Ezio Pascutti
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Ezio Pascutti (Mortegliano, UD, 1 giugno 1937) è stato un giocatore di calcio nel ruolo di ala sinistra.
Il suo nome è legato a doppio filo con quello del Bologna, squadra nella quale approdò nel 1954 a soli 17 anni. Esordì diciottenne in Serie A e a partire dal 1958 formò una celebre coppia d'ali con Marino Perani.
Rimase al Bologna fino al 1969 per un totale di 296 presenze in massima serie con 130 reti, il celebre scudetto del 1964 arrivato dopo lo spareggio con l'Inter e 17 presenze in nazionale con cui segnò anche 8 reti (oltre a 2 presenze e 1 rete con la nazionale B). Ha inoltre partecipato a due campionati del mondo: nel 1962 e nel 1966.
Nonostante le sue indubbie qualità sportive, Pascutti è stato più spesso ricordato per un increscioso episodio avvenuto in un incontro della nazionale contro l'URSS il 13 ottobre 1963: per reazione al duro marcamento del terzino Dubinsky, lo colpì con un pugno, guadagnandosi un'espulsione dopo soli soli 23’ di gioco (e la nazionale fu sconfitta ed eliminata dagli Europei). Da allora la fama di essere "quello del pugno facile" gli rimase attaccata come una maledizione, amareggiando ogni successiva vittoria sportiva.
Tra i tanti meriti sportivi, Pascutti ha detenuto per moltissimo tempo il record di reti consecutive in campionato (10), infranto soltanto nel 1994 da un centravanti formidabile come Gabriel Batistuta.