Iblis
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Iblis, o Iblīs è la probabile corruzione araba del termine greco diabolos. È infatti questo il nome che i musulmani danno - in base a vari passaggi del Corano al diavolo.
Pur non essendo contemplato nella tradizione islamica il mitologema della ribellione degli angeli, Iblīs sarebbe nondimeno stata una creatura vicina ad Allah, a Lui disubbidiente quando, dopo la creazione dell'uomo, sarebbe stato ordinato a tutte le creature di adorarlo, in qualche modo perché creatura perfetta voluta da Dio.
Iblīs rifiutò di farlo ma quello che, a una prima lettura, potrebbe apparire come fede assoluta nell'Unico vero Dio, unico degno di essere adorato, avrebbe rivelato l'intrinseca malvagità della decisione dell'essere che la avrebbe adottata.
Per l'Islam infatti non esiste un Bene che sia avulso da Dio. Il Bene non è altri che Dio. Fare dunque il Bene combacia perfettamente con l'ubbidire ai Suoi comandi, fare la Sua volontà e fare il Male, per converso, disubbidirGli, non adeguarsi senza riserve mentali alla Sua volontà.
Nella tradizione islamica, quindi, il perfetto malvagio è Iblīs che, porecocemente, Gli disubbidì, a prescindere dalle sue argomentazioni apparentemente sensate e il perfetto credente è Abramo (nella tradizione islamica Ibrāhīm) che, senza indugiare, ubbidì a un ordine divino per quanto apparentemente insensato: l'uccisione di suo figlio che la tradizione indica talora in Isacco/Israele e altre volte in Ismaele/Ismā‘īl.
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