Introspezione
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L’introspezione è l’osservazione diretta o anche la “ruminazione” del proprio cuore, della propria mente, della propria anima e dei loro processi da parte di una persona.
Si pone al contrario di quel processo denominato in inglese extrospection, che consiste invece nell’osservazione di ciò che è esterno al proprio sé.
Il filosofo francese Henri Bergson utilizzò questo metodo per studiare il fluire degli stati d'animo gli uni negli altri, senza che sia possibile distinguerli gli uni dagli altri; questo era il punto focale della sua critica alla visione del tempo offerto dal positivismo, insensibile ai fatti contenuti nei diversi istanti.
La psicologia cognitiva, che fa proprio il metodo scientifico, rifiuta l’introspezione come metodo valido per l’indagine.
Va osservato che Herbert Simon e Allen Newell hanno individuato il 'protocollo del pensiero ad alta voce', nel quale i ricercatori osservano un soggetto impegnato nell’introspezione esprimere a voce alta i suoi pensieri, consentendo così lo studio dell’introspezione dall’esterno.
L’introspezione ha a che fare con la riflessione (e spesso i due termini sono impropriamente utilizzati come sinonimi).
Esiste anche il progetto Introspettore (programma), finalizzato ad aiutare i programmatori all’esame dell’introspezione tramite software.