Gorillaz (album)

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Gorillaz


Artista	Gorillaz
Tipo album	Studio
Pubblicazione	26 marzo 2001
Durata	56 min: 58 sec
Dischi	1
Tracce	16
Genere	Pop Rock, Crossover rock
Etichetta	Parlophone
Produttore	Tom Girling, Jason Cox, Dan the Automator, Gorillaz
Registrazione	Gee Jam Studios, Giamaica
Note	Ghost track alla traccia 16
Premi
Dischi di platino
Dischi d'oro

Gorillaz - cronologia
Album precedente /	Album successivo G-Sides (2002)
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Gorillaz è l'album d'esordio dell'omonima band virtuale dei Gorillaz, composto di 15 tracce (più una sedicesima ghost track che si svela essere un remix della famosissima Clint Eastwood).

L'uscita dell'album precedette per molti aspetti la vera identità degli elementi della band, iniziando così un fenomeno mediatico senza precedenti.

A conferma dell'esigenza di sperimentare sempre e in continuazione è la presenza di numerosi generi diversi tra loro, mescolati e riarrangiati: una base di dub, di rap e hip-hop, un misto di dance e funk, ma anche tracce puramente punk (come l'omonima Punk), country (Slow Country) o addirittura latinoamericane (Latin Simone).

I Gorillaz si presentano versatili e postmoderni, con una gran voglia di citare e remixare più che rinnovare. Tracce da tre accordi si mescolano alla voce in falsetto di Damon Albarn, e ad un tocco notevole di ironia (una traccia è stata chiamata Sound check, come la prova-suono che si fa prima dei concerti, come ad insinuare che tutto è buono da pubblicare se si è artisti). Ma atmosfere cupe e da depressione adolescenziale dell'underground americano fanno già presagire il gusto dell'album succcessivo: Demon Days.