Galileo Chini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Galileo Chini (Firenze, 2 dicembre 1873 - 23 agosto 1956) fu un pittore, grafico, architetto, scenografo, ceramista italiano ed uno dei protagonisti dello stile Liberty italiano.
Indice |
[modifica] Biografia
Con la morte del padre Elio Chini, iniziò a lavorare nella fabbrica di prodotti chimici Pegna, successivamente fu apprendista decoratore nell'impresa di decorazioni e restauri dello zio paterno Dario.
In questo periodo frequentò saltuariamente la Scuola Libera di Nudo all'Accademia di Belle Arti di Firenze.
A Firenze nel 1896 fondò la manifattura "Arte della Ceramica" insieme a Giovanni Vannuzzi, Giovanni Montelatici, Vittorio Giunti che ottiene riconoscimenti a Torino (1898) e Parigi (1900). Nel 1904 abbandonò la manifattura per divergenze con la direzione, due anni dopo fondò la manifattura "Fornaci di San Lorenzo" per ceramiche e vetrate, ma si dedicò anche ad arredamenti e disegni di mobili in legno in cui sono inserite piastrelle, ceramiche e vetri.
Negli anni '20 si occupò anche di teatro, realizzando scenografie, fra cui anche quella per la "Turandot" di Giacomo Puccini.
Successivi sono i cicli decorativi per palazzi e ville, nel 1909 realizzò gli affreschi per la cupola della Biennale di Venezia.
Chiamato dal re del Siam, tra il 1911 e il 1913, realizzò la decorazione per il Palazzo del Trono a Bangkok. Dagli anni '30 in poi si dedicò quasi esclusivamente alla pittura con uno stile che richiama i Macchiaioli.
[modifica] Opere
- Il lavoro (1940)
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Galileo Chini