Max (film)
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Max | |
Titolo originale: | Max |
Paese: | Ungheria/Regno Unito/Canada |
Anno: | 2002 |
Durata: | 106' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico/storico |
Regia: | Menno Meyjes |
Soggetto: | Menno Meyjes |
Sceneggiatura: | Menno Meyjes |
Produzione: | Andrea Albert András Hámori Damon Bryant |
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Fotografia: | Lajos Koltai |
Montaggio: | Chris Wyatt |
Effetti speciali: | Jeff Baker |
Musiche: | Dan Jones |
Scenografia: | Tibor Lázár |
Costumi: | Dien van Straalen |
Trucco: | Kati Tomola |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Max è un film del 2002 diretto dal regista olandese Menno Meyjes e prodotto e interpretato da John Cusack.
Ambientata nella Germania del primo dopoguerra, la pellicola narra dell'immaginario incontro tra il giovane caporale (e aspirante pittore) Adolf Hitler e il mercante d'arte ebreo Max Rothman e dell'influenza che questa amicizia avrà sulla carriera politica del futuro Fuhrer.
[modifica] Trama
Monaco (Germania), 1918. Alla fine della prima guerra mondiale si incrociano casualmente le esistenze di due reduci del fronte: Max Rothman (John Cusack), un aspirante pittore appartenente a una ricca famiglia ebrea che dopo aver perso un braccio in guerra è diventato mercante d'arte, e il giovane caporale Adolf Hitler (Noah Taylor), distintosi per valore in battaglia ma privo di mezzi, benché anch'egli appassionato d'arte e aspirante artista. Rothman intuisce nel ragazzo, solitario e scontroso, un grande talento e lo esorta a canalizzare le sue inquietudini in un percorso artistico ben definito, ma gli eventi storici incalzano: il trattato di Versailles risveglia i sopiti istinti nazionalisti nel paese e il giovane caporale Hitler viene cooptato nel neonato partito nazionalsocialista.
Sarà il momento per lui di decidere tra carriera politica e vocazione artistica...
[modifica] Curiosità
- John Cusack, pur di produrre il film, ha rinunciato al suo compenso di attore.
- Steven Spielberg, pur apprezzando la sceneggiatura, non ha potuto produrre il film perché non voleva vedere il proprio nome abbinato a quello di una pellicola "dedicata" ad Adolf Hitler.