Gesso (materiale)
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Il gesso è un materiale di aspetto bianco-grigio e polveroso, utilizzato in edilizia per la finitura di pareti lisce o con particolari effetti estetici e sottofondi lisci per pavimenti o carta da parati. In arte è usato per la realizzazione di calchi, modelli e statue.
Dal punto di vista chimico è composto da sali di calcio come il carbonato di calcio e/o il solfato di calcio (CaSO4), che può essere idrato (CaSO4 · 2H2O) se incorpora acqua nella struttura cristallina, oppure anidro.
[modifica] Produzione
La materia prima per la produzione del gesso è la selenite, una roccia estratta da apposite cave poco profonde ricca di solfato di calcio idrato.
Sottoposto a cottura a temperature estremamente variabili, tra 100 e 1000 °C in funzione delle caratteristiche desiderate, il minerale si disidrata e una volta polverizzato diventa il gesso comune. Una volta mescolato con acqua al momento dell'uso, si reidrata facendo presa, ovvero trasformandosi in una massa compatta.
Con il termine scagliola si indica in genere un gesso ottenuto da materiali di qualità selezionata (gesso, selenite e sostanze collanti) e lavorati con maggiore cura. Il suo tempo di presa è maggiore del gesso comune ma è più adatta a lavorazioni per colatura.
[modifica] Uso
Il gesso è apprezzato in edilizia per la sua caratteristica di fare presa in pochi minuti, ma essendo poco resistente è usato più che altro per posizionare elementi quali scatole di impianti elettrici in attesa di fissaggio definitivo con cemento.
È aggiunto in piccole quantità nella preparazione del cemento Portland ed è un ingrediente, assieme alla polvere di marmo, di alcuni tipi di stucco.
Un limite del gesso è la tendenza a gonfiarsi e sciogliersi se bagnato: non può quindi essere impiegato su opere esterne. Per contro è abbastanza tollerante al contatto con il fuoco. È da evitare il contatto del gesso con il ferro poiché ne causerebbe una rapida ossidazione e la formazione di macchie di ruggine.