Paolo Stoppa
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Paolo Stoppa (Roma, 6 giugno 1906 – Roma, 1 maggio 1988) è stato un celebre attore e doppiatore italiano.
[modifica] Biografia
Esordisce in teatro nel 1927 e nel giro di pochi anni passa dal ruolo di generico a quello di attore brillante. Dal 1938 al 1940 fa parte della compagnia del Teatro Eliseo di Roma, interpretando personaggi assai complessi del repertorio classico e moderno.
Proprio in questa famosissima compagnia incontra l'attrice Rina Morelli, che diventerà la sua compagna nella vita e sulla scena; insieme formeranno, per trent'anni, una delle coppie più capaci e affiatate del teatro italiano. Dopo la guerra conosce il regista Luchino Visconti, incontro grazie al quale si determinerà uno dei più importanti fenomeni teatrali del dopoguerra: il trio Stoppa-Morelli-Visconti metterà in scena strabilianti rappresentazioni di piece di celebri autori, come Čechov, Shakespeare e Goldoni .
Affermatosi come uno dei più completi attori italiani, Paolo Stoppa si impone come grande attore versatile, capace di passare con disinvoltura dai ruoli impegnati a quelli leggeri, con un carattere personalissimo delle interpretazioni, frutto del suo tipico incedere recitativo, energico e sincopato.
In campo cinematografico fornisce buone interpretazioni in Miracolo a Milano (1951), Rocco e i suoi fratelli (1960), Viva l'Italia (1961), Il Gattopardo (1962) e La matriarca (1968).
Insieme a Rina Morelli esordisce in televisione nel ruolo di Carlo Day nello sceneggiato Vita col padre e con la madre (1960).
Negli anni sessanta l'attore è all'apice della sua arte teatrale: valga per tutte l'impagabile interpretazione di Gaev in Il giardino dei ciliegi di Cechov (1965), diretto da Visconti.
Nel 1976 la morte della Rina Morelli e di Visconti risulteranno per lui traumatiche.
In televisione interpreta, fra l'altro, lo sceneggiato originale a puntate Il Commissario De Vincenzi.
Per la regia di Patroni Griffi interpreterà anche L'avaro di Molière; mediocre sarà invece il risultato quando si farà dirigere dal giovane Memé Perlini in Il mercante di Venezia (1980). Con un soprassalto d'orgoglio, nel 1984, ormai alla fine di una carriera esemplare, farà in tempo a essere un inedito Ciampa ne Il berretto a sonagli, diretto da Luigi Squarzina.
Nel 1981 è Papa Pio VII ne Il marchese del Grillo, indimenticabile capolavoro interpretato dal grande Alberto Sordi.
Nel 1983 riprenderà il personaggio di Arpagone nella trasposizione televisiva de L'avaro di Molière, nella quale darà una delle sue più convincenti prove recitative.
Ha prestato la sua voce in qualità di doppiatore ad attori come Richard Widmark, Kirk Douglas e Paul Muni, oltre a numerosi altri.
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