Giacomo Bresadola
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Giacomo Bresadola (Ortisè, 14 febbraio 1847 – Trento, 9 giugno 1929) è stato un sacerdote e micologo italiano. Completò le scuole elementari a Montichiari (BS), le scuole tecniche a Rovereto, e a Trento finì il Ginnasio. Proprio a Trento, maturata la vocazione al sacerdozio, nel 1866 si dedicò agli studi teologici che completò 4 anni dopo quando fu ordinato sacerdote.
Esercitò a Baselga di Piné, poi a Roncegno, infine nel 1874 fù nominato parroco di Magràs, frazione del comune di Malé in Val di Sole.
A Magràs Si dedicò presto allo studio della botanica approfondendo le proprie conoscenze sui muschi e i licheni, poi iniziò lo studio dei funghi sotto lo stimolo di Padre Giovanella da Cembra, un frate cappuccino del convento di Malè, al quale dedicò successivamente una nuova specie, l'Omphalia giovanellae, (Clitopilus giovanellae (Bres.) Sing.).
Si formò in campo micologico acquistando e leggendo le opere del Venturi e del Vittadini, ma evento decisivo fu la sua lettera al prof. Andrea Saccardo con la quale chiedeva di avere le sue opere e dava la sua disponibilità per ricerche micologiche in Trentino. Da allora, infatti, nacque una proficua e durevole amicizia oltre che ad una lunga collaborazione.
Saccardo non fu l'unico, infatti Bresadola cominciò a collaborare con le più importanti riviste botaniche europee e con numerosi micologi, di fama internazionale. Tra questi basta ricordare Lucien Quélet, Patouillard, Sydow, Henning, Barla e Massalongo.
La morte lo colse il 9 giugno 1929, a Trento nella sua modesta abitazione, mentre stava ancora lavorando all'Iconographia Mycologica, opera che fu poi ultimata postuma grazie all'interessamento della Società Botanica Italiana e del Museo di Storia Naturale di Trento.
Le ristrettezze economiche lo costrinsero a cedere un erbario di circa 30.000 specie al Museo di Stoccolma.
[modifica] Opere
- La prima opera con la quale si fece conoscere in Europa fu Fungi tridentini novi vel nondum delineati et iconibus illustrati, il cui primo volume uscì nel 1881 ed il secondo nel 1892, un atlante di 281 specie e varietà descritte ed illustrate con 217 tavole dipinte a mano dallo stesso Bresadola.
- In collaborazione con Berlese, assistente di Saccardo a Padova, pubblicò nel 1889 anche un lavoro sui micromiceti, Mycromycetes Tridentini, dove vengono trattate ben 300 specie.
- Iconographia Mycologica (1925-1933), l'opera magna di Bresadola, risultato di un lungo studio, costituita da 25 volumi raffiguranti 1250 specie di macromiceti, distribuiti in 143 generi, corredati di puntuali descrizioni, bibliografia ed annotazioni in latino.
Bres. è l'abbreviazione standard utilizzata per le piante descritte da Giacomo Bresadola. Elenco delle piante assegnate a questo autore dall'IPNI Per consultare la lista delle abbreviazioni degli autori botanici, clicca qui. |