Grancona
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Grancona | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Veneto | ||
Provincia: | Vicenza | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 12 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 145 ab./km² | ||
Frazioni: | San Gaudenzio, Spiazzo | ||
Comuni contigui: | Brendola, Lonigo, San Germano dei Berici, Sarego, Villaga, Zovencedo | ||
CAP: | 36040 | ||
Pref. tel: | 0444 | ||
Codice ISTAT: | 024045 | ||
Codice catasto: | |||
Sito istituzionale |
Grancona è un comune di 1.741 abitanti della provincia di Vicenza.
Il nome Grancona secondo la tradizione deriva da “Granza, Granché”, che significa terreno coltivato oppure dal francese “grange”, che indica le comunità dei monaci benedettini e cistercensi, che operarono la bonifica del territorio.
[modifica] Storia
Sul castellaro, il colle su cui un tempo era costruito un imponente castello, si innalza da più di un secolo la chiesa neoclassica di Grancona; della cinta muraria sono rimaste però soltanto le fondazioni e qualche breccia.
Il castello ebbe in passato grande importanza: fu eretto nel decimo secolo per contenere una chiesetta e soprattutto per difendere la popolazione dalle invasioni degli Unni.
Durante le lotte medioevali tra guelfi e ghibellini, nel 1209, vi trovarono rifugio i vicentini guelfi, che preparavano il contrattacco a Ezzelino II; questi però assediò la cinta fortificata e, dopo averla espugnata, la distrusse.
Il castello subì gravi danni nel 1227, ad opera di Alberico da Romano, durante le lotte con il vescovo di Vicenza.
Durante il medioevo, dunque, non solo fu luogo di rifugio dalle invasioni e dalle guerre civili, ma fu anche oasi di pace e di riposo in tempi di tranquillità.
I vescovi di Vicenza vi soggiornarono più volte, e dal castello emanarono alcuni decreti, come ad esempio, nel 1266, tre atti di investitura, firmati con la dicitura “in castrum Granconae”.
Il castello fu poi definitivamente distrutto dai Veneziani alla fine della guerra contro la lega di Cambrai, nel 1500.
Nel 1530 fu costruita la chiesa parrocchiale, che prima sorgeva all'interno del castello, presente sul colle forse sin dal IV secolo d.C..
Per la ricostruzione furono usate le rovine del castello, di cui permane ancora oggi l'impronta in alcune parti dell'edificio.
In seguito subì numerosi restauri, fin al 1872, quando con la progettazione della nuova chiesa il colle fu appianato.
La chiesa attuale, di forme neoclassiche, è affiancata da un campanile in pietra, con cella campanaria sorretta da una loggia merlata.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti