Induttanza
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L'induttanza, L, è la grandezza fisica che compare nella legge di Faraday come fattore di proporzionalità tra tensione v e corrente i:
L'induttanza si misura in henry (H).
In termini circuitali, l'induttore è un componente passivo in cui l'aspetto induttivo prevale su quello capacitivo e su quello resistivo. Esso è generalmente costituito dall'avvolgimento di un filo conduttore intorno ad un nucleo di materiale magnetico (ferrite). La relazione costitutiva di un induttore di induttanza L è la stessa riportata sopra. Valori tipici di induttanza vanno dai nanohenry (nH) ai millihenry (mH).
In regime sinusoidale, l'impedenza di un induttore è , dove è la pulsazione complessa espressa in radianti al secondo (pari alla frequenza in hertz moltiplicata per ), e è l'unità immaginaria. Data la relazione costitutiva dell'induttore, la corrente in esso è continua, mentre la tensione non lo è necessariamente. In condizioni statiche (DC), l'induttore ideale è equivalente ad un corto circuito.
Data la necessità di inserire un nucleo di ferrite per ottenere valori apprezzabili di induttanza, l'induttore è il componente meno facile da integrare, e quindi viene spesso simulato tramite opportuni componenti attivi (GIC). A frequenze molto elevate, dell'ordine di parecchi gigahertz, l'impedenza mostrata dall'induttore diventa accettabile anche in presenza di basse induttanze, ed è quindi possibile realizzare induttori senza nucleo (induttore in aria).