Michele Santoro
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Michele Santoro (Salerno, 2 luglio 1951) è un giornalista professionista, conduttore televisivo e politico italiano.
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[modifica] Biografia
Laureato in filosofia con 110 e lode, è stato direttore della Voce della Campania e ha collaborato con diverse testate come Servire il popolo, Il Mattino, l'Unità ed Epoca. Prima di essere assunto in RAI nel 1982, ha lavorato per la radio come conduttore di rubriche e autore di sceneggiati radiofonici (Via le odiate macchine, Radio Uno).
[modifica] Carriera televisiva
In televisione, dopo una breve esperienza agli esteri del TG3, ha realizzato speciali e settimanali: Tre sette, Oggi dove, Specialmente sul Tre, Tg terza. È stato autore e conduttore di programmi di successo: Samarcanda, Il Rosso e il Nero, Temporeale. Nel 1991 ha pubblicato il libro Oltre Samarcanda (Ed. Sperling & Kupfer) e nel 1996 Michele chi? (Ed. Baldini e Castoldi). Nello stesso anno ha lasciato la RAI per Mediaset come direttore della testata Moby Dick.
Nel 1999 il ritorno in Rai con il programma Circus su Raiuno. Nel 2000 nasce Sciuscià. Dall'autunno dello stesso anno è autore e conduttore de Il Raggio Verde su Raidue. Subito dopo l'11 settembre 2001 propone, sempre su Raidue, lo speciale Siamo tutti americani? seguito dalla serie Emergenza Guerra.
[modifica] L'editto bulgaro
Nel novembre 2001 comincia Sciuscià Edizione Straordinaria. Il 18 aprile 2002, durante una conferenza stampa a Sofia, in Bulgaria, Santoro, insieme al giornalista Enzo Biagi e al comico Daniele Luttazzi, vengono additati dal Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi come individui che hanno fatto un uso criminoso della televisione pubblica (episodio noto come Diktat Bulgaro). Il 31 maggio va in onda l'ultima puntata di Sciuscià: la Rai cancella il programma, adducendo motivi di tutela aziendale; in breve tempo verranno sollevati dai propri incarichi e allontanati dalla RAI anche Biagi e Luttazzi.
Dal 2002 Michele Santoro è protagonista di una complessa vicenda politico-giudiziaria sorta in seguito al suo allontanamento dalla RAI. Tra il finire del 2002 e il 2004 il Giudice del Lavoro del Tribunale di Roma scioglie la controversia legale condannando la televisione pubblica ad un risarcimento milionario e ordinando la reintegrazione del giornalista nell'organico RAI per programmi di prima serata. Nonostante ciò Santoro è tornato con un programma RAI in prima serata, soltanto nel settembre del 2006.
[modifica] L'esperienza politica
Da questo momento trasforma la sua battaglia per la libertà di informazione in un impegno politico: aderisce al programma di Romano Prodi e si candida come parlamentare europeo nel 2004 per la lista di Uniti nell'Ulivo: viene eletto eurodeputato. Candidato nelle circoscrizioni nord-ovest e sud ed eletto in entrambe, Santoro riceve in totale circa 730.000 preferenze personali. Aderisce al gruppo parlamentare del Partito del Socialismo Europeo insieme alla collega Lilli Gruber, candidata nella medesima lista.
Al Parlamento europeo è stato membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della Commissione per la cultura e l'istruzione; della delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Croazia; della delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia.
[modifica] Il ritorno in televisione
Il 19 ottobre 2005 presenta le sue dimissioni da parlamentare europeo per partecipare alla prima puntata del programma televisivo Rockpolitik condotto da Adriano Celentano. Rescindendo il proprio mandato parlamentare, Santoro non deve più sottostare alle limitazioni sulla presenza di politici in TV imposta dall'Autorità garante, e può partecipare liberamente alla trasmissione. Nella stessa trasmissione Adriano Celentano provoca polemica mostrando una ricerca della Freedom House che pone l'Italia al 77° posto al mondo nella classifica della libertà di stampa, definita come «partly free» (parzialmente libera) dopo Namibia, Corea del Sud, Botswana e altre nazioni.
A fine marzo 2006 viene affidato a Michele Santoro un nuovo programma televisivo di approfondimento incentrato sul tema politico del "dopo elezioni". Il programma, trasmesso da RaiDue e intitolato Anno Zero, articolato in undici puntate, avrebbe dovuto essere trasmesso a partire dal 27 aprile 2006. L'avvio del programma, tuttavia, è avvenuto il 14 settembre 2006. Sono stati scelti come ospiti fissi il vignettista Vauro, i giornalisti Marco Travaglio e Rula Jebreal e la fotomodella Beatrice Borromeo, oltre al suo collaboratore storico Sandro Ruotolo. Nella puntata inaugurale, a fine trasmissione era presente l'attuale presidente della Camera Fausto Bertinotti. Uno degli argomenti di attualità che ha trattato la prima puntata del programma riguarda i frequenti maltrattamenti degli emigrati nei cosiddetti centri di accoglienza, detti anche centri di permanenza temporanea; molto spazio è stato dato inoltre a un reportage sulla situazione lavorativa degli operai dell'edilizia in Lombardia, soprattutto immigrati spesso irregolari.
MPE italiano | Gruppo | Lista di elezione | Partito italiano | Area | Preferenze |
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giugno 2004 - novembre 2005 |
PSE | Uniti nell'Ulivo | indipendente | Sud | 526.535 |
[modifica] Voci correlate
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