Generatore ideale
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I Generatori ideali si dividono in due categorie:
- tensione;
- corrente.
Il generatore ideale di tensione impone ai suoi morsetti una tensione, che può essere una qualsiasi funzione del tempo (sinusoide, dente di sega, quadra, etc.), sempre identica nonostante le variazioni di corrente (e quindi del carico alimentato). Allo stesso modo, il generatore ideale di corrente fornisce ai morsetti una corrente sempre identica, indipendentemente dalla variazione di tensione o del carico (resistenza). Inoltre, i generatori ideali hanno resistenza interna nulla.
I generatori ideali, ovviamente, non esistono: sarebbero infatti in grado di erogare una potenza arbitrariamente grande (se necessario infinita, ad esempio in cortocircuito). Infatti, dato un generatore ideale di tensione , essendo la corrente non vincolata, la potenza erogata ai suoi morsetti può assumere qualsiasi valore tra più e meno infinito (stesso dicasi per i generatori ideali di corrente). Un generatore ideale è quindi in grado di erogare o assorbire una potenza arbitraria, il che è fisicamente impossibile.
Malgrado questo fatto, i generatori ideali sono essenziali nello studio delle reti elettriche. Infatti:
- qualsiasi generatore reale si comporta approssimativamente come un generatore ideale se la potenza che sta erogando è piccola rispetto alla potenza massima che è in grado di erogare.
- qualsiasi generatore reale può essere rappresentato dalla combinazione di un generatore ideale con una impedenza.
In particolare, dal secondo punto deriva la necessità di "adattare il carico" al generatore (cfr. Bipolo)