John Ruskin
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John Ruskin (8 febbraio 1819 - 20 gennaio 1900) fu uno scrittore, poeta, pittore, studioso di estetica, storico dell'arte e critico britannico.
La sua interpretazione dell'arte e dell'architettura influenzarono fortemente l'estetica vittoriana ed edoardiana.
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[modifica] La biografia
Ruskin nacque a Londra, unico figlio del matrimonio tardivo tra un ricco fabbricante di sherry di origine scozzese e molto amante della pittura, ed una sua cugina, Margaret Cox, di cultura rigidamente puritana. Il ragazzo crebbe assai agiatamente, ma ebbe un'infanzia ed una adolescenza molto solitarie, al centro delle cure materne - cure così pressanti che quando, nel 1836, il figlio entrò al Christ Church College di Oxford, anch'ella vi si stabilì.
Questo inizio di vita eccezionalmente protetto e "osservato", in un ambiente nel quale non erano mancati fin dall'infanzia viaggi e stimoli estetici ma anche pressioni moralistiche, sollecitò in lui lo sviluppo di un carattere geniale, sensibilissimo ma anche continuamente oscillante tra entusiasmo e depressione, e di una vita affettivo-sessuale complicata e faticosa .
A Oxford incontrò William Turner (del quale Ruskin, a conclusione di un rapporto durato tutta la vita, sarà anche esecutore testamentario) e Lewis Carroll.
È del 1840 il suo primo viaggio in Italia, che lungo le classiche tappe del Grand Tour lo conduce con i genitori attraverso la Francia e l'Italia fino a Paestum, ed è fra l'altro l'occasione della scoperta di Venezia. Di questo viaggio è stato pubblicato in italiano il diario, estrapolato dal Diario che Ruskin compilò dal 1836 al 1874.
Un nuovo viaggio in Italia, questa volta senza i genitori, è del 1845: sono di questo periodo la scoperta della Toscana, delle arti figurative, del gotico e del romanico italiani e, sul piano della creatività personale, la realizzazione dei suoi migliori acquarelli.
Nel 1847, fortemente sollecitato dalla famiglia che sperava in un effetto stabilizzante del matrimonio sulla sua natura irrequieta ed instabile, sposò Effie Grey, figlia di un cliente scozzese fortemente indebitato con il padre e alla quale, bambina, aveva dedicato il racconto fantastico Il re del fiume d'oro. Il matrimonio fu però annullato sette anni dopo, con reciproco sollievo.
Il decennio dal 1848 al '58 fu per Ruskin un tempo di grande intensità creativa ed intellettuale, e il nuovo viaggio in Italia con i genitori del 1858 fu forse l'ultimo tempo sereno della sua vita.
Nel frattempo, il confronto tra la meditazione estetica, che in lui aveva sempre avuto una forte tonalità etica ed umanistica, ed il mercantilismo selvaggio che caratterizzava l'Inghilterra vittoriana (money-making mob (una plebe che fa soldi), era la definizione di Ruskin dei suoi compatrioti), spostarono i suoi interessi verso idee di socialismo utopistico in chiave cristiana. Queste idee lo guidarono, dopo aver ereditato dal padre una considerevole fortuna, nella fondazione di una sorta di comune agricola, denominata Guild of St. George. L'esperimento fallì in pochi anni, ma Ruskin tenne su di esso una lunga serie di conferenze molto apprezzate dalla società vittoriana (che criticavano), poi raccolte e pubblicate, nel 1865, in Sesame and Lilies (Sesamo e gigli).
Ritiratosi a Brantwood, sul lago di Coniston, in Cumbria, dopo la morte della madre avvenuta nel 1871, continuò la sua attività critica e di ricerca, insegnando anche ad Oxford tra il 1869 e il 1888 (tra i suoi allievi dell'epoca ci fu Oscar Wilde), ma assalito sempre più spesso da periodi di depressione ed insania.
L'ultimo suo scritto, prima che la luce della sua mente si spegnesse completamente, fu l'autobiografia composta nei momenti di lucidità, Praeterita.
Morì il 20 gennaio 1900 nella sua casa di Coniston, poi trasformata in museo.
[modifica] Il pensiero e l'opera
La sua teoria generale, per la quale l'uomo e la sua arte devono essere profondamente radicati nella natura e nell'etica, fa di lui uno dei fondatori del movimento Arts & Crafts, sul quale Ruskin, attraverso William Morris, ebbe una grande influenza. Lungo questa linea fu anche uno dei precursori dell'Art Nouveau.
John Ruskin è noto per la sua posizione molto particolare nei confronti del restauro architettonico. La sua concezione di restauro, definito "restauro romantico", prevede una posizione di assoluto non intervento sull'opera da restaurare: in altre parole, Ruskin lascia che il monumento, come ogni essere vivente, muoia senza alcuna intromissione, senza rimettere a posto le pietre cadute, senza ritoccare gli affreschi nei punti usurati.
Contrapposto a questi, Viollet-le-Duc teorizzava un restauro estremista dal lato opposto: secondo questo architetto francese contemporaneo a Ruskin, ogni monumento da restaurare doveva essere riportato ad uno stato di interezza magari mai effettivamente esistito ma in linea con le scelte stilistiche dell'architetto originale.
Al suo "Modern Painters" devono la popolarità sia Turner sia il movimento preraffaellita.
[modifica] Alcuni scritti
[modifica] Edizioni originali e traduzioni in italiano
- Modern Painters - in it. Pittori moderni, Einaudi 1998
I quattro volumi uscirono lungo quasi vent'anni: il I pubblicato (inizialmente in forma anonima) nel 1843, il II nel 1846, il III nel 1856, il IV nel 1860. - The Seven Lamps of Architecture (1849) - in it. Le sette lampade dell'architettura, Jaka Book 1982
- Pre-Raphaelitism (1851)
- The Stones of Venice (1853) - in it. Le pietre di Venezia, Rizzoli BUR 1987
- Architecture and Painting (1854)
- Political Economy of Art (1857) - in it. Economia politica dell'arte, Bollati Boringhieri 1991
- Unto this Last (1862) - in it. A quest'ultimo. Quattro saggi di socialismo cristiano, Marco Valerio, 2003
- Essays on Political Economy (1862)
- Bible of Amiens (1885), tradotto in francese da Marcel Proust - in it. La Bibbia di Amiens, SE 1999
- Time and Tide (1867)
- Mornings in Florence (1875) - in it. Mattinate fiorentine, Mondadori 2000
[modifica] Altre pubblicazioni in italiano
- Diario italiano (1840-1841), Mursia 1992
- Sesamo e gigli, Bibliosofica 2000
- Il re del fiume d'oro, Einaudi 2001
- Viaggio in Italia, Mondadori 2002
[modifica] Voci correlate
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