Lingua malgascia
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Malgascio (Malagasy) † | |
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Parlato in: | Madagascar, Comore, Réunion, Mayotte |
Persone: | 6 milioni |
Classifica: | non in top 100 |
Tipologia: | Template:VOS |
Filogenesi: |
Austronesiane |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | Madagascar |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | mg |
ISO 639-2 | mlg |
SIL | MEX/PLT |
Estratto in lingua | |
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo - Art.1 Teraka afaka sy mitovy zo sy fahamendrehana ny olombelona rehetra. Samy manan-tsaina sy fieritreretana ka tokony hifampitondra am- pirahalahiana. |
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Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
La lingua malgascia o malgascio (nome nativo malagasy) è la più occidentale delle lingue austronesiane. È la lingua nazionale del Madagascar ed è parlata anche in alcune isole della zona. (Il termine "malgascio" viene anche usato per riferirsi alla popolazione del Madagascar). Il malgascio come lingua è nato dall'ufficializzazione della lingua merina, parlata dal popolo omonimo. Le lingue delle altre etnie malgasce sono piuttosto simili e spesso classificate dialetti del malgascio.
Il vocabolario tradizionale del malgascio è al 90% sovrapposto con quello della lingua Maanyan, parlata nella zona del fiume Barito nel sud del Borneo. Questo legame linguistico è uno degli elementi su cui si basa la teoria predominante circa la colonizzazione del Madagascar, che sarebbe avvenuta fra 1000 e 2000 anni fa da parte di popolazioni del Borneo, in seguito mischiatesi ad africani, asiatici e arabi.
Il malgascio presenta altre influenze soprattutto dalle lingue bantu e dall'arabo, con qualche vocabolo di radice comune col sanscrito. La frase ha l'insolita struttura verbo-oggetto-soggetto. Le parole sono accentate sulla penultima sillaba, eccetto quelle che terminano in ka, tra o na, accentate sulla terzultima. Le vocali non accentate sono spesso elise nella lingua parlata; per esempio fanorona si pronuncia "fa-NOORN" e malagasy suona all'incirca come la sua translitterazione francese Malgache.
Indice |
[modifica] Lingua scritta
La corrispondenza fra grafia malgascia e la fonetica è in generale piuttosto semplice. La lettera i diventa y alla fine delle parole, e o si pronuncia /u/.
L'alfabeto usa 21 lettere: a, b, d, e, f, g, h, i, j, k, l, m, n, o, p, r, s, t, v, y, z.
@ viene usato informalmente come abbreviazione di amin'ny, che è una preposizione seguita da una forma definita, che può significare per esempio con il.
[modifica] Segni diacritici
I segni diacritici non sono obbligatori nel malgascio standard; possono essere usati nei seguenti modi:
- ` (accento grave): individua la sillaba accentata di una parola, soprattutto nei casi in cui questo risolve un'ambiguità (analogamente all'italiano "princìpi"). Per esempio "tanàna" significa "città" e rappresenta un'eccezione alle normali regole di accentazione; "tanana" (pronunciato "tànana") significa "mano". In genere, l'accento si usa solo per le parole che non rispecchiano la "regola standard".
- ´ (accento acuto): viene usato
- nei dizionari molto vecchi, come alternativa all'accento grave in alcuni casi
- in alcuni dialetti, per esempio il Bara
- nei toponimi (e nomi propri in generale) francesi o pronunciati alla francese, per esempio Tuléar e Antsirabé (in malgascio sarebbero rispettivamente Toliara/Toliary e Antsirabe).
- ^ (accento circonflesso): viene usato
- sulla "o", per mostrare che la lettera si pronuncia /o/ e non /u/, soprattutto in parole straniere "malgascizzate" come "hôpitaly", o in alcune parole dialettali.
- sulla "a" e "e" come parole singole (la pronuncia non cambia)
- ¨ (dieresi): usata in alcuni dialetti, insieme a n̈, per indicare una velare nasale /ŋ/. Esempi sono nomi come Tôlan̈aro, Antsiran̈ana, Iharan̈a, Anantson̈o.
- ~ (tilde): usata a volte con la "n", forse quando non è possibile produrre una n̈. Nel dizionario Bara di Ellis, viene usata per la velare nasale /ŋ/ e per la nasale palatale /ɲ/.
[modifica] Dialetti
La seguente tabella mostra un elenco dei principali dialetti o lingue malgasce e la loro corrispondenza (come percentuale di vocaboli in comune) con il malgascio "ufficiale" (merina).