Gregory Bateson
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Gregory Bateson (9 maggio 1904–4 luglio 1980) era un antropologo, sociologo, linguista e studioso di cibernetica britannico, il cui lavoro ha toccato anche molti altri campi. Varrebbe forse la pena considerarlo provocatoriamente prima di tutto un filosofo, nel senso "classico" del termine, per la sua inimitabile capacità di passare da un campo all'altro dello scibile umano creando sintesi assolutamente originali che spesso sono state descritte come olistiche. Due delle sue opere più influenti sono Verso un'ecologia della Mente (Steps to an Ecology of Mind, 1972), e Mente e Natura (Mind and Nature, 1980). Bateson era figlio del famoso genetista William Bateson.
In vita, Bateson era famoso soprattutto per aver sviluppato la teoria del doppio legame per spiegare la schizofrenia, e come marito di Margaret Mead.
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[modifica] Biografia e campi di interesse
Durante i suoi studi a Cambridge, abbandonò le scienze naturali e si dedicò all'antropologia. Fu allievo ad Oxford di Radcliffe-Brown e a Londra di Malinowski.
La sua prima opera in questo settore fu Naven (1936), un libro che prende il nome dalla cerimonia del popolo Iatmul della Nuova Guinea in esso descritta e analizzata. La pubblicazione fu accolta con una certa perplessità dalla comunità antropologica: essa infatti non si presentava come una classica monografia etnografica (tipica dello struttural-funzionalismo britannico) in cui veniva presentata la società studiata come un organismo composto di parti in equilibro, bensì Bateson partiva dalla descrizione della cerimonia naven per delinearne le implicazioni psicologiche, economiche, politiche, religiose ed etiche. In questo lavoro coniò inoltre l'espressione schismogenesi.
Per approfondire, vedi la voce Schismogenesi. |
A partire dal 1939, a causa della guerra si trasferì negli Stati Uniti dove in breve tempo divenne l'ispiratore dei lavori del Mental Research Institute di Palo Alto (conosciuta in seguito come Scuola di Palo Alto), California che rivoluzionò l'approccio alla malattia mentale e creò nuovi strumenti psicoterapeutici completamente alternativi alla psicoanalisi tradizionale, dichiaratamente impotente contro quasi tutto quello che esulava dal campo della nevrosi e quindi inefficace sia nell'area della psicosi che in quello dei più gravi disturbi di personalità (inclusi i vari tipi di dipendenza), e può essere considerato il padre della terapia familiare ad orientamento sistemico oggi altrettanto, se non più, praticata delle tecniche terapeutiche ad orientamento psicodinamico.
Altri importanti contributi che poi i vari Paul Watzlawick, Don Jackson e Jay Haley ripresero rendendoli operativi a livello di strategie terapeutiche furono lo studio prima a livello antropologico e poi a livello psicologico della schismogenesi, vale a dire la progressiva creazione di differenze attraverso l'accumulo dell'interazione tra persone e gruppi; lo studio dei vari livelli dell'apprendimento, con particolare enfasi sul concetto di deutero-apprendimento o "apprendimento ad apprendere" (l'acquisizione di patterns e strutture cognitive attraverso l'esperienza) ed infine, un trattamento del tutto originale del concetto di "Mente" riconoscendo, e studiando, la tendenza dei sistemi di interazione a costruirsi come sistemi mentali sovra-individuali.
Nei circoli accademici è una specie di figura di culto, grazie alla sua eccentricità ed alla varietà di campi in cui ha ottenuto risultati. Dopo la sua morte, il crescente interesse per l'approccio olistico, la teoria dei sistemi e nella cibernetica hanno portato insegnanti e studenti ad interessarsi alle sue pubblicazioni.
Per sua stessa ammissione, Bateson è stato largamente male interpretato, e l'anticonvenzionalità del suo stile può essere la principale causa di ciò. Egli non aveva molto rispetto per le convenzioni di scrittura scientifica del suo tempo: i suoi lavori hanno spesso la forma del saggio piuttosto che della pubblicazione scientifica; faceva largo uso di metafore e le fonti che citava erano spesso inusuali (per esempio, poteva citare un antico poeta e ignorare recenti studi scientifici), ed allo stesso tempo scriveva ad un livello molto astratto. Nonostante questi problemi, molti studiosi ritengono che il suo lavoro contenga notevoli spunti originali e meriti una lettura attenta.
[modifica] Opere
- Naven
- Il carattere balinese in collaborazione con la moglie Margaret Mead, nota antropologa
- Verso un'ecologia della mente
- Mente e natura: un'unità necessaria
- Dove gli angeli esitano. Verso un'epistemologia del sacro in collaborazione con la figlia Mary Catherine Bateson
- Questo è un gioco. Perché non si può mai dire a qualcuno «Gioca!»
- Una sacra unità. Altri passi verso un'ecologia della mente
- Perceval. Un paziente narra la propria psicosi, 1830-1832
- L'umorismo nella comunicazione umana
[modifica] Bibliografia
- Rosalba Conserva, La stupidità non è necessaria. Gregory Bateson, la natura e l'educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1996
- Rocco De Biasi, Gregory Bateson. Antropologia, comunicazione, ecologia, Libreria Cortina, Milano, 1996
- Sergio Manghi (a cura di), Attraverso Bateson. Ecologia della mente e relazioni sociali, Cortina, Milano, 1998
- Ugo Fabietti, Storia dell'antropologia, Bologna, Zanichelli, 1999
- Marco Deriu (a cura di), Gregory Bateson, Milano, Mondadori, 2000
- Anna Cotugno, Giovanni Di Cesare (a cura di), Territorio Bateson, Meltemi, Roma, 2001
- Davide Zoletto, Il doppio legame. Bateson, Derrida, Bompiani, Milano, 2003
- Giovanni Madonna, La psicoterapia attraverso Bateson. Verso un'estetica della cura, Bollati Boringhieri, Torino, 2003
- Sergio Manghi, La conoscenza ecologica. Attualità di Gregory Bateson, Cortina, Milano, 2004
- Francesca Pulvirenti, Responsabilità e formazione. Epistemologie personali in reti di incontro: Bateson, Lipman, Novak, ETD, Pisa, 2004
- Giuseppe Bagni, Rosalba Conserva, Insegnare a chi non vuole imparare. Lettere dalla scuola, sulla scuola e su Bateson, EGA-Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2005
- Antonello Ricci, Bateson & Mead e la fotografia, Aracne, Roma, 2006
[modifica] Voci correlate
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