Impianto elettrico
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Generalmente con il termine di impianti elettrici ci si riferisce a quell'insieme di apparecchiature elettriche, meccaniche e fisiche atte alla trasmissione e all'utilizzo di energia elettrica. Normalmente per impianti elettrici si considerano gli impianti di bassa tensione (BT), mentre per gli impianti di media (MT) e alta tensione (AT) si preferisce parlare di reti elettriche o sistemi elettrici in quanto la complessità sia degli apparati tecnologici e sia degli studi e calcoli elettrici sono di maggiore complessità.
Per la progettazione ed il dimensionamento degli impianti elettrici sono attualmente disponibili svariati tipi di software e strumenti di calcolo, spesso sviluppati dalle case produttrici di apparecchi elettrici, che abitualmente li distribuiscono gratuitamente ai progettisti ed agli installatori elettrici per motivarli a prescrivere ed utilizzare i propri prodotti. Dal 1990 è in vigore in Italia la Legge 46/90 , Norme per la sicurezza degli impianti, che stabilisce quali sono i soggetti abilitati a progettare e realizzare le principali tipologie di impianti relativi agli edifici adibiti ad uso civile, e a quali obblighi e prescrizioni devono attenersi tali soggetti.
Negli impianti elettrici possono verificarsi guasti e malfunzionamenti come i corto circuiti ed i sovraccarichi. Per evitare che questi eventi producano danni alle persone o alle cose devono essere installati appositi apparecchi di protezione, come, ad esempio, gli interruttori magnetotermici (detti anche genericamente automatici) e gli interruttori differenziali (popolarmente, ma impropriamente, noti come salvavita). Queste protezioni sono molto utili anche a prevenire l'innesco di incendi e la fulminazione delle persone a causa di contatti indiretti o contatti diretti con parti in tensione.
Gli impianti elettrici devono comprendere un impianto di messa a terra.