Loeb Classical Librar, Londo-Cambridge (Mass.) 1393-1967 (con trad. inglese).
- Diodore de Sicile, Bibliothèque historique, ed. P. Bertrac, Y. Vernière et al. (Collection Budé), Paris 1975- (in corso) (con trad. francese).
- in italiano: Diodoro Siculo, Biblioteca Storica, ll. I-V a cura di G.F. Gianotti, A. Corcella, I. Labriola, D.P. Orsi, Introduzione di L. Canfora, Palermo Sellerio 1986; ll. XI-XV a cura di I. Labriola, P. Martino, D.P. Orsi, Palermo Sellerio 1992; ll. XIV-XVII, a cura di T. Alfieri Tonini, Milano Rusconi 1985; ll. SVIII-XX a cura di A. Simonetti Agostinetti, Milano Rusconi 1988; ll. XXI-XL, a cura di G. Bejor, Milano Rusconi 1988.
[modifica] Commenti
- Book 1
- A. Burton, Diodorus Siculus Book I: a commentary (Etudes préliminaires aux religions orientales dans l’Empire romain 29), Leiden 1972.
- Book 2
- J. Boncquet, Diodorus Siculus (II,1-34) over Mesopotamië: een historische kommentaar (Verhandelingen van de Koninklijke academie voor wetenschappen, letteren en schone kunsten van België. Klasse der letteren 122), Brussel 1987.
- Book 15
- P.J. Stylianou, A Historical Commentary on Diodorus Siculus, Book 15 (Oxford Classical Monographs), Oxford 1998.
- Book 16
- M. Sordi, Diodori Siculi Bibliothecae liber sextus decimus (Biblioteca di studi superiori 56), Firenze 1969.
- E.I. McQueen, The reign of Philip II: the Greek and Macedonian narrative from Book XVI, Bristol 1995.
[modifica] Su Diodoro
- D. Ambaglio, La Biblioteca Storica di Diodoro Siculo. Problemi e metodo (Biblioteca di Athenaeum 28), Como 1995.
- N.G.L. Hammond, Three Historians of Alexander the Great: the so-called Vulgate authors, Diodorus, Justin and Curtius (Cambridge Classical Studies), Cambridge 1983.
- J. Palm, Über Sprache und Stil des Diodoros von Sizilien. Ein Beitrag zur Beleuchtung der hellenistischen Proza, Lund 1955.
- K.S. Sacks, Diodorus Siculus and the First Century, Princeton 1990.
[modifica] Collegamenti esterni
- Charles Smith (ed.), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology (1867);
- Oskar Seyffert, Dictionary of Classical Antiquities (1894);
- Charles Anthon, Manual of Classical Literature (1853);
- Progetto Perseus (testo greco e traduzione inglese dei libri 9-17).
Autobiografia e Biografia - Cavalleresca - Critica - Diario - Reportage di viaggio - Epica - Erotica - Fantascienza - Fantasy - Favola - Fiaba - Fumetto e Manga - Giallo - Horror - Leggenda - Letteratura - Mito - Narrativa - Poesia - Ragazzi - Romanzo - Saggio - Satira - Teatro - Tragedia - Western |
Letteratura nel mondo: araba - argentina - brasiliana - bulgara - cristiana - francese e francofona - galiziana - giapponese - greca - inglese e britannica - israeliana - italiana - latina - occitanica - rumena - russa - siciliana - spagnola - portoghese - sudafricana - tedesca - ungherese
Categorie: Classici - Correnti - Critica - Fantascienza - Generi - Letteratura - Linguistica - Metrica - Opere - Personaggi - Poeti - Premi - Premi Nobel - Riviste - Riviste del '900 - Scrittori - Scrittori per genere - Storia della letteratura |
Wikizionario - Wikiquote - Wikibooks - Wikisource |
---|
Sicilia · Siciliani · Letteratura · Lingua · Storia · Geografia · Province · Vittime della mafia
Artisti: Antonello da Messina · Renato Guttuso Letterati: Scuola siciliana · Giovanni Meli · Luigi Pirandello · Giovanni Verga · Salvatore Quasimodo · Leonardo Sciascia Musicisti: Vincenzo Bellini Re: Federico II · Ruggero II Scienziati: Archimede · Empedocle · Ettore Majorana |
||
Progetto Sicilia | Vetrina siciliana: Faro di Messina · Orto botanico di Palermo · Catania · Sicilia · Franco e Ciccio | Bar 'a chiazza |