Luigi Tenco
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Luigi Tenco | ||
Luigi Tenco
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Nazionalità | Italia | |
Genere | Pop, Folk | |
Periodo attività | 1959 - 1967 | |
Album pubblicati | ' | |
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Luigi Tenco (Cassine, AL, 21 marzo 1938 - Sanremo, IM, 27 gennaio 1967) viene considerato come noto cantautore italiano pur essendo invece stato, per sua stessa ammissione, un compositore.
La sua morte, avvenuta per suicidio mentre si trovava a Sanremo per partecipare al Festival della canzone italiana, è stata a lungo avvolta da un velo di mistero.
È sepolto nel cimitero di Ricaldone.
Indice |
[modifica] Biografia
Figlio di una relazione extraconiugale della madre, Teresa Zoccola, non conobbe mai il padre, Giuseppe, che morì in circostanze mai del tutto chiarite prima che lui nascesse.
Trascorse la prima infanzia tra Cassine e Ricaldone (paese originario della madre) fino a che, nel 1948, la famiglia si trasferì in Liguria, dapprima a Nervi e poi a Genova, dove la madre aprì un negozio di vini.
Frequentò dapprima il liceo classico per poi trasferirsi al liceo scientifico.
Durante quegli anni fondò un gruppo musicale, la Jerry Roll Morton Boys Jazz band (composta da Danilo Dègipo alla batteria, Bruno Lauzi al banjo, Alfred Gerard alla chitarra ed egli stesso al clarinetto). Seguì la costituzione del gruppo i Diavoli del Rock con Roy Grassi e Gino Paoli.
Iscrittosi alla facoltà di Ingegneria, passò poi a quella di Scienze Politiche. In questo periodo entrò a far parte del Modern Jazz Group di Mario De Sanctis. Con Marcello Minerbi e Luigi Coppola fondò un trio, definito scherzosamente Trio Garibaldi, che durò solo una ventina di giorni.
Il suo esordio discografico col gruppo I Cavalieri risale al 1959. Il gruppo - del quale facevano parte Gianfranco Reverberi, Paolo Tomelleri, Enzo Jannacci e Nando De Luca - incise il 45 giri Mai, seguito da un altro singolo, Mi chiedi solo amore.
Fu in questo periodo che Tenco adottò lo pseudonimo di Gigi Mai.
[modifica] Cronologia degli eventi
Nel 1961 uscì il suo primo 45 giri inciso come solista e con il suo vero nome, intitolato Quando.
Nel 1962, cominciò una breve esperienza cinematografica, con il film La cuccagna di Luciano Salce, pellicola alla quale collaborò anche - in coppia con Fabrizio De André - per la realizzazione della colonna sonora.
Sempre negli anni sessanta strinse un'amicizia importante con il poeta anarchico genovese Riccardo Mannerini.
Il primo 33 giri di Tenco uscì proprio quell'anno; conteneva successi quali Mi sono innamorato di te e Angela, ma anche Cara maestra che non fu ammessa all'ascolto dalla Commissione per la censura (per quest'ultimo brano fu allontanato dalle trasmissioni RAI per due anni).
Nel 1963 si ruppe l'amicizia con Gino Paoli, a causa della relazione di questi con la giovane Stefania Sandrelli.
Nel settembre dello stesso le sue canzoni Io sì e Una brava ragazza furono nuovamente bloccate dalla censura. Poco prima aveva abbandonato la casa discografica Ricordi per la Jolly (Joker).
Nel 1965, dopo vari rinvii che aveva ottenuto, partì per il servizio militare, che completò tuttavia in gran parte con ricoveri ospedalieri.
L'anno successivo stipula un contratto con la RCA ed incide Un giorno dopo l'altro, che diventa sigla dello sceneggiato televisivo Il commissario Maigret. Altri successi dell'epoca sono: Lontano lontano, Uno di questi giorni ti sposerò, E se ci diranno, Ognuno è libero.
A Roma, conobbe la cantante italo-francese Dalida, con la quale ebbe, forse, una storia d'amore.
[modifica] La tragica notte di Sanremo
Nel 1967 si presentò (qualcuno sostenne a suo malincuore) al Festival di Sanremo con la canzone Ciao amore ciao, cantata, come si usava a quel tempo, da due artisti separatamente (in questo caso si trattava dello stesso Tenco e di Dalida).
Secondo alcune testimonianze pare che inizialmente Tenco non apprezzasse Ciao amore ciao, ma Dalida riuscì a convincere il cantautore a portare quella canzone al Festival.
Questo particolare lascia un velo di ironia della sorte tra il cinico e il macabro per tutto quanto avvenne dopo. La canzone non fu ammessa alla serata finale del Festival, classificandosi al dodicesimo posto nel voto popolare. Fallito anche il ripescaggio, dove fu favorita la canzone La rivoluzione di Gianni Pettenati, pare che Tenco fu preso dallo sconforto.
Rinchiusosi nella sua camera in una dépendance dell' Hotel Savoy, venne successivamente trovato morto proprio dalla stessa Dalida.
Il corpo riportava un foro di proiettile alla testa. Venne trovato un biglietto vergato a mano - che più perizie calligrafiche hanno poi consentito di attribuire allo stesso Tenco - contenente il seguente testo:
Questo ovviamente, sul momento, fece pensare al suicidio come unica spiegazione di quell'assurda morte. Tanto più che Tenco aveva acquistato una pistola l'anno precedente per difesa personale. Tuttavia, per molti decenni, sono sussistiti molti dubbi sulle cause reali della sua morte: ad esempio, il corpo fu ritrovato con una ferita da arma da fuoco alla tempia sinistra: particolare, questo, molto strano perché Tenco non era affatto mancino. Inoltre non fu mai ritrovato il proiettile che ne causò la morte.
Per questo e per altri motivi, dopo anni di pressioni esercitate da una parte della stampa, il 12 dicembre 2005, dopo ben trentotto anni, la procura generale di Sanremo ha disposto la riesumazione della salma per tentare di stabilire la verità una volta per tutte, e cioè se Tenco si era realmente suicidato o, come molti hanno ritenuto per anni, era stato assassinato per motivi da approfondire ulteriormente.
Il 15 febbraio 2006 il Caso Tenco è stato, in via ufficiale, definitivamente chiuso. Una nuova analisi sulla salma di Tenco, infatti, ha suffragato la tesi che il cantante è morto per suicidio, non potendo formulare alcuna altra ipotesi anche perché, contrariamente alle aspettative, non è stato ritrovato il proiettile nel cranio. Nonostante ciò, ancora molti sostengono tesi alternative al suicidio.
[modifica] I tributi
A pochi mesi dalla morte di Tenco, viene pubblicata Preghiera in gennaio (Volume I), con la quale canzone Fabrizio De André onora l'amico scomparso. Il testo, da decenni, viene incluso in numerose antologie scolastiche di letteratura.
Nel 1974, in suo onore, è stato istituito il Premio Tenco, manifestazione a cui hanno partecipato i più grandi cantautori degli ultimi decenni.
A Ricaldone, Tenco viene ricordato ogni anno, in estate, tramite la manifestazione L'Isola in collina, con la puntuale partecipazione di cantautori più o meno affermati.
Sempre nella stessa località, il 20 luglio 2006 è stato inaugurato il Centro di Documentazione Permanente Luigi Tenco, prima struttura museale in Italia dedicata a un cantautore. Molto commosso il ricordo di Luigi Tenco nell'autobiografia dell'amico Bruno Lauzi. [1]..
[modifica] Discografia
[modifica] 33 giri
[modifica] 45 giri
- Mai - Giurami tu - Mi Chiedi Solo Amore - Senza Parole/Too Close To Me 1959 Ricordi
- Mai - Giurami tu 1959, Ricordi
- Mi Chiedi Solo Amore - Senza Parole/Too Close To Me 1959 Ricordi
- Amore - Non So ancora 1959 (Come Gigi Mai) Ricordi
- Vorrei Sapere perchè - Ieri 1959 (Come Gigi Mai) Ricordi
- Amore - Non So ancora - Vorrei Sapere perchè - Ieri 1959 Ricordi
- Tell me that you Love Me/Parlami d'amore Mariù - Love is here to stay 1960 (pseudonimo di Gordon Cliff), Ricordi
- Quando - Sempre la stessa Storia 1960 (Come Dick Ventuno) Ricordi
- Io - I miei Giorni Perduti 1961 Ricordi
- Quando - Triste Sera 1961 Ricordi
- Una Vita Inutile - Ti Ricorderai 1961 Ricordi
- Ti Ricorderai - Quando 1961 Ricordi
- Ti Ricorderai - Se Qualcuno ti dirà 1961 Ricordi
- Quando - Se qualcuno ti dirà - Ti Ricorderai - I miei Giorni Perduti 1961 Ricordi
- Senza parole/Too Close to me - In qualche parte del mondo 1961 Ricordi
- Cole le altre/Toi - La mia Geisha 1962 Ricordi
- In qualche Parte del mondo 1962 Ricordi
- Quell Che Conta - Tra Tanta Gente - La Ballata dell'Eroe 1962 Ricordi
- Angela - Mi sono innamorato di Te 1962 Ricordi
- Quando - Il mio Regno 1962 Ricordi
- Io sì - Una brava Ragazza 1963 Ricordi
- Ragazzo Mio - No, Non è vero 1964 Jolly
- Ho capito che ti Amo - Io lo so già 1964 Jolly
- Non Sono io - Tu non Hai Capio Niente 1965 Jolly
- Un Giorno dopo l'altro - Se Sapessi come Fai 1966 Rca
- Lontano, Lontano - Ognuno è Libero 1966 Rca
[modifica] Pubblicazioni postume
[modifica] 33 giri
- Ti Ricorderai di me 1967 Ricordi
- Se stasera Sono qui 1967 Ricordi
- Pensaci un pò 1969 Ricordi
- Luigi Tenco canta Tenco, De Andrè, Jannacci, Bob Dylan 1972 Joker
- Agli Amici Cantautori 1977 Saar
[modifica] 45 giri
- Ciao Amore, ciao - E se ci Diranno 1967 Rca
- Quando - Mi Sono Innamorato di te 1967 Ricordi
- Ti ricorderai - Angela 1967 Ricordi
- Guarda se io - Vedrai, Vedrai 1967 Rca
- Io Vorrei Essere là - Io Sono uno 1967 Rca
- Se Stasera sono qui - Cara Maestra 1967 Ricordi
- Pensaci un pò - Il tempo dei Limoni 1968 Ricordi
- Vedrai, Vedrai - Ah, l'amore l'amore 1970 Jolly
- Più m'innamoro di Te - Serella - Più m'innamoro di te 1984 Cgd
[modifica] Riferimenti
- ↑ Bruno Lauzi, Tanto domani mi sveglio, Autobiografia in controcanto Gammarò editori pag. 49-51 e 67-70