Naviglio del Brenta
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Il Naviglio del Brenta è un canale artificiale che parte da Stra dal fiume Brenta e arriva fino a Fusina poco a sud di Venezia, attraversando i comuni di Dolo e Mira. Attraverso il Canale Piovego, che collega il Brenta con Padova, il naviglio del Brenta rappresenta il collegamento fluviale fra la laguna di Venezia e Padova.
La realizzazione del canale risale al XII secolo quando i padovani decisero di deviare il corso del fiume Brenta sfruttando in parte percorsi naturali e in parte costruendo dei tratti artificiali per congiungere il porto di Noventa Padovana con la laguna di Venezia.
Questa diramazione del fiume è anche detta Riviera del Brenta, tra il XVI e il XVIII secolo vi sorsero infatti decine di ville (le cosiddette Ville Venete) residenze estive della nobiltà veneziana molte delle quali sono opera del Palladio.
Il naviglio del Brenta fa parte del sistema di canali artificiali che fin dai tempi antichi collegava le città venete fra di loro e con la laguna di Venezia. Sui canali transitavano le merci dirette dall'entroterra alla Repubblica Serenissima di Venezia: materiali da costruzione come legno, marmo, pietre dai Colli Vicentini e la trachite dei Colli Euganei nonché granaglie e altri prodotti agricoli. Il trasporto avveniva con barconi trainati da cavalli.
Vi transitavano anche barche destinate a trasportare la posta e i passeggeri, i cosiddetti "Burchielli", che erano delle lussuose imbarcazioni con un'ampia cabina e tre o quattro balconi usate dai veneziani facoltosi per raggiungere le loro ville in campagna.
Nel 1547 il futuro re di Francia, Enrico III, navigò lungo le sue rive per incontrare il Doge a Venezia dal quale ottenne un prestito di 100 mila scudi senza interessi. L'accoglienza fu trionfale e da allora ogni anno un pittoresco corteo di imbarcazioni storiche veneziane ripercorre il Naviglio rievocando l'episodio.