Elgin Baylor

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Elgin Gay Baylor (16 settembre 1934, Washington DC). Grande giocatore di pallacanestro americano degli anni '60-'70. Alto 1.96 metri (6"5) per 102 kg, ha ricoperto per la maggior parte della sua carriera il ruolo di ala piccola, in maniera rivoluzionaria, fondendo la rapidità e l'agilità di un giocatore sotto i 2m con uno spiccatissimo talento per il gioco sotto canestro, diventando fra l'altro uno dei più grandi rimbalzisti nella storia della NBA.

Indice

1 Biografia
- 1.1 Primi anni e College
- 1.2 La carriera NBA
2 Post carriera
- 2.1 Statistiche e riconoscimenti

[modifica] Biografia

[modifica] Primi anni e College

Grande talento già in età scolastica, a causa del suo scarso rendimento nello studio, abbandonò la High School per un periodo, andando a lavorare in un negozio di forniture domestiche, giocando a basket nella lega del suo quartiere. Il suo negativo curriculum scolastico gli impedì di trovare facilmente spazio nei College, fino a quando un amico non riuscì a procurargli una borsa di studio per il College of Idaho, dove avrebbe dovuto giocare basket e football. L'anno dopo, a causa di un taglio delle borse, Elgin, dopo aver saltato un anno di studi giocando in una squadra amatoriale, venne accolto nella Seattle University. Baylor condusse nel 1958 la sua squadra fino alla finale NCAA, che persero contro Kentucky. Terminata la sua carriera universitaria, con una media di 31.3 punti per partita, Elgin era finalmente pronto per l'approccio con la National Basketball Association.

[modifica] La carriera NBA

Il grande talento del ragazzo fu immediatamente visionato dagli scout dei Minneapolis Lakers, che lo scielsero come 1° scelta assoluta del draft 1958. La sua impressionante media di 24.9 punti (55 in una singola partita) e 15 rimbalzi a partita gli valse senza possibilità di appello il titolo di Rookie of the Year, premio assegnato ogni anno al miglior esordiente della massima lega americana. Nei playoff fu addirittua in grado di guidare i suoi Lakers fino alla finale NBA (dove vennero spazzati via da Boston 4-0), dando origine alla storica rivalità fra Celtics e Lakers. Gli anni '60 lo videro affermarsi come uno dei più grandi giocatori del panorama americano, in un periodo ricchissimo di leggendari campioni.Nel 1960 stabilì il nuovo record di punti segnati in una singola partita: 71 (primato che di lì a poco sarebbe stato ecclissato dal grandissimo Wilt Chamberlain). Con il solido apporto del fortissimo Jerry West, riportò cifre pazzesche nelle realizzazioni, attorno ai 30 punti, e nei rimbalzi, sempre notevolmente sopra la doppia cifra, guidando la squadra dei Lakers (la cui franchigia si era nel frattempo trasferita da Minneapolis a Los Angeles) a ben 4 finali NBA (’62, ’63, ’65 e ’66) nel giro di 5 stagioni, tutte disputate contro i Boston Celtics e, sistematicamente, perse. I Lakers, ancora guidati dal temibile duo West-Baylor, ottennero l’accesso alle Finals per altri due anni consecutivi, nel 1968 e nel 1969, dove subirono ancora una volta l’inarrestabile potenza dei Celtics che gli rifolò due nuove, pesantissime, batoste. Nel 1970 LA annoverò il prestigiosissimo acquisto di Wilt Chamberlain che, seppur in fase calante di carriera, portò alla formazione guidata da Joe Mullaney quella presenza sotto canestro che ai Lakers mancava dai tempi di George Mikan. Baylor e compagni si aprirono ancora una volta in maniera irresistibile la strada verso la finale NBA; stavolta in opposizione trovarono i New York Knicks capitanati da Willis Reed, ma il risultato fu lo stesso delle annate precedenti: sconfitti, in sette partite (serie 4-3). L’ultimo anno della carriera di Baylor (1972) fu finalmente quello decisivo che gli regalò la gioia di un titolo NBA sudato e meritato, ancora contro i rivali Knicks, come forse nessun altro.

[modifica] Post carriera

Dopo essersi ritirato, Baylor è diventato il General Manager dell'altra squadra di Los Angeles, i Clippers. Dopo anni in cui è stata una delle squadre meno considerate della lega, nella stagione 2005-2006, con l'approdo al secondo turno dei play-off, Baylor ha ottenuto un importante riconoscimento per il suo lavoro, il premio come miglior GM della stagione.

[modifica] Statistiche e riconoscimenti

Per tre volte 2° (1961, 1963 e 1968) e due volte 3° (1960 e 1967) nella classifica dei marcatori, Elgin Baylor figura come 4° di tutti i tempi per punti/partita (27.4 in 846 partite giocate);
3° nel 1959 e 4° nel 1960 e 1961 nei rimbalzi, ha chiuso la carriera con una media di 13.5 rimbalzi a partita, risultato straordinario per un’ala piccola.
Rookie dell’anno nel 1959;
Convocato per 11 anni all’NBA All-Star Game (dal 59-65; 67-70);
Membro dell’NBA First Team per 10 anni (59-65; 67-69);
Introdotto nella Basketball Hall of Fame nel 1977;
Inserito nel ranking dei 50 giocatori più forti dell’NBA (nel 1996).