Minio
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Minio | |
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Classificazione Strunz | IV/B.06-50 |
Formula chimica | Pb++2Pb++++O4 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | tetragonale |
Classe di simmetria | ditetragonale bipiramidale |
Parametri di cella | a = 8.815, c = 6.565 |
Gruppo puntuale | 4/m 2/m 2/m |
Gruppo spaziale | P 41/mbc |
Proprietà fisiche | |
Densità | 8,2 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2-3 |
Sfaldatura | perfetta secondo {100} |
Frattura | terrosa |
Colore | da rosso chiaro a bruno rossastro |
Lucentezza | privo di lucentezza, grassa |
Opacità | non trasparente |
Riflessi | giallo arancio |
Diffusione | assai raro |
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Il minio è un minerale, un ossido di piombo.
Il nome deriva dal fiume Minius, nel nord-ovest della Spagna.
Indice |
[modifica] Abito cristallino
I cristalli sono scaglie microscopiche.
[modifica] Origine e giacitura
L'origine è secondaria. La paragenesi è con galena e cerussite.
[modifica] Forma in cui si presenta in natura
In scaglie, aggregati massivi o polverulenti.
[modifica] Caratteri fisico-chimici
Solubile in HCl, decomposto da HNO3. Differisce dal realgar e dal cinabro per maggiore densità e colore più intenso.
[modifica] Località di ritrovamento
A Bleialf e Badenweiler, in Germania; a Mezica, in Slovenia e nelle Leadhills, bellissime colline scozzesi.
In Italia si trova in masse di aspetto terroso su galena nella miniera di Reigraxius, a Domusnovas, in provincia di Cagliari; in laminette o patine dentro le cavità della miniera di Monteponi, ad Iglesias, in provincia di Cagliari; con un pò di fortuna è possibile trovare scarse patine terrose su calcare a Zuccarello, in provincia di Savona.
[modifica] Utilizzazioni
Noto fin dai tempi degli antichi romani, il minio si forma per alterazione della galena. Da molto tempo viene prodotto industrialmente ossidando il piombo fuso per mezzo di una corrente d'aria. Molto pesante e tossico, era utilizzato nella fabbricazione delle vernici antiruggine, mescolato con olio di lino cotto, prima che se ne appurasse la cancerogenità.