Polesine
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Il Polesine è una regione nel Veneto che comprende interamente la Provincia di Rovigo, la parte meridionale della Provincia di Verona e parte del Comune di Cavarzere in provincia di Venezia, situandosi tra i fiumi Adige e Po nella parte prossima al Mar Adriatico.
Il terreno di natura alluvionale è stato bonificato prevalentemente nel XIX secolo. Ricco di canali irrigui, è coltivato prevalentemente a barbabietola da zucchero, mais e soia.
Centri principali del polesine sono Rovigo, Adria, Lendinara, Badia Polesine, Porto Tolle, Porto Viro, Taglio di Po.
La rete stradale principale presente vede l'autostrada A13 (Padova-Bologna), la Strada Statale 434 "Transpolesana" (Verona-Rovigo-Adria), la Strada Statale 309 "Romea" (Venezia-Ravenna).
[modifica] Storia
Abitato anticamente dai Veneti, tra il VI ed il IV secolo a.C. ebbe in Adria il centro più importante. Romanizzata, subì gravi devastazioni durante le invasioni barbariche. Nel 1484, parte del territorio - esclusa la cosiddetta Transpadana Ferrarese - passò dagli Estensi a Venezia; nel 1797-98 fu ceduto dai francesi all'Austria. Dal 1801 al 1813 fece parte della Repubblica Italiana trasformata nel 1805 in Regno d'Italia. Dopo la caduta di Napoleone, fece parte del Regno Lombardo Veneto. Nel 1815 il Congresso di Vienna stabilì che il confine della provincia di Rovigo fosse delimitato dal Po. Nel 1866, dopo la III guerra d'indipendenza, fu annessa all'Italia. Dopo l'unificazione, il Polesine fu oggetto di un enorme flusso migratorio indirizzato soprattutto verso il Sudamerica (Brasile e Argentina).
Nel 1893 nasce l'organizzazione del Partito Socialista Italiano (PSI) nel rodigino. Il padre del socialismo rodigino fu Nicola Badaloni con la collaborazione di Gino Piva . L'entusiasmo politico e sindacale di Gino Piva fu così contaggioso che il primo sciopero del 1894 rimase memorabile tra i braccianti del Polesine da essere ricordato in un canto popolare del tempo:
Evviva Gino Piva / che col suo bel parlare / tutta la provincia / ha fatto ribellare .
Nel novembre del 1951, a seguito delle forti precipitazioni che gonfiarono il corso del Po, venne alluvionata costringendo circa 150 mila abitanti ad evacuare la zona.