Meandro
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Un meandro è un singolo canale fluviale in cui l'alveo descrive delle curve irregolari o regolari (anse). Il meandro è la parte dell'ansa dove l'acqua ristagna.
Il termine proviene dal nome grecizzato (Maiandros) di un fiume della Turchia dal corso particolarmente sinuoso, attualmente denominato Menderes.
I meandri sono caratteristici di fiumi che scorrono in pianura o a debole pendenza, dove sono presenti sedimenti a granulometria media.
Minore è la pendenza, maggiore è la facilità ad impaludarsi dell'ambiente circostante.
I meandri evolvono per effetto dell'erosione: la corrente erode la curva concava, mentre depositi alluvionali si sedimentano su quella convessa. Nel tempo, o anche a causa di eventi alluvionali, un meandro può interrarsi, generando un braccio morto del fiume, che modifica così il proprio corso.
In Italia, un esempio di questo fenomeno è il tratto finale del Tevere, che dall'antichità si è notevolmente modificato: oltre al progressivo interramento del Porto di Traiano ad Ostia Antica, resta memoria dell'alluvione che nel 1587 deviò il corso del fiume allontanandolo anche dal Castello che perse così la propria funzione difensiva e di stazione daziaria.
Altri fiumi con meandri in Italia sono il Tanaro, il Ronco, il Trebbia, il Po, il Simeto.